American Vampire Vol. 1 (English Edition)

4,59

This volume follows two stories: one written by Scott Snyder and one written by legendary horror writer Stephen King. In Snyder’s story set in 1920s LA, we follow Pearl, a young woman who is turned into a vampire and sets out on a path of righteous revenge against the European vampires who tortured and abused her. This story is paired with King’s story, a western about Skinner Sweet, the original American Vampire–a stronger, faster creature than any vampire ever seen before. Collects American Vampire #1-5

ASIN ‏ : ‎ B0064W65N4
Editore ‏ : ‎ Vertigo (2 dicembre 2014)
Lingua ‏ : ‎ Inglese
Dimensioni file ‏ : ‎ 516656 KB
Da testo a voce ‏ : ‎ Non abilitato
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Word Wise ‏ : ‎ Non abilitato
Lunghezza stampa ‏ : ‎ 200 pagine

Descrizione

American Vampire Vol. 1 (English Edition)
Price: 4,59€
(as of Nov 06, 2024 13:35:27 UTC – Details)



This volume follows two stories: one written by Scott Snyder and one written by legendary horror writer Stephen King. In Snyder’s story set in 1920s LA, we follow Pearl, a young woman who is turned into a vampire and sets out on a path of righteous revenge against the European vampires who tortured and abused her. This story is paired with King’s story, a western about Skinner Sweet, the original American Vampire–a stronger, faster creature than any vampire ever seen before. Collects American Vampire #1-5

ASIN ‏ : ‎ B0064W65N4
Editore ‏ : ‎ Vertigo (2 dicembre 2014)
Lingua ‏ : ‎ Inglese
Dimensioni file ‏ : ‎ 516656 KB
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Miglioramenti tipografici ‏ : ‎ Non abilitato
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Lunghezza periodico ‏ : ‎ 200 pagine

8 recensioni per American Vampire Vol. 1 (English Edition)

  1. Emilio

    Bella storia
    Una bella storia, inizialmente un po’ confusionaria, ma quando si entra nel ritmo e nei personaggi ti tiene attaccato fino in fondo

  2. Michele

    Pensavo meglio
    Il libro ha un formato fantastico. Grande in copertina rigida, direi quasi da collezione.il problema è il contenuto. Non l’ho apprezzato molto, forse per più appassionati del genere

