La barista del Gasoline – E. F. Marin

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(as of Sep 26, 2023 06:09:13 UTC – Details)


La barista del Gasoline – E. F. Marin. Se una mattina d’inverno ti capita di essere buttata giù dal letto prima dell’alba da due poliziotti dai modi poco urbani, per poi ritrovarti sparata in questura dove ti spiattellano in faccia un deceduto ammazzato, ciò che mi sento di consigliarti è di non perdere l’ aplomb e di metter su la tua migliore faccia di tolla. Soprattutto se tu quel deceduto lo conosci più di quanto vorresti e in gabbia ci finisce la tipa sbagliata.
Potresti ritrovarti risucchiata in una rogna che ti fa tornare su il tuo passato inacidito come il negroni che vomiti nel cesso a fine serata. E stai sicura, che alla fine del ciclone di mazzate, non avrai solo perso il tuo pulcioso posto di barista in quella bettola nota con il nome di Gasoline. No, posso assicurarti che alla fine non sarai più quella di prima. Anzi, se te la trovi davanti manco la riconosci più quella di prima.
E a me non resta che ricordarti di allacciare le cinture e di goderti il giro di giostra.

Dall’editore

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La Barista del Gasoline – Romanzo noir

Il cadavere del professor Antonio Stanich è ancora riverso sul pavimento del suo elegante appartamento quando Mara è ascoltata in Questura. In seguito all’arresto di un’amica, la ex barista del Gasoline cercherà la verità e per farlo dovrà affrontare il nemico più temuto: un passato oscuro e amaro.

Le protagoniste

Barista, MaraBarista, Mara

ballerina, russaballerina, russa

Chiara, avvocata, legaleChiara, avvocata, legale

Mara

“E Tania e Fatma?” domando, senza nascondere la mia diffidenza.

“Non posso riprenderle, lo sai anche tu.”

“Senza di loro non torno neanche io.”

Guido fa una risata forzata e si gira verso il buttafuori, come se avessi detto una cosa ridicola. Rocco dà una boccata profonda, poi prova a ridere ma il fumo lo fa tossire.

“Ti sembra buffo? Trovati un’altra barista.”

“Tu sei bravissima, ci sai fare con i clienti.”

“Li tratto come delle merde” osservo, del tutto sincera.

“Lo so, ma a loro piace così, che ci vuoi fare.” Scoppia in una risata sguaiata, seguito da Rocco che viene subito travolto da un altro accesso di tosse.

“Comunque, senza le ragazze non vengo” concludo annoiata.

Tania

“Se vuoi puoi restare qui a dormire, ma adesso mettiamoci a letto.”

Tania sgrana gli occhi e si guarda intorno. “Hai solo quello?” mi dice, indicando il mio lettino a una piazza.

“Ne vedi altri?” domando retorica, allargando le braccia come per contenere tutto il mio nido.

Mi osserva con quell’espressione schifata che hanno solo le russe. “Faccio una doccia, almeno il bagno ce l’hai?”

“Ma tu vivevi al Palazzo d’Inverno dei Romanov? Vai, fai pure, il bagno è là, ci sono degli asciugamani puliti nel cassetto.”

Mi rimetto a letto. Dopo dieci minuti arriva Tania, in mutande e canottiera. Si infila sotto le coperte e mi accorgo subito di quanto sia ingombrante. Anche se tiene la testa vicino al bordo alto del letto, i piedi, che di taglia sono di sicuro un quarantatré abbondante, escono dal materasso fino al polpaccio.

“Hai il letto corto.”

“Sei tu che sei lunga” ribatto, girandomi verso il muro.

Chiara

“Hai preso gli appuntamenti con i tempi un po’ stretti, non ti pare?” dico ansimando, mentre raggiungiamo di fretta l’auto.

“All’una arriva il pulmino che mi riporta i bambini, devo essere a casa per quell’ora” replica Chiara.

Quando saliamo in macchina, l’orologio sul cruscotto segna le dodici e cinquantotto. Chiara esce dal parcheggio con una sgommata e si immette sul viale senza guardare. Un attimo dopo, ci inseguono i clacson delle auto che hanno dovuto inchiodare e gli insulti di un anziano signore che si trova sul marciapiede, e pur non avendo nessun ruolo nella vicenda decide di tradurre in parole i concetti che le trombe delle auto rendono già in modo sufficientemente chiaro.

Il semaforo con via Campo Marzio è giallo, Chiara accelera. Diventa rosso mentre passiamo.

“C’è la telecamera lì?” mi chiede.

Preferisco soprassedere ed evitare di darle una brutta notizia in un momento come questo..

Arriviamo davanti al suo palazzo. Lo scuolabus è già lì.

ASIN ‏ : ‎ B0C9S5HH19
Editore ‏ : ‎ Independently published (5 luglio 2023)
Lingua ‏ : ‎ Italiano
Copertina flessibile ‏ : ‎ 235 pagine
ISBN-13 ‏ : ‎ 979-8851193583
Peso articolo ‏ : ‎ 318 g
Dimensioni ‏ : ‎ 12.85 x 1.35 x 19.84 cm

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