Descrizione
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(as of Aug 26, 2024 16:41:01 UTC – Details)
Se la modernità è stata l’epoca delle grandi narrazioni, “Le forme elementari della vita religiosa” (1912) appartiene indubbiamente a questo tipo di opere. L’oggetto viene studiato – nell’intenzione dell’autore – in modo esaustivo a partire da un’ipotesi: la religione degli aborigeni australiani, stando all’immensa mole di ricerche condotte su di essa tra gli ultimi decenni dell’800 e gli inizi del ’900, rappresenterebbe e avrebbe mantenuto nel tempo, per la semplicità dei suoi elementi costitutivi, la forma più antica di esperienza del sacro che l’umanità abbia conosciuto nella sua storia. Il legame dell’uomo con determinate specie animali e vegetali, nonché l’“entusiasmo” che i gruppi raggiungono in particolari situazioni di esaltazione collettiva, costituiscono, secondo Durkheim, il primum religioso dell’umanità su cui egli polarizza quel particolare istituto etnologico indicato come totemismo. Ora, se da un lato nella religione così concepita «c’è qualcosa di eterno», dall’altro le modalità, i meccanismi psichici e le forme religiose di rappresentazione della realtà, contengono in nuce, secondo il sociologo francese, un processo di autocostituzione e autoregolazione delle società umane che sfugge in gran parte agli individui che ne sono gli attori. E dunque il religioso rappresenterebbe il sistema causativo e fors’anche il nucleo costitutivo delle diverse dimensioni con cui si esprimono le culture umane. Da questo punto di vista, quest’opera di Durkheim può essere definita un classico delle scienze delle religioni.
Editore : Morcelliana (1 ottobre 2020)
Lingua : Italiano
Copertina flessibile : 544 pagine
ISBN-10 : 8837234023
ISBN-13 : 978-8837234027
Peso articolo : 820 g
Dimensioni : 22.7 x 3.4 x 15.5 cm
Giorgio P. –
Classico
Non è sempre facile recensire un libro edito quasi un secolo fa. Che le forme elementari della vita religiosa sia un classico è persino inutile ricordarlo, dovrei tentare solamente di convincere le persone a leggerlo, piuttosto che affidarsi a qualche frettolosa pagina di qualche manuale che ne parli. Il messaggio principale è che la religione è prodotta da un bisogno sociale, e che essa stessa, una volta istituzionalizzata, produce coesione sociale. Il tutto condito con molti esempi e altrettante sfumature che è qui impossibile riportare. Ma l’intuizione che D. ha avuto, e che sembra essere sfuggita a molti, è che la religione, tramite il rituale, riporta i fedeli ad un tempo delle origini dove poter rinsaldare la propria fede e i propri legami sociali. Molte altre cose ci sono e proprio per queste, e per quelle che ho brevemente riportato, il libro andrebbe letto e, magari, affiancato ad altri testi (Mauss, Evans-Pritchard, Frazer, Robertson Smith etc.)
Edoardo –
Ottimo libro
Libro acquistato per un esame universitario, consegnato in tempo e in ottime condizioni. Libro estremamente interessante, un grande classico