Descrizione
Price: 10,90€ - 10,35 €
(as of Sep 06, 2024 23:39:40 UTC – Details)
Un agricoltore uccide la moglie e la getta in un pozzo. La sua colpa? Voler vendere un lotto di terra ricevuto in eredità. “La terra è affare dell’uomo, non della moglie.” Siamo in Nebraska nel 1922. Tess scrive gialli “rassicuranti”, popolati da vecchiette che giocano ai detective. Una sera, viene aggredita e stuprata da un misterioso “gigante”. Creduta morta e lasciata in un canale di scolo, sopravvive e medita vendetta. Streeter, bancario malato di cancro, incontra il Diavolo nelle fattezze di un venditore ambulante. L’affare che conclude decide la sorte del suo migliore amico, colpevole di avergli rubato la ragazza tanti anni prima. Due anni dopo le nozze d’argento, Darcy scopre che suo marito custodisce in garage un segreto. Un fiume di pazzia scorre sotto il prato fiorito del loro matrimonio. Che fare? Tirare avanti come prima o cercare una via d’uscita? I quattro nerissimi romanzi brevi raccolti in questo libro parlano di gentil sesso uccise, seviziate o comunque “rimesse al loro posto”. È in corso, nel nostro Occidente, una guerra contro “l’altra metà del cielo”. La combattono maschi frustrati, impauriti, resi folli dalla perdita del loro potere. Come in Dolores Claiborne, Stephen King esplora la psiche di gentil sesso forti che non accettano i soprusi e, quasi sempre, trovano la propria rivalsa. Che non coincide per forza con un “lieto fine”.
Editore : Sperling & Kupfer (9 dicembre 2014)
Lingua : Italiano
Copertina flessibile : 422 pagine
ISBN-10 : 8868362600
ISBN-13 : 978-8868362607
Peso articolo : 280 g
Dimensioni : 12.5 x 2.2 x 19.5 cm
Restrizioni di operazione: Questo articolo può essere spedito solo in Italia, San Marino e Città del Vaticano
Giovanni –
L’ultimo, grande Re
Penso che sia l’ultimo grande lavoro di Stefano Re prima di essere stato rapito dagli alieni, sostituito da un clone o, più probabilmente, prima di impazzire come Jack Torrance finendo per scrivere boiate su boiate.Quando era normale e riusciva a gestire lucidamente la fervida follia che gironzolava nella sua mente per imprimerla in alcuni suoi capolavori (vedi Misery, vedi Quattro dopo mezzanotte, vedi Carrie, vedi Shining cortesemente), si poteva parlare di uno scrittore con in controfiocchi. Dopo Notte buia, niente stelle, come da titolo, solo buio e niente stelle. Ad ogni modo, ritornando a noi, in questo volume sono raccolti 4 racconti, uno migliore dell’altro, anche se quello più lungo, 1922, lo reputo il meno interessante, mentre Maxicamionista lo innalzo ai livelli di Finestra segreta, giardino segreto. Questo racconto, in particolare, sprigiona tutta l’inimitabile immaginazione di Stephen King. Ci sono parti così evocative da lasciarti di stucco, e sebbene il racconto sia inquietante e violento, a tratti ti fa scoppiare in grasse risate (vedi il gigante camionista che balla Brown sugar agitando le braccia dopo essersi ‘sfogato’), descrivendo una scena così evocativa da farti ridere per un giorno intero.
Alessandro Casaburo –
Quattro racconti forti, tesi e potenti.
Per prima cosa, bisogna dire cosa non è questo libro, poiché il sunto sul retro potrebbe portare sulla cattiva strada: è un libro di racconti lunghi ma non in tutti sono protagoniste donne (solo due, in uno le donne non hanno nessun ruolo, in un altro è causa scatenante degli eventi ma non protagonista). Detto ciò, King imbastisce quattro storie dure, drammatiche, in cui l’orrore sovrannaturale è messo in panchina, pallida ombra dell’orrore vero frutto del male che l’uomo sceglie di perpetrare volontariamente. Sono storie che colpiscono forte e non fanno sconti. In particolare:1922, ****Wilfred Leland James prende la scellerata decisione di uccidere la moglie (il motivo? Cento acri di terreno e, in poche parole, soldi) e quella ancora peggiore di coinvolgere il figlio adolescente. Nonostante riescano entrambi a farla franca davanti alla giustizia, non riescono a farla franca davanti alla propria coscienza.”1922″ è il racconto di come certe azioni portino a conseguenze devastanti, che non coinvolgono solo i diretti interessati, inquinano la mente, portano ad altre scelte sbagliate e contaminano chi circonda i perpetratori. E’ quello che accade con Henry “Hank”, che da giovane timorato di Dio diventa un fuorilegge in fuga, diretto verso un destino già segnato.Se con Hank il racconto ha le caratteristiche della storia di formazione distorta, con Wilfred prende tinte più fosche: perseguitato dalle allucinazioni, vede e sente ratti famelici e crudeli e il cadavere della moglie. Ma non sono altro che visioni dettate dal senso di colpa (ma ne siamo sicuri?). Wilfred discende la china della follia, fino all’epilogo, che rende chiaro come non si possa sfuggire al giudizio della propria coscienza.Al