AGI – Una impressionante colonna di mezzi militari russi è in marcia da Nord Ovest sulla capitale Kiev, un missile distrugge il palazzo del governo nella seconda città ucraina Kharkiv, aspri combattimenti e spari anche sui civili sono in corso in molte altre città: l’invasione avanza in Ucraina, nel sesto giorno dall’attacco deciso da Vladimir Putin per contrastare il pericolo di un ingresso nella Nato del paese alla frontiera Ovest della Federazione.
Nonostante le dichiarazioni di principio, anche i civili ucraini sono sotto tiro e, secondo l’ufficio dell’Onu per i diritti umani, i morti sono “almeno 136” di cui 13 bambini.
I feriti, secondo questa stima, sono invece almeno 400. L’organizzazione avverte pero’ che purtroppo si tratta sicuramente di una stima per difetto, oltre che in continuo drammatico peggioramento.
Ieri Zelensky ha firmato la “storica” richiesta di “adesione all’Unione europea”. La Germania ha frenato, sottolineando che “non è qualcosa che si possa fare in alcuni mesi”.
Nella videoconferenza degli alleati occidentali, tenuta dal presidente americano, Joe Biden, e a cui ha partecipato anche il presidente del Consiglio, Mario Draghi, gli alleati hanno “deciso di adottare ulteriori misure per garantire la sicurezza e la difesa di tutti gli alleati e continueranno ad adeguarsi a una “nuova normalita’” nella sicurezza europea”. Lo ha reso noto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, dando conto della telefonata.
Gli alleati hanno riaffermato “la loro forte unità e impegno a continuare a lavorare insieme per affrontare la più grave minaccia alla sicurezza euro-atlantica degli ultimi decenni”. Hanno messo in evidenza “il pacchetto senza precedenti di misure restrittive adottato a seguito del comportamento aggressivo della Russia”, hanno ribadito “l’invito alla Russia a fermare immediatamente la guerra, ritirare tutte le sue forze dall’Ucraina e tornare sulla via del dialogo” e hanno convenuto di continuare “il loro stretto coordinamento sui passi successivi, tra loro e con l’Ucraina”.
Alla riunione hanno preso parte anche il primo ministro britannico Boris Johnson; il premier canadese Justin Trudeau; il presidente francese Emmanuel Macron; il cancelliere tedesco Olaf Scholz; il presidente polacco Andrzej Duda; il presidente rumeno Klaus Iohannis; i presidenti di Consiglio europeo e Commissione europea, Charles Michel e Ursula von der Leyen, e il primo ministro giapponese Fumio Kishida.
Stoltenberg ha ricordato che “la Nato ha già rafforzato le difese alleate, anche attraverso il dispiegamento di elementi della Forza di risposta della Nato nella parte orientale dell’Alleanza” e che “gli alleati hanno anche deciso di adottare ulteriori misure per garantire la sicurezza e la difesa di tutti gli alleati e continueranno ad adattarsi a una ‘nuova normalita” nella sicurezza europea”.
00:35
Boeing sospende i servizi di manutenzione degli aerei russi
Boeing, l’azienda aerospaziale americana, ha annunciato di aver sospeso il supporto tecnico e di manutenzione per le compagnie aeree russe. “Abbiamo sospeso le principali operazioni a Mosca e chiuso temporaneamente il nostro ufficio a Kiev. Abbiamo anche sospeso le parti, la manutenzione e i servizi di supporto tecnico per le compagnie aeree russe”
00:34
Prezzo del grano al top dopo 14 anni
Sono saliti al top da 14 anni i futures sul grano al Chicago Board of Trade: a causa del conflitto ucraino gli investitori temono interruzioni prolungate delle forniture globali. Anche il mais è schizzato ai massimi dal momento che il mercato è alle prese con le spedizioni bloccate dall’Ucraina e i rischi che un conflitto duraturo possa ostacolare le piantagioni primaverili.
Proprio per il timore che le spedizioni restino bloccate a lungo, gli acquirenti di mais per l’alimentazione animale si sono affrettati a prenotare le forniture dell’Unione europea. Stesso discorso per la soia e i semi di soia: i future stanno toccando nuovi record.
In particolare, i future sul contratto CBOT del grano è salito a 9,84 dollari a bushel, al top dall’aprile 2008. Il mais invece passa di mano a 7.25-3/4 dollari, il prezzo più alto dal 12 maggio.
Anche i semi di soia è volata al livello piu’ alto dal settembre 2012 mentre la soia viene scambiata a 76,21 centesimi per libbra dopo aver toccato un massimo storico di 76,48. Insieme, Russia e Ucraina rappresentano circa il 29% delle esportazioni globali di grano, il 19% delle esportazioni di mais e l’80% delle esportazioni di olio di girasole. Gli investitori temono che il conflitto possa impedire agli agricoltori in Russia e Ucraina di piantare colture come il mais nella prossima primavera.
