Descrizione
Price: 11,99€
(as of Aug 29, 2024 22:08:34 UTC – Details)
L’amica geniale – Volume secondo
«Capii che ero arrivata fin là piena di superbia e mi resi conto che – in buona fede certo, con attaccamento – avevo fatto tutto quel viaggio soprattutto per mostrarle ciò che lei aveva perso e ciò che io avevo vinto. Lei naturalmente se ne era accorta fin dal momento in cui le ero comparsa davanti e ora stava reagendo spiegandomi di fatto che non avevo vinto niente, che al mondo non c’era alcunché da vincere, che la sua vita era piena di avventure diverse e scriteriate proprio quanto la mia, e che il tempo elementarmente scivolava via senza alcun senso, ed era bello solo vedersi ogni tanto per sentire il suono folle del cervello dell’una risuonare dentro il suono folle del cervello dell’altra».
Ecco Storia del nuovo cognome, secondo romanzo del ciclo dell’Amica geniale. Cominciate a leggere e la scrittura vi catturerà. Ritroverete subito Lila ed Elena, il loro rapporto di amore e odio, l’intreccio inestricabile di dipendenza e volontà di autoaffermazione.
Lila ed Elena hanno sedici anni e si sentono entrambe in un vicolo cieco. Lila si è soltanto sposata ma, nell’assumere il cognome del marito, ha l’impressione di aver perso se stessa. Elena è ormai una studentessa modello ma, proprio durante il matrimonio dell’amica, ha scoperto che non sta bene né nel rione né fuori.
Le vicende dell’Amica geniale riprendono a partire da questo punto e ci trascinano nella vitalissima giovinezza delle due ragazze, dentro il ritmo travolgente con cui si tallonano, si perdono, si ritrovano. Il tutto sullo sfondo di una Napoli, di un’Italia che preparano i connotati allarmanti di oggi.
Della trama non anticiperemo niente. Storia e forza della scrittura fanno tutt’uno al punto che ci pare sconveniente guastare al lettore il piacere di leggere sorprendendosi
a ogni pagina. migliore dunque abbandonarsi a Lila ed Elena: conoscerle a fondo, riconoscersi sia nella tendenza alla conformità acquiescente sia nella caparbia determinazione a prendere in mano il proprio destino.
Dell’Amica geniale hanno detto:
«È un libro che trabocca dall’anima come un’eruzione del Vesuvio».
(Paolo Mauri – La Repubblica)
«Una scrittura densa, sotterranea, odorosa. Che incanta come una danza».
(Chicca Gagliardo – Glamour)
«È un bellissimo Bildungsroman, anzi due, anzi più di due. Il romanzo di una generazione di amici-nemici».
(Paolo Di Stefano – Corriere della Sera)
«Una meraviglia senza margini e senza generi».
(Valerio Calzolaio – Il Salvagente)
«Elena Ferrante se ne sta lì a dimostrare
che la letteratura può guarire dai mali del presente, curare lo spirito, fungere da antidoto all’affanno di riconoscersi nella contemporaneità di un Paese sempre più respingente».
(Titti Marrone – il Mattino)
«Ha il respiro lungo della memoria l’ultimo romanzo di Elena Ferrante».
(Anna Maria Crispino – Leggendaria)
«Se potessi tornare indietro, non lo leggerei, m’è piaciuto eccesso».
(Marina Vitale – Letteratu.it)
«Un testo che va letto e riletto (ma per farlo ancora più tuo lo si dovrebbe copiare e ricopiare)».
(Marina Terragni – Via Dogana)
«Un’epopea da non perdere».
(Bia Sarasini – Società italiana delle letterate)
«Elena e Lila. Ciascuna è per l’altra l’amica geniale: una potenzialità inespressa, un pungolo e un rimpianto, un oggetto dell’invidia e un orizzonte del desiderio».
