Descrizione
Price: 16,00€ - 15,20 €
(as of Sep 18, 2024 15:50:44 UTC – Details)
L’uomo in nero fuggì nel deserto e il pistolero lo seguì. Così esordiva la storia, sette libri fa. Ora la caccia è finita: Roland di Gilead, con i compagni che ha raccolto attorno a sé nel viaggio, è di fronte al suo destino. Nelle prime pagine di questo volume ritroviamo il gruppetto sano e salvo, sebbene sparso per ogni dove e ogni quando. Susannah-Mia è stata trasportata dal Dixie Pig di New York in una stanza degli orrori di Fedic, dove vedrà la luce suo “figlio”. Jake e il Père Callahan, con Oy sono entrati nel locale ad armi spianate per salvare la ragazza, ignorando il pericolo in agguato. Roland e Eddie, con John Cullum, sono nel Maine del 1977, e incominciano a capire che il mondo da cui stanno cercando di fuggire è l’unico reale.
Editore : Sperling & Kupfer (13 giugno 2017)
Lingua : Italiano
Copertina flessibile : 790 pagine
ISBN-10 : 8868363739
ISBN-13 : 978-8868363734
Peso articolo : 700 g
Dimensioni : 14.6 x 4.2 x 21.8 cm
Simone Giordano –
Una chiave di lettura
Sette romanzi e un racconto. Oltre quattromila pagine (ebook) scritte in un arco temporale di trentâanni. L’opus magnum di Stephen King. Un epica moderna dove fantascienza, fantasy, horror, ma soprattutto Western si fondono in un stile che non ha bisogno di presentazione. Un mondo complesso, quello di âLa Torre neraâ dove convoglia tutta lâopera letteraria di King, letteralmente. Infatti, non solo durante la lunga storia appaiono, con ruoli anche fondamentali, molti personaggi appartenenti ad altri romanzi, ma lo stesso autore ammette che ogni suo lavoro è servito a realizzare La Torre nera âSpecialmente ITâ parole di King.Si potrebbe parlare a lungo della storia editoriale, in alcuni periodi travagliata, della serie La Torre nera. Servirebbero centinaia di pagine per sviscerare la lunga trama, commentarla, criticarla. Divertirsi qua e là ad ipotizzare cambiamenti potenzialmente migliorativi. Forse servirebbero centinaia di pagine solo per descrivere al meglio ognuno dei personaggi principali. Così complessi e completi e maturi e realmente, letteralmente cresciuti, maturati, cambiati, evoluti, nellâarco di trentâanni. Un lungo periodo durante il quale ogni essere vivente cambia aspetto fisico e caratteriale, senza quasi accorgersene. Viene da domandarsi se S. King abbia programmato la crescita dei personaggi di La torre nera durante la loro lunga vita narrativa o invece, ad un certo punto, se ne sia semplicemente accorto, meravigliandosi con una nota di malinconia magari, come succede quando ti rendi conto  che gli atteggiamenti infantili dei tuoi bambini stanno lasciando il posto a comportamenti più adulti. Ci vorrebbero centinaia di pagine, ma non dedicherò nemmeno una riga a parlare della storia, o dei personaggi, o dello stile, o del genere, così diverso dal King al quale siamo abituati. Neanche un accenno. Neanche il nome del protagonista. Quindi tranquilli, perché anche se questa recensione comprende tutta la serie, non câè lâombra di uno spoiler.Di ombre, però, câè ne sono un bel poâ. Alcune inquietanti, altre soavi e rigeneranti, ma tutte prodotte dalla schermatura di un corpo, la storia, nei confronti di una luce, lâispirazione, abbagliante come il sole stesso, come mille soli, come gli infiniti soli del multi verso di âLa Torre neraâ.Luce e ombra. Ispirazione e opera. Genio visionario e scoperta, in bilico tra la scienza e la fantascienza, tra lâintuizione e la logica, tra la verosimiglianza narrativa e la coerenza metafisica. Un inseguimento senza fine perché fatto dallâalternanza dei ruoli, la preda si scopre cacciatore ad ogni svolta e viceversa il cacciatore comprende di non aver nessun potere sulla preda che insegue, tuttâaltro, meglio fuggire per non essere divorati.à di questo che parla la Torre nera, del rapporto tra ispirazione e opera. Niente di nuovo, se non fosse per l’eretica insinuazione appena sussurrata prima e urlata poi, che tutto è maledettamente reale. Parlo della Torre nera, non avete capito male, parlo delle altre storie di King, e di quelle partorire dalla fantasia di tutti gli scrittori, e anche di quelli che non scrivono. Anche le storie raccontate per gioco attorno ad un falò sulla spiaggia. à tutto vero? La fantasia è una finestra aperta sugli universi paralleli?  