Descrizione
Price: 25,00€ - 23,75 €
(as of Aug 21, 2024 22:33:35 UTC – Details)
Perché gli achei “credevano” allo scettro divino di Agamennone? Perché l’ostia consacrata era un simbolo di contestazione usato dagli inca nei confronti degli spagnoli? Il feticismo è una religione primitiva o è un esempio del fascino esercitato su tutti noi dalla materia informe? Le immagini sacre sono solo riproduzioni di figure divine oppure sono quelle stesse figure? Che relazione c’è tra il cibo e la religione? E come mai una macchia sul muro può diventare oggetto di culto per quanti vi vedono la Madonna? Sono alcune delle domande a cui questo libro risponde assumendo un punto di vista straordinario e originale: quello della materialità della religione. Usualmente si pensa alle religioni come a complessi di credenze, di riti, di dogmi, e non ci si interroga abbastanza sul significato che in esse rivestono le “cose” oggetti, corpi, immagini, sostanze – prodotte da mano umana o frutto dell’azione divina. È proprio attraverso cose estremamente materiali come le pietre, i feticci, le immaginette e le statue delle divinità che le religioni prendono forma e trovano una direzione, a seconda dei modelli culturali prevalenti presso un gruppo, una comunità, una società. Così le religioni trovano un modo per imporsi come universi simbolici capaci di produrre rappresentazioni che servano da guida nella relazione dei soggetti con il mondo.
Editore : Raffaello Cortina Editore (7 gennaio 2015)
Lingua : Italiano
Copertina flessibile : 306 pagine
ISBN-10 : 8860307171
ISBN-13 : 978-8860307170
Peso articolo : 280 g
Dimensioni : 22.5 x 2.2 x 14 cm
Laura –
Davvero interessante
Libro davvero interessante e, a mio parere, di facile comprensione in quanto scritto in modo chiaro e lineare (nonostante gli argomenti non siano dei più semplici). Se vi interessa il tema della materialità nella religione, con tanto di interessanti esempi, questo è il libro per voi, soprattutto se, come me, siete interessati ad un punto di visto antropologico.