netto di tutto, “1922” è stranamente una storia struggente, perché nelle parole di Wilfred, voce narrante, si percepisce la volontà di stilare un mero resoconto, dato che non c’è speranza alcuna di miglioramenti e, anzi, la fine di tutto si avvicina (forse con un certo sollievo). E’ il racconto di chi sa di essere la causa di tutto il male cui ha assistito e non essere riuscito a fermarlo. Nonostante l’unica scena veramente violenta (ma che rimane impressa) e delle allucinazioni (…ne siamo sicuri?) di Wilfred, “1922” non afferisce all’horror o al thriller, o lo fa in minima parte: è la storia di un uomo che assiste impotente al disfacimento della vita sua e degli altri per colpa di un atto scellerato compiuto da lui stesso.Maxicamionista, *****Il Circolo della Maglia di Willow Grove è un gruppo di arzille vecchiette che, come passatempo, risolvono crimini, nonché protagoniste della toponima serie di libri scritta da Tessa Jean, la protagonista della storia. Si può anche dire che la sua vita sia riassunta dalle caratteristiche di tali libri: placida, abitudinaria, “pulita”, qualcuno direbbe da gattara, senza scossoni. Fin quando un giorno, rientrando da una conferenza, non viene violentata da un gigantesco camionista. Allo shock iniziale subentra una fredda lucidità che trasforma Tessa Jean in una vendicatrice, alla ricerca del violentatore, ma anche della spiazzante verità dietro quello che le è successo.King confeziona un racconto fatto di contrasti: la Tessa Jean di prima e dopo, il violentatore bestiale e inquietantemente premuroso (una volta saziata la bestia), la stessa differenza fisica tra l’energumeno antagonista e la piccola protagonista, la brutalità di alcuni momenti e il linguaggio freddo e diretto. Un racconto che non fa sconti, a tratti quasi asettico nel suo essere diretto, ciononostante teso, potente e violento.La giusta estensione, ***Il racconto più debole della raccolta. Variazione sul tema del patto col diavolo, spicca per una serie di elementi: una contrattazione col diavolo in chiave moderna e sempre inquietante, l’inversione di ruoli tra il protagonista Streeter e l’amico Goodhugh (un’inversione non solo in termini di “fortuna”, ma anche di simpatia da parte del lettore), l’accanimento sadico ed ironico nel contrapporre le fortune degli Streeter e le sfortune dei Goodhugh. Per il resto, “La giusta estensione” è una storia blanda che sicuramente vuole far riflettere sulla questione del quanto lontano si è disposti ad arrivare se la propria fortuna venisse pagata da qualcun altro con una sfortuna equivalente.”Un bel matrimonio”, *****Darcy vive il tipico bel matrimonio: il marito Bob è premuroso, c’è affinità , sono ormai in quel momento del matrimonio placido e pacifico, senza grandi scossoni, fisiologico dopo quasi trent’anni insieme. Ma Bob ha un segreto, non un vizietto, ma un segreto di quelli agghiaccianti. Darcy lo scopre e capisce che è molto pericoloso, così pericoloso da dover pianificare attentamente le sue azioni.In “Un bel matrimonio” King vuole raccontare la battaglia interna di chi capisce che la persona con la quale ha condiviso buona parte della propria vita non è quella che sembra, e capisce che è impossibile conoscere completamente una persona. Di conseguenza, un uomo pacato e pacifico come Bob può essere in realtà un mostro.”Un bel matrimonio” è un racconto potente, che non lesina di scene forti e non ha cali in nessuna delle tre fasi che lo compongono, presenta in maniera concisa e dettagliata la battaglia interna di Darcy, tra confusione e lucidità , delusione e rabbia, paura e fredda determinazione.
FBFrancy66 –
Notte buia niente stelle
Buona lettura
Fulvio Tron autore –
Mi mancava
Bellissimo il racconto thriller Maxi camionista. C’è anche un racconto soprannaturale sui desideri, che ricorda lo stile di King de L’occhio del male.
Giusiof71 –
Piacevole
Niente di eccezionale, da King si pretende di più
Mario –
Perfetto
Ancora non lâho iniziato perché sto finendo un altro meraviglioso libro di Jack London, ma appena fatto, sarà lui il prossimo. La completino e la stessa menzionato qui, consegna perfetta libro tenuto perfetto
Cristina C. –
Una buona raccolta, con una vera chicca
Gli appassionati di King dovrebbero leggere la raccolta, anche se per me non è fra le migliori. La qualità della scrittura è alta, sia come stile che come interesse delle tematiche, ma dei 4 racconti ne rileggerei uno solo: Maxicamionista, un degno capolavoro di King, straordinario e coinvolgente in ogni riga. Gli altri 3 sono meno riusciti, secondo me. 1922 crea belle atmosfere ma si dilunga troppo, mentre gli altri due non mi hanno colpito per l’originalità , anche se la lettura è stata scorrevole.
Cliente Amazon –
Raccolta di racconti
Ogni racconto è arte, Stephen King non delude mai!
Great –
5 stars