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L’ultima volta che siamo stati bambini

Il prezzo originale era: €18,00.Il prezzo attuale è: €17,10.

Da questo romanzo l’omonimo film con la regia di Claudio Bisio.

Cosimo, Italo e Vanda sono bambini di appena dieci anni con i sogni, la voglia di scoprire il mondo e la spensieratezza dell’infanzia intrappolate dalla Seconda guerra mondiale. Mentre l’intera nazione vacilla, i tre, di fronte alla scomparsa di un amico, non hanno dubbi: devono partire per una missione di soccorso. La loro fuga darà il via a una seconda, disperata, missione di soccorso, quella di una suora e di un militare in convalescenza che subito si mettono sulle loro tracce. La speranza di raggiungere i piccoli fuggiaschi in poche ore si dimostra fin dall’inizio un imperdonabile errore di calcolo. Equipaggiati con l’incoscienza che è patrimonio di ogni bambino, un’amicizia che diventa più forte di giorno in giorno e una misteriosa mappa, Cosimo, Italo e Vanda portano avanti con caparbietà la loro missione, tra avventure spericolate e voglia di libertà pagata a caro prezzo.

Editore ‏ : ‎ E/O (27 settembre 2023)
Lingua ‏ : ‎ Italiano
Copertina flessibile ‏ : ‎ 208 pagine
ISBN-10 ‏ : ‎ 8833576760
ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8833576763
Peso articolo ‏ : ‎ 210 g
Dimensioni ‏ : ‎ 13.1 x 1.8 x 20.8 cm

Descrizione

Price: 18,00€ - 17,10 €
(as of Aug 24, 2024 19:06:05 UTC – Details)



Da questo romanzo l’omonimo film con la regia di Claudio Bisio.

Cosimo, Italo e Vanda sono bambini di pochissimo dieci anni con i sogni, la passione di scoprire il mondo e la spensieratezza dell’infanzia intrappolate dalla Seconda guerra mondiale. Mentre l’intera nazione vacilla, i tre, di fronte alla scomparsa di un amico, non hanno dubbi: devono partire per una missione di soccorso. La loro fuga darà il via a una seconda, disperata, missione di soccorso, quella di una suora e di un militare in convalescenza che subito si mettono sulle loro tracce. La speranza di raggiungere i piccoli fuggiaschi in poche ore si dimostra fin dall’inizio un imperdonabile errore di calcolo. Equipaggiati con l’incoscienza che è patrimonio di ogni bambino, un’amicizia che diventa più forte di giorno in giorno e una misteriosa mappa, Cosimo, Italo e Vanda portano avanti con caparbietà la loro missione, tra avventure spericolate e passione di libertà pagata a caro prezzo.

Editore ‏ : ‎ E/O (27 settembre 2023)
Lingua ‏ : ‎ Italiano
Copertina flessibile ‏ : ‎ 208 pagine
ISBN-10 ‏ : ‎ 8833576760
ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8833576763
Peso articolo ‏ : ‎ 210 g
Dimensioni ‏ : ‎ 13.1 x 1.8 x 20.8 cm

