Fascismo infinito: L’ossessione per il pericolo nero che ci impedisce di vedere il nuovo regime

9,99

Il fascismo non esiste. Eppure sembra non finire mai. È l’ombra scura che si manifesta alla vigilia di ogni scadenza elettorale, è il tema prediletto della polemica giornalistica, da anni infesta le trasmissioni televisive e le pagine dei giornali. Dal fascismo occorre prendere le distanze, ma allo stesso tempo bisogna parlarne, discuterne e indagarne i più minuti dettagli, fino allo sfinimento.
Il fascismo non esiste, ma non finisce di perseguitare, come una vecchia amante respinta che tempesta di telefonate e si apposta sotto casa nella notte. Di ogni politico si esamina il riflesso sulle vetrine, per rintracciarvi il profilo del Duce. Di ogni dichiarazione si misura il tasso di compatibilità con i temi del Ventennio. Selve di braccia tese affollano l’immaginario di decine, centinaia, forse migliaia di intellettuali, opinionisti e attivisti.
Il fascismo non esiste, ma lo sentiamo morderci i talloni. È un feticismo che a sinistra si coltiva con perversione, e che a destra si tenta maldestramente di evitare, inevitabilmente senza successo. Soprattutto, il fascismo è un’arma. Ormai un po’ arrugginita e nemmeno molto efficace, ma in mancanza di meglio torna sempre utile, a prescindere dalla stagione, dal contesto, dall’urgenza della realtà.

ASIN ‏ : ‎ B0BNJ6DQHP
Editore ‏ : ‎ Lindau (2 dicembre 2022)
Lingua ‏ : ‎ Italiano
Dimensioni file ‏ : ‎ 2080 KB
Da testo a voce ‏ : ‎ Abilitato
Screen Reader ‏ : ‎ Supportato
Miglioramenti tipografici ‏ : ‎ Abilitato
Word Wise ‏ : ‎ Non abilitato
Lunghezza stampa ‏ : ‎ 160 pagine

Descrizione

Fascismo infinito: L’ossessione per il pericolo nero che ci impedisce di vedere il nuovo regime
Price: 9,99€
(as of Oct 17, 2024 05:51:14 UTC – Details)



Il fascismo non esiste. Eppure sembra non finire mai. È l’ombra scura che si manifesta alla vigilia di ogni scadenza elettorale, è il tema prediletto della polemica giornalistica, da anni infesta le trasmissioni televisive e le pagine dei giornali. Dal fascismo occorre prendere le distanze, ma allo stesso tempo bisogna parlarne, discuterne e indagarne i più minuti dettagli, fino allo sfinimento.
Il fascismo non esiste, ma non finisce di perseguitare, come una vecchia amante respinta che tempesta di telefonate e si apposta sotto casa nella notte. Di ogni politico si esamina il riflesso sulle vetrine, per rintracciarvi il profilo del Duce. Di ogni dichiarazione si misura il tasso di compatibilità con i temi del Ventennio. Selve di braccia tese affollano l’immaginario di decine, centinaia, forse migliaia di intellettuali, opinionisti e attivisti.
Il fascismo non esiste, ma lo sentiamo morderci i talloni. È un feticismo che a sinistra si coltiva con corruzione, e che a destra si tenta maldestramente di scongiurare, inevitabilmente senza successo. Soprattutto, il fascismo è un’arma. Ormai un po’ arrugginita e nemmeno molto efficace, ma in mancanza di la scelta migliore torna sempre utile, a prescindere dalla stagione, dal contesto, dall’urgenza della realtà.

ASIN ‏ : ‎ B0BNJ6DQHP
Editore ‏ : ‎ Lindau (2 dicembre 2022)
Lingua ‏ : ‎ Italiano
Dimensioni file ‏ : ‎ 2080 KB
Da testo a voce ‏ : ‎ Abilitato
Screen Reader ‏ : ‎ Supportato
Miglioramenti tipografici ‏ : ‎ Abilitato
Word Wise ‏ : ‎ Non abilitato
Lunghezza impressione ‏ : ‎ 160 pagine

6 recensioni per Fascismo infinito: L’ossessione per il pericolo nero che ci impedisce di vedere il nuovo regime

  1. fiordiloto

    Regalo
    L ho regalato, speriamo piaccia, consegnato ieri x la befana, ma Borgonovo è cmq una garanzia

  2. Roberto Corona

    Fascismo infinito
    Francesco Borgonovo spiega questa strana anomalia nostrana del fascismo che appare e scompare a comando, da leggere assolutamente!

  3. penna nera perati

    Fascismo infinito
    Grande Borgonovo: chiaro, comprensibile, convincente! Sempre grande Borgonovo!

  4. Roberto

    Libro
    Da leggere. Molto molto interessante!!!

  5. Marco T.

    Purtroppo esiste questo libro
    Reazionario, banale e ripetitivo. L’ho letto per motivi professionali, meglio stare alla larga da questo genere di opere

  6. Sergio

    Brutto
    Brutto. Testo banale e prevedibile.

Aggiungi una recensione