Si congratula per l’elezione, si dice pronto a parlare con lui e definisce “degna di attenzione” le sue idee per mettere fine alla guerra in Ucraina. A distanza di un giorno dall’elezione di Donald Trump come prossimo presidente degli Stati Uniti, Vladimir Putin “apre” una sponda, almeno a parole. “Vorrei cogliere l’occasione per congratularmi per la sua elezione”, ha detto il presidente russo aggiungendo che Trump si è dimostrato “molto coraggioso” dopo l’attentato che ha subito dove è rimasto ferito e di non avere “nulla in contrario” alla ripresa dei contatti con lui. E il prossimo presidente degli Usa ha subito teso la mano in un’intervista alla Nbc: “Penso che ci parleremo”.
Putin ha anche parlato degli scenari internazionali: lo zar ha infatti sottolineato di considerare “degna di attenzione” l’iniziativa di Trump per mettere fine al conflitto in Ucraina, stando a quanto riferisce l’agenzia Ria Novosti. Poi però ha rimarcato che “deve essere chiaro a tutti” che “mettere pressione su di noi è inutile, ma siamo sempre pronti a negoziare con la piena considerazione degli interessi legittimi” della Russia. “Abbiamo sempre fatto appello e continuiamo a fare appello a tutti i partecipanti alla comunicazione unitario per fare questo”, ha aggiunto.
Quindi si è detto pronto a un’apertura al dialogo anche con i leader occidentali che “ad un certo punto mi hanno chiamato quasi ogni settimana, ma poi all’improvviso hanno smesso”, ha proseguito Putin, secondo cui “se qualcuno di loro vorrà riprendere i contatti, l’ho sempre detto e lo voglio ripetere: non abbiamo nulla in contrario”. Poi si è scagliato contro la Nato, descritta come l’unico “blocco” rimasto “oggi nel mondo” e accusandola di “anacronismo” e di avere “rigidi dogmi ideologici e cliché”. L’Alleanza Atlantica, ha detto ancora, “senza fermare la sua espansione verso l’Est dell’Europa, sta ora provando a estendere i propri approcci ad altre aree del mondo, violando i propri documenti statutari”. Durante la sua campagna elettorale, Trump ha ripetuto più volte che con lui la guerra non sarebbe mai esplosa e che, se eletto, avrebbe messo fine al conflitto “in un solo giorno“.
In realtà nemmeno lui può permettersi di gettare la credibilità internazionale degli States con una fuga senza intese, ma già nel suo primo mandato Trump ha dimostrato di volere un’America più concentrata su se stessa, disimpegnata dai fronti caldi del mondo, più concentrata sulla competizione commerciale con Pechino e sull’area Indo-Pacifica che sullo scontro con la Russia o in Medio Oriente.
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di F. Q.
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2024-11-07 19:23:00 ,