9 recensioni per L’ultima volta che siamo stati bambini

  1. Ipazia

    Nuova perla di Fabio Bartolomei
    Non vedevo l’ora di ritrovarmi nelle atmosfere di Fabio Bartolomei, perché amo il modo in cui, sempre con leggerezza, riesce a parlarci di qualsiasi tema, anche il più drammatico e doloroso, come è nel caso di questa sua ultima fatica letteraria.Qui la storia è ambientata in Italia verso la fine della seconda guerra mondiale, quando i tedeschi (ex alleati) ancora non sono andati via dal nostro Paese, i soldati italiani superstiti si aggirano confusi su un territorio in cui non riconoscono più gli amici dai nemici e la gente è affamata, fortemente provata, terrorizzata da tutto ciò che accade intorno a sé. In tanti hanno visto spezzarsi le proprie famiglie, chi per un figlio o un marito uccisi in battaglia, chi per un genitore partigiano incarcerato chissà dove lontano da casa, chi perché vive la condizione di orfano sin dalla nascita, quando una madre disperata l’ha abbandonato di fronte ad un convento con la speranza che in quel luogo suo figlio o sua figlia vengano nutriti e abbiano una possibilità di vita migliore di quella che altrimenti la propria famiglia d’origine potrebbe mai garantirgli.Malgrado tutto, gli ebrei continuano ad esser portati via dalle proprie abitazioni e deportati nei campi di concentramento, così accade che anche il piccolo Riccardo, da un giorno all’altro, sparisca dal cortile dove ha sempre giocato assieme a tre amichetti speciali: Vanda, Italo e Cosimo. Speciali perché ciascuno di loro, a modo proprio, rappresenta un simbolo di questa Italia distrutta dal conflitto mondiale in corso. Vanda, abbandonata da neonata all’orfanotrofio e divenuta crescendo una bimba robusta e poco graziosa, si vede preferire sempre le altre orfanelle esili e belline quando una famiglia va all’orfanatrofio in cerca di un figlio da adottare, eppure Suor Agnese si affeziona a lei più di quanto faccia con qualsiasi altra orfanella, come ritrovando in questa bimba un po’ di sé da piccola e anche quella figlia che la sua condizione di suora non le concede di avere. Cosimo, orfano di madre e con un fratellino piccolo, vive con un nonno duro e ossessionato dai pericoli da quando suo figlio, il papà di Cosimo, per perseguire i propri ideali è stato arrestato e imprigionato chissà dove.Italo, figlio di un gerarca fascista e fratello piccolo di un eroe del fascio, convinto che essere un giovane balilla costituisca motivo di orgoglio e fierezza e desideroso di dimostrare a padre e fratello quanto anche lui condivida i loro stessi ideali e valori.Il giorno in cui Riccardo, il ragazzo ebreo, scompare, in questo piccolo gruppo eterogeneo i tre superstiti pongono agli adulti delle domande per capire come mai i tedeschi abbiano ‘rubato’ il loro amichetto, ma i grandi, troppo presi ciascuno dalle proprie difficoltà, non ascoltano veramente ciò che i ragazzi gli chiedono e quindi i tre decidono di andare a cercare e riprendersi il proprio amico da soli, inseguendo una logica profondamente fanciullesca e dando inizio ad una avventura dolceamara ricca di sfaccettature emozionali.Il libro scorre che è una meraviglia e Bartolomei, ancora una volta, ci regala una storia diversa dalle precedenti per trama, ambientazione e personaggi, seppure identica alle altre per la sapiente maniera in cui egli riesce a narrare qualsiasi cosa con leggerezza, ironia, profondità. Io trovo speciale questa sua capacità di esplorare l’animo umano e di calarsi in maniera tanto credibile nei sentimenti e nei pensieri dei protagonisti dei suoi libri, quale che sia la loro età o il loro stato sociale.Ogni volta, poi, ci regala uno spunto di riflessione su temi rilevanti e sempre diversi, altra qualità a mio parere rara negli scrittori che, spesso, finiscono invece per muoversi solo all’interno di confini a loro ben noti ed entro i quali si sentono quindi maggiormente a proprio agio.‘L’ultima volta che siamo stati bambini’ è insomma un libro che vi consiglio caldamente di leggere, abbastanza sicura che anche voi, come me, vi innamorerete di questa storia dal valore peraltro profondamente attuale: non dimentichiamo cosa sia stato il fascismo e dove abbia condotto l’Italia dal ventennio fascista all’immediato dopoguerra, ma non dimentichiamo pure cosa significhi essere bambini al centro di una guerra, qualsiasi essa sia.A tal proposito, mi permetto di riportare uno stralcio del libro di Bartolomei che mi ha particolarmente toccata. È il momento in cui Italo ‘indaga’ con un distratto fratello Vittorio i motivi per cui i tedeschi dovrebbero avercela con un bambino buono come Riccardo, che non ha fatto loro nulla di male:Italo: ‘I figli dei nemici sono pure loro nostri nemici?’ Vittorio: ‘I figli piccoli intendi? No, loro no. I bambini non hanno colpe. Diventano nemici solo quando crescono e imbracciano un fucile’. Italo: ‘Quindi i ragazzini che hanno più o meno la mia età non lo sono….’ ‘No… certo’ risponde Vittorio con un calo di voce, la perdita di consistenza di chi si è appena affacciato su uno scenario imprevisto. Se in battaglia si fosse trovato davanti un bambino dell’età di Italo, armato, cosa avrebbe fatto?’ ‘Chiunque costituisca una minaccia per voi e i vostri uomini è un nemico!’ gli avevano detto un giorno alla scuola ufficiali, e tutti i presenti, lui compreso, avevano annuito. A nessuno era venuto in mente di chiedere come comportarsi di fronte a un bambino con un’arma in mano. Era bella la guerra come la insegnavano in quella scuola. Così asettica, sempre onorevole. ‘Avrei dovuto sparargli’ pensa. ‘A una gamba’ mormora. Poi, incrociando lo sguardo perplesso di Italo: ‘Mi fa male la gamba. Vado a letto’ (…. to be continued)