(Beatrice Manetti – L’indice dei libri)
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Prezzo
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ASIN : B0096DZBUQ
Editore : Edizioni e/o (3 ottobre 2012)
Lingua : Italiano
Dimensioni file : 3391 KB
Da testo a voce : Abilitato
Screen Reader : Supportato
Miglioramenti tipografici : Abilitato
Word Wise : Non abilitato
Memo : Su Kindle Scribe
Lunghezza sorta : 557 pagine
Jacob Stephen –
câè sincerità , naturalezza e un mistero della scrittura che hanno solo i libri veriâ
storia del nuovo cognomeGiovinezzaAvevo letto lâamica geniale dopo aver visto lo sceneggiato Rai in tivù. Mi era tanto piaciuto che mi ero promesso che avrei letto anche gli altri tre romanzi dellâopera. Soprattutto di leggerli prima di vedere le scene in tivù. Forse come storia è più debole rispetto allâamica geniale, racconta della storia delle due protagonista dalla loro adolescenza alla giovinezza, ma forse proprio per questo ho amato ancora di più Elena Ferrante perché dal modo con cui è scritto si capisce la statura della grande autrice che è.Forse è anche il primo romanzo dove si trova già scritta la sua âautorecensioneâ, è un commento che la madre del fidanzato di Lenuccia fa a lei nel momento in cui le verrà pubblicato il suo primo romanzo:âSi fidi, non tocchi una virgola, câè sincerità , naturalezza e un mistero della scrittura che hanno solo i libri veriâ. Penso che si possa adattare perfettamente a questo grande romanzo.Come nelle grandi opere, ci sono spesso parallelismi tra i vari episodi: i due romanzi si aprono con scene apparentemente fuori dalla trama, lâamica geniale si apre con la scomparsa di Lila adulta e Lenuccia inizia a raccontare la loro storia di amicizia sin dallâinfanzia, questo invece si apre con una consegna di una scatola da parte di Lila a Lenuccia. In questa scatola ci sono gli otto quaderni dove Lila aveva buttato giù tutti i suoi pensieri nellâarco della sua vita, la lettura di questi quaderni sconvolge Lenuccia perché la fa sentire inadeguata ed insignificante rispetto a lei. Li getterà nellâArno. Se in amica geniale la Ferrante conia il termine âsmarginaturaâ, qui sempre tramite Lila spiega bene il concetto del nuovo cognome.Lila Cerullo in Carracci non era solo un complemento di stato in luogo , ma soprattutto un complemento di moto a luogo come se vi precipitasse, ne fosse assorbita, vi si dissolvesse. Il tutto si era compiuto quando Stefano le aveva imposto quella cosa viva nel suo corpo, come se Raffaella Cerullo avesse perso forma e si fosse sciolta nel profilo di Stefano e fosse divenuta una sua emanazione subalterna la signora Carracci.Lâaltro parallelismo è la scena di violenza che subisce ad Ischia Lenuccia ad opera del padre del suo innamorato Nino nellâamica geniale e la notte sulla spiaggia ad Ischia quando Lenuccia decide di perdere la sua verginità proprio con il papà di Nino.Sono però due romanzi molto differenti: amica geniale è un romanzo corale pieno di grandi personaggi e macchiette di un rione di una Napoli degli anni cinquanta, questo romanzo è un racconto parallelo delle due protagoniste ( o forse di due aspetti di uno stesso personaggio che è lâautrice stessa ?) dalla loro adolescenza alla loro giovinezza.Amica geniale si concludeva con il matrimonio di Lila con Stefano, questo si apre con la loro prima notte di nozze dove Stefano violenta Lila.La notte, la camera, il letto, i baci di lui, le mani sul suo corpo, ogni sensibilità , erano assorbiti da un unico sentimento: odiava Stefano Carracci, odiava la sua forza, ne odiava il peso sopra di lei, ne odiava il nome e il cognome.Il matrimonio diventa un inferno per Lila fino a quando non va in vacanza ad Ischia, assieme a Lenuccia, e si innamora di Nino e si scopre per la prima volta fidanzata anche se era già sposata. Stefano scopre tutto e riporta Lila a Napoli. I due si incontrano ancora di nascosto e Lila rimane incinta di Nino. Provano anche a vivere assieme in una casa misera, le prime difficoltà spaventano Nino che scappa via e ritorna a studiare. Lila dopo aver sperimentato âi giorni dellâabbandonoâ (altro romanzo della scrittrice) ritorna dal marito Stefano. Nasce Rinuccio lei si dedica interamente a lui ma il matrimonio non decolla. Scopre che Stefano ha unâamante (Ada) e decide di lasciare definitivamente il marito e si trasferisce con Ezio a San Giovanni. Con lui si innamora dellâinformatica.Lenuccia continua gli studi, dopo la vacanza ad Ischia decide di separarsi definitivamente da Lila che le aveva rubato il suo Nino e decide di iscriversi alla Normale di Pisa dove si laureerà ed incontrerà il suo fidanzato Pietro Airone. La mamma di lui lâaiuteraâ a pubblicare il suo primo romanzo. Alla presentazione del libro reincontra il suo Nino. Qui termina il secondo episodio dellâopera.Al ritorno a Napoli la sua felicità viene rotta dalla notizia della morte della sua Maestra delle elementari, la signora Oliverio. Su indicazione del testamento, vengono restituiti i quaderni dellâelementari a Lenuccia, tra questi câè anche la Fata Blu il primo scritto di Lila quando era bambina. Scopre quindi che non solo la maestra lâavesse letto ma che soprattutto lâaveva tanto apprezzato. Quando Lenuccia lo rilegge si sente male e scopre che era nascosto lì il fuoco del suo romanzo. Decide quindi andare a rivedere Lila e riportarle il suo romanzo. Ma quando la rivede la sorprende ancora, non è più interessata al suo scritto, ora parla solo di algebra ed informatica nel modo in cui solo lei riesce a fare.Lei era andata tronfia di novità per mostrarle ciò che aveva perso ed invece Lila stava reagendo per mostrarle che al mondo non câera niente da vincere, che la sua vita era piena di avventure quanto quella di Lenuccia, ed era bello solo vedersi per sentire il suono folle del cervello dellâuna echeggiare dentro il suono folle del cervello dellâaltra.Anche questo romanzo mi ha ispirato un mio scritto (senza veste), quando Lila si riappassiona alla lettura con Nino e legge il teatro di Beckett, quando racconta che un personaggio capisce che per amare davvero la vita devi viverla senza fronzoli, senza parole, senza vedere, senza una veste.