Su altre dimensioni, o mondi, o realtà ? Lâispirazione è unâantenna sensibile alle tracce lasciate dalla vita di altre persone, o creature che vivono o che sono vissute in altri mondi, galassie, universi, dimensioni? O forse nella fantasia si nasconde, come un bambino dispettoso e giocherellone, lâonnipotenza di Dio che si diverte a creare tutto ciò che nasce da un ispirazione artistica. Noi pensiamo di realizzare un opera, ma in realtà ad ogni parola, ad ogni pennellata, ogni volta che lâessere umano materializza la propria fantasia, eventi di portata inimmaginabile danno vita ad interi universi.Non è facile, né sano crederci, è da pazzi! Ma un genio visionario come quello di Stephen King, come si spiega lâispirazione? Come armonizza il concetto di creatività con quello di creazione? Qual è il suo pensiero universale?Sto guardando questo punto della mia recensione da un poâ. Ho un fiume di parole che vorrei scrivere, ispirate dalle tante vicende raccontate nei libri di âLa torre neraâ che in qualche modo confermano la tesi di cui sopra. Non scriverò niente però, non potrei farlo senza fare spoiler.Concludo dicendo che non pretendo di aver compreso il pensiero universale di King, dico che la Torre nera è il viaggio nel suo pensiero universale. Il tentativo di un genio della fantasia, di dare forma narrativa alla propria visione del tutto partendo dallâassoluto che dietro lâispirazione si nasconde un qualche fottuto, enorme mistero.âChe cosa câera al centro dellâuniverso? Quale uomo (o ragazzo) poteva evitare di fare ipotesi, una volta che si fosse posto un tale interrogativo, e desiderare di vedere con i propri occhi? Anche se guardare lo avesse fatto impazzire…âÂ
giorgia decarli –
Da leggere tutta la serie
Penso sia una delle opere migliori create da King, letta tutta la serie, la consiglio un mix di horror, western, gangster, e può strappare quasi una lacrimuccia. Spero un giorno ne facciano una bella serie TV
frankier –
Bella ma non bellissima
Cercherò di essere sintetico: nel complesso quella della Torre Nera è unâopera ragguardevole, scritta in più di 30 anni e che merita di essere letta dagli appassionati di fantasy. Tuttavia sono fermamente convinto che lâautore non avesse chiaro lo svolgimento dellâopera dallâinizio, e che lâarte dellâimprovvisazione abbia provocato nel complesso più danni che benefici. Se poi penso a come [SPOILER ALERT] lâautore ha liquidato in quattro righe personaggi malvagi che erano stati costruiti con tempo e maestria, mi viene da pensare che in alcuni momenti King non avesse proprio voglia di scrivere. In ogni caso, come già detto, merita la lettura, specialmente per lâambientazione creata (il mix di fantascienza distopica western), per i personaggi della saga – primo di tutti, Roland – e per il quarto libro, che è davvero un capolavoro.
Soddisfatto –
L’ ultimo tassello della saga
Emozionante
Pietro19771 –
Volume conclusivo della saga omonima, edizione impeccabile.
Tutto perfetto dal punto di vista della spedizione, come sempre: il pacco è arrivato il giorno previsto ed il libro era in perfette condizioni. Volume conclusivo della saga che comprende:L’ultimo cavaliereLa chiamata dei treTerre desolateLa sfera del buioI lupi del CallaLa canzone di SusannahLa Torre NeraParlando dell’opera penso che King da molti anni abbia perso un pochino della sua magia… ma se avete letto tutta la saga ovviamente dovete arrivare alla fine del viaggio.Rimarrete soddisfatti? King ha dichiarato che il finale si è scritto da solo ed era l’unico modo in cui sarebbero potute andare le cose.Concordo con lui.Edizione impeccabile da un punto di vista editoriale: eccellente la traduzione opera del rodato Tullio Dobner e stampa di altissima qualità . Presenti all’interno del volume delle bellissime illustrazioni, tra un capitolo e l’altro.Consigliato senza riserve.
Camilla –
Bellissimo libro
Non credo ci sia bisogno di recensire King, o lo si ama o no. Il formato Kindle è ben tradotto e non presenta errori
Cliente Amazon –
sempre avvincente
regalato e graditissimo
Dragonero0 –
ð
Solo dopo la lettura si capisce