  2. Poi dicono che uno…

    Alla disperata ricerca dell’amico
    Quattro bambini, hanno circa dieci anni, sono amici per la pelle. Appena possono si incontrano. Cosimo, Italo, Vanda e Riccardo hanno formato una specie di banda, uno per tutti, tutti per uno. Nonostante la giovane età problemi ne hanno. Vanda è orfana, vive in un collegio protetta da suor Agnese che la fa da madre. Aspetta inutilmente di essere adottata e sogna un lavoro da infermiera. Italo ha il mito degli eroi, suo fratello Vittorio è stato appena ferito in un combattimento e così è a casa in convalescenza. L’eroe e il salvatore della patria, per Italo è il duce, Mussolini. A dieci anni si pensano e sognano anche ignobili eroi. Cosimo è il più tranquillo, indeciso, segue il gruppo senza troppa convinzione. Riccardo è quello con più guai, è ebreo. Gli ebrei con i fascisti e i nazisti sono stati perseguitati, oggi sappiamo bene com’è andata. Avrete capito, la storia si svolge in Italia durante la Seconda guerra Mondiale. L’innocente Riccardo viene catturato e portato via dai fascisti. E così con l’incoscienza dei decenni Cosimo, Italo e Vanda partono in missione segreta per andare a liberare il loro amico. Suor Agnese e Vittorio si metteranno alla ricerca dei fuggitivi. Si ride molto e si piange (poco). Infine: “Sono bambini. Perdonano cose che noi non perdoneremmo mai”. PS: ad ottobre 2023 uscirà un film tratto da questo libro. Regia Claudio Bisio.

  3. Andrea Saronno

    Bellissimo
    dopo aver visto il film ho deciso di leggere anche il libro, lettura che scorre veloce, ben scritto, un piccolo capolavoro

  4. Giandomenico Meattini

    che bravo!
    Una bellissima storia, coinvolgente, divertente e commovente. Amicizia e fedeltà. Piacevole da leggere. Un on the road italiano. Scritto molto bene.

  5. Roberta

    Consiglio
    Libro in perfette condizioni,molto bello

  6. franca

    Un libro delicato
    Lettura scorrevole, storia delicata e interessante

  7. Eleonora G.

    L’ultima volta che siamo stati bambini
    Consiglio veramente questo libro, mi ha commosso tanto.

  8. Marina Casaretti

    L’ultima volta che siamo stati bambini
    È un libro accattivante. Una bella storia, Potrebbe essere letto anche da ragazzi a partire dagli 11 anni. Mi è piaciuto

  9. Martines

    Très joli livre !

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