Descrizione
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“Il mondo aveva i denti e in qualsiasi momento ti poteva morsicare”. Questo Trisha McFarland scoprì a nove anni. Alle dieci di una mattina di giugno era sul sedile posteriore della Dodge Caravan di sua madre con addosso la sua maglietta blu dei Red Sox (quella che ha 36 Gordon sulla schiena) a giocare con Mona, la sua bambola. Alle dieci e mezzo era persa nel bosco. Alle undici cercava di non essere terrorizzata, cercava di non pensare: ‘Questa è una cosa seria, questa è una cosa molto seria’. Cercava di non pensare che certe volte a perdersi nel bosco ci si poteva fare anche molto male. Certe volte si moriva.
Editore : Sperling & Kupfer (21 ottobre 2014)
Lingua : Italiano
Copertina flessibile : 320 pagine
ISBN-10 : 8868362422
ISBN-13 : 978-8868362423
Peso articolo : 280 g
Dimensioni : 12.5 x 1.7 x 19.4 cm
Francesca 78 –
I miti dei bambini
à molto commovente il rapporto che la bambina ha con il padre, è un libro divertente e avventuroso, la bambina è straordinaria secondo me! Mi è piaciuto il fatto che lei grazie al padre ha conosciuto il gioco del baseball ed ha il suo eroe preferito che è un giocatore dei Red Sox. Per questo mi somiglia perché anche io da piccola avevo il mio giocatore di calcio preferito che è Alessandro del Piero, grazie a mio padre che mi ha fatto conoscere la grande squadra della Juventus!! à bello avere dei miti e questa bambina mi assomiglia.
Francesco –
4 stelle
L’aspetto estetico del libro è gradevole, la storia diciamo che non è una delle più memorabili del buon Stephen
silvia –
Sempre meraviglioso
Stephen non delude mai, ottimo il libro, e buona la casa editrice (caratteri non troppo piccoli che si leggono senza alcuna fatica)
Cristina –
Libro avvincente
L’ho preso per mia figlia per la scuola
mario de vivo –
Una bambina tosta
I ragazzini sono i migliori interpreti dei racconti di Stephen King.Hanno qualcosa che i grandi perdono e per questo le loro storie meritano di essere raccontate.Stavolta a smarrirsi nel bosco, e soprattutto nelle sue paure, è Trisha, una bimba di 9 anni tostissima.Sì, il romanzo è lunghetto e troppo minuzioso, dirà qualcuno; d’accordo, non è un horror come siamo abituati, ma a me, vecchio sportivo, il “dopopartita” ha strappato una lacrimuccia…
Adele –
Uno straordinario romanzo di formazione
Un romanzo di formazione per giovani coraggiosi. Un King particolarmente ispirato. Dallâaltra parte della paura câè sempre il coraggio!
matteo –
Ottimo libro
Molti trovano questo libro ” noioso “, si può comprendere che magari non essendoci particolarmente dei dialoghi e una vera trama possa risultare noioso ma vi assicuro che non è così. Stephen King descrive tutti i dolori fisici e psicologici della bambina, la fame, la sopravvivenza, momenti reali che si sovrappongono ad allucinazioni.Un horror soggettivo e psicologico.ovviamente non è uno dei migliori romanzi di Stephen King ma merita assolutamente.
Cliente Amazon –
Da leggere tutto d’un fiato
Libro divorato in tre giorni. Straordinario King a rendere indimenticabile la banalissima storia di una bambina che si perde nel bosco. Come ha fatto? Bè, innanzitutto con le sue descrizioni, quelle si, mai banali, ma neppure esagerate né farcite di inutili dettagli. Poi con lo stratagemma della ‘cosa’ che accompagna la bambina nel suo percorso e che viene svelata solo alla fine. Non succede niente? Vero. Non riesci a smettere di leggerlo? Vero. Alla fine ci scappa pure la lacrimuccia? Verissimo. E se non è magia questa.PS: il gioco del baseball è centrale in questo romanzo. King lo divide in inning, come fosse una partita. Tom Gordon, grande lanciatore, ne è il co-protagonista. Chi non conosce questo sport potrebbe trovare ostiche alcune parti. Una veloce lettura delle regole può aiutare.