Descrizione
Price: 18,00€ - 17,10 €
(as of Sep 21, 2024 17:49:45 UTC – Details)
In questo saggio che esplora i rapporti tra il potere (nelle sue varie declinazioni), le culture (ovvero le forme standardizzate di condotta e pensiero) e le antropologie (i discorsi sull’umanità), Boni analizza la distribuzione e l’invadenza del potere coercitivo a partire dalle innovazioni teoriche elaborate dalle scienze umane nel corso degli ultimi decenni. Così, il suo sguardo antropologico ci conduce attraverso i passaggi essenziali che hanno portato dalle culture egualitarie all’accentramento di potere dello Stato moderno. Di fronte alla progressiva ruberia dei cittadini del loro potere decisionale, l’autore ci invita a diffondere sempre più in tutto il tessuto sociale quel sociopotere che si esprime nel condizionamento culturale ordinario. Se si parte dal proprio vissuto quotidiano, è infatti possibile sottrarsi a un dominio tanto invisibile quanto opprimente, istituito nell’ordine della normalità, e affermare creativamente saperi, prassi e gioielli autonomi e non eterodiretti.
Dall’editore
“Una definizione ristretta del potere, lo individua nella capacità di indurre qualcuno a fare qualcosa che, di per sé, non avrebbe fatto. Si possono identificare come atti di potere tutte le azioni che hanno un carattere evidentemente coercitivo quali, ad esempio, rinchiudere qualcuno in prigione. Altre condotte, quali lavorare in fabbrica, andare a messa la domenica, avere un certo contegno nel vestire, credere nella superiorità della propria nazione, sono meno facilmente catalogabili come atti di potere. In quest’ultimo elenco di comportamenti e credenze la costrizione è meno evidente, perché è più difficile individuare sia l’agente coercitivo sia l’atto di potere; o migliore, la forza che spinge a fare certe azioni essendo diffusa e anonima, pervasiva e permanente, non può essere circoscritta a un preciso momento. Le soggettività possono, infatti, essere indotte a seguire certe linee di condotta sia mediante azioni violente sia tramite il condizionamento sociale.”
Stefano Boni, si è dottorato a Oxford in antropologia e ha svolto ricerche sul campo prima in Ghana, poi in Venezuela e Italia. Attualmente insegna Antropologia politica presso le Università di Modena e Reggio Emilia. Autore di numerosi saggi, tra cui Le Strutture della disuguaglianza (2003), Il poder popular nel Venezuela socialista del secolo XXI (2017) ed Etnografie militanti (2021), con Amalia Rossi e Alexander Koensler, presso elèuthera ha inoltre pubblicato Vivere senza padroni, antropologia della sovversione quotidiana (2006), Homo comfort (nuova edizione 2019) e Orizzontale e verticale. Le figure del potere (2021).
Editore : Elèuthera (28 ottobre 2022)
Lingua : Italiano
Copertina flessibile : 248 pagine
ISBN-10 : 8833021831
ISBN-13 : 978-8833021836
Peso articolo : 280 g
Dimensioni : 19.4 x 2 x 12.8 cm
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Ottima lettura
Ottima lettura. La classificazione dei gruppi nomadi, agricoli, ecc. è perfetta. Un libro che non dovrebbe mancare in una buona libreria. Consiglio anche HOMO COMFORT