Il primo libro di antropologia (Piccola biblioteca Einaudi. Mappe Vol. 2)

7,99

Che cos’è l’antropologia culturale? Se lo chiedete a una persona di media cultura, ne avrete forse una risposta abbastanza sensata. Se lo chiedete a un antropologo, preparatevi ad ascoltare una trattazione lunga e complessa dalla quale uscirete con le idee meno chiare di prima. Marco Aime prova a spiegare chi è e cosa fa un antropologo oggi, rovesciando gli approcci teorici tradizionali.
In effetti la natura dell’antropologia non è piú cosí definita, di popoli sconosciuti da studiare ce ne sono sempre meno, i confini tra l’Occidente e il cosiddetto Sud del mondo sono sempre piú labili, i paradigmi del secolo scorso sono crollati e l’antropologo si trova ad affrontare problematiche sempre nuove, i terreni di ricerca sono mutati e in molti casi gli studiosi sono tornati a casa, occupandosi di eventi culturali vicini, contaminandosi con altri saperi. La purezza, cosí come l’oggettività, non è piú una virtú.
Ai quattro angoli del mondo come sotto casa propria, l’antropologo osserva, guarda, ascolta, assaggia, tocca, annusa. Il suo sapere si costruisce su basi sensoriali, prima di arrivare a tradursi in teorie e modelli. Sul terreno, egli non vede strutture, società, politica, economia, ma gente che si incontra, parla, combatte, si scambia oggetti, produce, costruisce, mangia, si organizza, prega, vive.
Perciò questo libro ha una scansione percettiva: parte dall’osservazione concreta di quanto è sotto gli occhi di tutti, per arrivare solo alla fine ai costrutti teorici piú ampi di un mondo intricato ed affascinante.

ASIN ‏ : ‎ B00J9YMSDU
Editore ‏ : ‎ EINAUDI; 1° edizione (1 aprile 2014)
Lingua ‏ : ‎ Italiano
Dimensioni file ‏ : ‎ 597 KB
Da testo a voce ‏ : ‎ Abilitato
Screen Reader ‏ : ‎ Supportato
Miglioramenti tipografici ‏ : ‎ Abilitato
Word Wise ‏ : ‎ Non abilitato
Memo ‏ : ‎ Su Kindle Scribe
Lunghezza stampa ‏ : ‎ 285 pagine

Descrizione

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Che cos’è l’antropologia culturale? Se lo chiedete a una persona di media cultura, ne avrete forse una risposta abbastanza sensata. Se lo chiedete a un antropologo, preparatevi ad ascoltare una trattazione lunga e complessa dalla quale uscirete con le idee meno chiare di prima. Marco Aime prova a spiegare chi è e cosa fa un antropologo oggi, rovesciando gli approcci teorici tradizionali.
In effetti la natura dell’antropologia non è piú cosí definita, di popoli sconosciuti da studiare ce ne sono sempre meno, i confini tra l’Occidente e il cosiddetto Sud del mondo sono sempre piú labili, i paradigmi del secolo scorso sono crollati e l’antropologo si trova ad aggredire problematiche sempre nuove, i terreni di investigazione sono mutati e in molti casi gli studiosi sono tornati a casa, occupandosi di eventi culturali vicini, contaminandosi con altri saperi. La purezza, cosí come l’oggettività, non è piú una virtú.
Ai quattro angoli del mondo come sotto casa propria, l’antropologo osserva, guarda, ascolta, assaggia, tocca, annusa. Il suo sapere si costruisce su basi sensoriali, prima di arrivare a tradursi in teorie e modelli. Sul terreno, egli non vede strutture, società, astuzia, economia, ma gente che si incontra, parla, combatte, si scambia oggetti, produce, costruisce, mangia, si organizza, prega, vive.
Perciò questo libro ha una scansione percettiva: parte dall’osservazione concreta di quanto è sotto gli occhi di tutti, per arrivare solo alla fine ai costrutti teorici piú ampi di un mondo intricato ed affascinante.

ASIN ‏ : ‎ B00J9YMSDU
Editore ‏ : ‎ EINAUDI; 1° edizione (1 aprile 2014)
Lingua ‏ : ‎ Italiano
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Da testo a voce ‏ : ‎ Abilitato
Screen Reader ‏ : ‎ Supportato
Miglioramenti tipografici ‏ : ‎ Abilitato
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Lunghezza periodico ‏ : ‎ 285 pagine

8 recensioni per Il primo libro di antropologia (Piccola biblioteca Einaudi. Mappe Vol. 2)

  1. Cavallin Ferruccio

    il piacere di cambiare occhiali
    Interessante, chiaro e articolato saggio per comprendere l’antropologia (culturale) odierna. La vita di tutti i giorni vista con una pluralità di occhiali per comprendere altre “verità” diverse dalla nostra.

  2. Cliente Amazon

    Fondamentale
    Ottimo. Per un esame, ma fondamentale per comprendere meglio l’attualità.

  3. Max

    Ottimo libro, ma…
    Non posso che lodare lo stile di scrittura, sicuramente scorrevole, molto chiaro nella esposizione. Grazie a questa sua caratteristica, lo ritengo adatto sia agli esperti del settore che ai neofiti. Unica pecca: il carattere utilizzato per gli “esempi”, e non sono pochi, è troppo piccolo e, personalmente, faccio molta fatica a leggere. Peccato

  4. Marcello

    Perfetto
    Esattamente quello che deve essere

  5. Daniele Orlando

    Il testo che mi ha fatto innamorare dell’antropologia
    Il testo con cui ho scoperto che cos’è l’antropologia. Consigliato a chi vuole ampliare i propri orizzonti

  6. Luca Filippini

    Una panoramica
    Bellissima panoramica su cosa sia l’antropologia culturale, scritta forse da uno dei migliori e più famosi antropologi italiani.C’è tanta “carne al fuoco” nel libro, ma lo stile di scrittura di Aime, l’autore, rende tutto molto piacevole e scorrevole e soprattutto rende una bella veduta d’insieme su quello che è il mondo dell’antropologia, una scienza fondamentale per capire l’uomo e per uscire dai nostri confini, siano questi fisici o mentali.Se siete curiosi o studenti o avete semplicemente qualche ora da occupare e non sapete come, questo è un libro fortemente consigliato.

  7. Kindle Customer

    Il primo libro di antropologia
    Forse l’antropologia non fa per me.

  8. Giorgio

    Una professione affascinante, in un libro che descrive le sue molte possibilità
    Il testo aiuta la conoscenza articolata del mestiere, per me affascinante, dell’antropologo. La ricchezza dei richiami storici della disciplina si accompagna ad esempi vivi, orientando il lettore verso le nuove frontiere sempre nuove della disciplina. La lettura è facilitata da capitoli tematici e con la descrizione di categorie che aiutano a sviluppare domande anche sui propri riferimenti comportamentali. A volte mi ha fatto venire voglia di rivedere il modo di guardare durante i viaggi. Sì può leggere a bocconi.

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