rosaria –
Consigliato
Avevo letto il volume uno e ho desiderato prendere anche il due. Libro introspettivo sulla crescita personale di una ragazza intorno agli anni ’60. Mi è piaciuto
Nadia Bertolani –
Un realismo onirico?
Anche questo volume mi conferma la vicinanza della Ferrante a Elsa Morante, in special modo alla Morante di “Menzogna e sortilegio”: alle pagine che raffigurano con chiarezza e precisione la realtà del quartiere in cui vivono Lila e l’amica Elena, la violenza, la povertà , la ribellione e il fatalismo rassegnato, la consapevolezza di classe e l’arroganza mafiosa, la polvere di Napoli e il mare di Ischia, i libri e lo studio, l’amore, il sesso, compaiono pagine di indescrivibile bellezza dove gli stati d’animo dei personaggi hanno il fascino delle descrizioni un po’ sognate, un po’ irreali e molto suggestive. Continua in questo volume il racconto dell’amicizia tra Lila, bellissima, geniale, insofferente delle regole e Elena, che racconta tutta se stessa nel suo gesto di sbarazzarsi dei diari che l’amica le ha consegnato come se sbarazzandosene negasse a se stessa l’idea di essere da sempre e forse per sempre subalterna. E ancora in un gesto Lila esprime se stessa quando getta nelle fiamme la sua favola infantile, quella che testimonia la sua geniale e innata superiorità . Del resto, anche nel primo volume Lila aveva con un solo gesto, gettando in una buia cantina la bambola di Elena detta Lenu, espresso tutta la propria vita e il proprio carattere. In questo volume le due amiche vivono intense storie d’amore in una vacanza trasgressiva a Ischia e poi si perdono: Lenu va a Pisa, alla Normale, senza per questo perdere la convinzione di essere un bluff, di non essere mai all’altezza, mentre Lila abbandona marito, casa e agiatezze per una vita povera come l’ha sempre vissuta nell’infanzia. Con lei, Rino, il figlio avuto da un amore proibito. La scrittura della Ferrante è sciolta e scorrevole nelle pagine della narrazione, intima e complessa quando vengono rappresentati i moti più inconsci dei personaggi. Bellissimo.
Fiore –
Da leggere!!
L’ho letto tutto d’un fiato! Interessante e coinvolgente, una bellissima fotografia della vita a Napoli negli anni 50/60, non vedo l’ora di leggere il seguito, lo consiglio!!!
Lectora –
El vendedor nunca me informó que tendrÃa que pagar impuestos adicionales. Sé que es polÃtica de cada paÃs, pero es deber del vendedor informarle al comprador que él no absorberá los gastos.
stef –
Highly recommended!I had so many American friends telling me about this Italian author and they were all loving it.It took me a long time to finally decide to read it because I think I was worried my expectations were too high and I would end up disappointed. Luckily it was everything but disappointing. Loved it from the beginning of the first book to the end of the last one.
David Ernest –
Actually, I didn’t read this Italian version. I got it for my son who knows the language.However, previously I read all four of Ferrante’s novels in translation. Remarkable work. I refer her avid readers on to her latest articles found in her recent publication “Fragments”. These articles and letters let us in on her writing philosophy with ample examples not published previously.
Cipi –
Ich hatte schon viel Positives über diese Serie gehört und Teil 1 im italienischen Fernseher gesehen. In der Zwischenzeit hat mich die “Ferrante-Fieber” gepackt und ich habe Vol. 1 bis 4 in wenigen Tagen gelesen und genossen. Ich fand die unterschiedlichen Ebenen des Romans sehr interessant: die Aspekte der Freundschaft über mehrere Jahre, die psychologischen Unterschiede der zwei Hauptdarstellerinnen, die politischen Ãnderungen in Italien und Neapel, die Themen der Kindheit, der Jugend und des Erwachsen/Ãlterwerdens: eine Lebensgeschichte, die ich gerne weiterempfehle, sowohl im italienischen Original, als auch in der deutschen Ãbersetzung.
Giannella –
La historia atribulada, difÃcil, excelsamente emotiva de dos amigas en la Nápoles de mediados de siglo. Una radiografÃa de la sociedad napolitana de los barrios, del ser mujer en ese lugar y época, sin ningún viso de pedanterÃa ni pretensión.”Elena Ferrante” me parece la mejor narradora que he leÃdo en los últimos años. Se disfruta cada página.