  3. Tridello Cris

    Alte attese, in parte tradite.
    Chiariamo subito: il creatore e autore principale di American Vampire è Scott Snyder.Come ci dice nella postfazione al volume, è lui ad aver immaginato la figura del primo vampiro americano, Skinner Sweet, e ad averla tenuta sommersa nei meandri della memoria in attesa del momento propizio per farlo conoscere al mondo. Ed è a Snyder che si deve l’idea di rinarrare la storia americana vista attraverso gli occhi di una nuova stirpe di succhiasangue che non teme la luce del sole, con le zanne di un serpente a sonagli.In tutto ciò, qual è il ruolo di Stephen King? Semplice: stufo di vedere la figura del vampiro ridotta a icona romantica strappalacrime per teenager, s’innamora del progetto di Snyder e, invece di scriverne in un soffietto editoriale come richiestogli dall’autore, si propone come sceneggiatore per narrare le origini del primo vampiro americano.“Un nuovo vampiro per un nuovo secolo”: questo lo slogan con cui American Vampire è stato lanciato negli USA; unitelo alnome del “Re del terrore” e creerete alte aspettative da parte del pubblico, specie se il re in questione si cimenta nella suaprima, vera, prova come scrittore di fumetti. E lui ci si mette seriamente, almeno da quello che ci dice dall’introduzione alvolume: studia le sceneggiature inviategli dal curatore della serie Mark Doyle, prende familiarità con il nuovo linguaggio eaggiunge polpa all’ossatura del racconto pensato da Snyder.Quel che ne esce è questo libro che unisce i primi cinque numeri della serie Vertigo. Ogni numero contiene due archi narrativi: la prima, su testi di Snyder, è ambientata nel 1925 a Los Angeles e si concentra su Pearl Jones, aspirante attrice che cade vittima di un gruppo di produttori/succhiasangue e, divenuta lei stessa una vampira, desidera e compie vendetta; la seconda, su testi di Stephen King, narra l’origine della nuova vita del primo vampiro americano, l’ex rapinatore di banche e assassino Skinner Sweet, dal 1880 fino al 1925.Interessante notare il differente stile narrativo dei due autori: Snyder ha testi asciutti, costruisce e arricchisce gradualmentei personaggi e usa l’ambientazione come sfondo non invasivo del racconto; King è più verboso ed eleva l’ambientazione al ruolo protagonista. In entrambi i casi, la parte messa in secondo piano ci rimette: l’Hollywood dei tempi d’oro è soloabbozzata e la storia potrebbe essere ambientata venti anni prima o dopo, funzionando allo stesso modo; invece,passando alle origini del vampiro americano, i personaggi dell’epopea western sono tagliati con l’accetta, senza sfumaturecaratteriali e stereotipati, anche se narrativamente efficaci, mentre l’unica novità consiste nell’inserimento di vampirieuropei come coloni del vecchio mondo.American Vampire non è il capolavoro che molti si attendevano, ma ha tutte le carte in regola per diventare un ottimofumetto. Fatte le dovute presentazioni ed esaurito il tema della vendetta, leitmotiv di queste prime storie, Scott Snyder potràspaziare su oltre cento anni di storia americana, infilando i suoi personaggi in eventi che hanno fatto storia come le guerremondiali, l’assassinio di JFK, il concerto di Woodstock, o il mito di Elvis Presley, di cui è un grande fan.Nel farlo potrà contare su un team disegnatore/colorista che già ha marchiato a fuoco il proprio nome nella serie: RafaelAlbuquerque e Dave McCaig. Difficile capire dove arriva il disegno di Albuquerque e inizi il colore di McCaig e viceversa;il lavoro dei due si fonde e si amalgama alla perfezione nel dare anima agli eventi narrati. I due artisti utilizzano bianchi eneri netti e una colorazione classica e priva di sfumature o effetti speciali, per la Hollywood degli anni ’20; uno stile grezzo epittorico, con colori acidi e d’atmosfera, per l’epopea di Skinner; sembra di essere di fronte a disegnatori differenti, tantopronunciate sono la poliedricità e l’attenzione che il duo ha impiegato per utilizzare stili diversi.American Vampire non riesce a raggiungere le attese create, o almeno non lo fa con questo primo ciclo, ma il nome diStephen King è di sicuro servito a dare visibilità alla serie e, ora che il re del brivido ha abbandonato la carrozza, Snyder,Albuquerque e McCaig potranno dimostrarci che la storia americana, vista attraverso gli occhi di un bastardo rapinatore dibanche del vecchio west, può essere tremendamente appassionante.

  4. Renan javian

    só está caro por conta da alta do dólar, mas o produto em si é bom

  5. Yomimmo

    Una de las últimas publicaciones de Vertigo, aquí comienza una gran obra de Snyder.

  6. MarkusMaximus

    The story and art are top notch. I read a lot of comics and I like to read different stories from time to time. I love the ideas in this book and what can I say about the art. its just amazing. great story telling all around. If you haven’t read this yet. its definitely worth picking up if you love vampires and stuff. Or if you are just a fan of great art and story. And Stephen King wrote some of the stories in this collection as well, so if you collect all things Stephen King you need this in your collection LOL.

  7. Maximilian Nitzke

    Wurde als Geschenk gekauft. Beschenkte Person ist begeistert. Die Zeichnungen sind dreckig, die Vampire bissig und nicht mit den androgynen und weichen Dingen zu vergleichen mit welchen wir seit “Twilight” überschüttet werden.

  8. Dr. Charles Nelson

    I like my vampire mythology straight, not mixed. This is one of the mixes that I can put up with. No sparkles here and the (to me) required canines are present in spades. Never liked the idea of Vampires frying in the sun, anyway; There are even traces of UV in moonlight, dig? A good read

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