00:13
Il voto sulla risoluzione Onu per l’invasione è previsto domani
Il voto sulla risoluzione Onu sull’invasione russa dell’Ucraina è previsto domani. La votazione finale potrebbe avvenire gia’ in tarda mattinata.
00:11
Biden, quando i dittatori non pagano un prezzo è il caos
Il presidente Joe Biden, nel discorso sullo Stato dell’Unione, in programma alle 3 ore italiane, attaccherà il presidente russo Vladimir Putin, accusandolo di aver scatenato una guerra “premeditata e non provocata”. Lo riporta la Casa Bianca, che ha diffuso altre anticipazioni del discorso che verrà fatto al Congresso.
“Quando i dittatori non pagano un prezzo per la loro aggressione – dirà Biden – provocano un caos maggiore”. Il presidente loderà la risposta degli alleati Nato. Inoltre, con l’inflazione a livelli mai toccati in quarant’anni, il capo della Casa Bianca sosterrà che il modo migliore per contrastare l’aumento dei prezzi è stimolare la produzione interna di auto e di semicondutture e ricostruire strade e ponti.
“Gli economisti – dirà Biden – lo chiamano ‘incrementare la capacita’ produttiva della nostra economia’. Io lo chiamo costruire un’America migliore”.
23:54
Biden, Putin si è sbagliato, eravamo pronti
“Putin si è sbagliato, noi eravamo pronti”. È uno dei passaggi del discorso che il presidente Usa, Joe Biden, faraà stasera al Congresso per lo Stato dell’Unione. La Casa Bianca ha pubblicato alcune anticipazioni. Putin, dirà Biden, “ha respinto gli sforzi della diplomazia. Pensava che l’Occidente e la Nato non avrebbero risposto. Pensava di poterci dividere qui in abitazione. Putin si e’ sbagliato. Noi eravamo pronti”
23:53
Colpita base a Zhytomyr, edifici civili in fiamme
Alcuni edifici residenziali a Zhytomyr, nell’Ucraina occidentale, hanno preso fuoco dopo che un attacco russo ha colpito una vicina base militare. Lo riferiscono i servizi di emergenza ucraini. Non si sa ancora se ci siano decessi o feriti
23:50
Nuove sanzioni da Londra, porti chiusi a navi russe
Il Regno Unito ha introdotto nuove sanzioni contro Mosca, incluso l’annunciato divieto alle navi russe di accedere ai porti britannici. Lo annuncia una nota di Downing Street.
“Il divieto alle navi russe di entrare nei porti del Regno Unito e le nuove sanzioni economiche contro le principali istituzioni finanziarie russe, inclusa la sua banca centrale, in stretto coordinamento con i nostri alleati, degraderanno l’economia russa e contribuiranno a far perdere Putin”, ha affermato il ministro degli Esteri britannico, Liz Truss.
23:35
Yellen, da G7 nuove pressioni finanziarie nei confronti della Russia
Il segretario al Tesoro degli Stati Uniti Janet Yellen ha dichiarato che le nazioni del G7 convocheranno una task force per concentrarsi sul congelamento e sequestro dei beni delle e’lite russe. “Siamo pronti a imporre ulteriori pressioni finanziarie, se necessario”, ha affermato Yellen al termine di una riunione del G7 dei ministri delle finanze e dei governatori delle banche centrali sulla situazione in Ucraina
23:32
Nuovi bombardamenti a Kiev, aeroporto nel mirino
Sono in corso nuovi bombardamenti su Kiev. I quartieri nel mirino, riferisce il Kyiv Independent, sono Rusanivka, Kurenivka, Boiarka e Zhuliany, ovvero la zona dell’aeroporto internazionale. Sono state colpite anche due citta’ nei pressi della capitale: Vyshneve e Bila Tserkva, dove un deposito di carburante e’ stato colpito, causando una forte esplosione.
22:42
Cnn, colpito edificio residenziale a Kharkiv
Un nuovo bombardamento russo ha colpito un edificio residenziale a Kharkiv nei pressi di un ospedale. È quanto risulta da alcuni video che la Cnn afferma di aver geolocalizzato e verificato. In uno dei filmati si vede il palazzo in fiamme. In un altro filmato si vedono almeno due corpi a terra nei pressi dell’area colpita dalle bombe.
22:40
Mosca, è tempo di rimuovere le armi nucleari dall’Europa
“È giunto il tempo di rimuovere le armi nucleari dall’Europa occidentale e orientale”. Lo ha dichiarato alla tv libanese, riporta Ria Novosti, l’ambasciatore russo presso le Nazioni Unite, Gennady Gatilov.
L’ambasciatore ha affermato di “non riscontrare da parte del regime ucraino nessun desiderio di provare a cercare una soluzione equilibrata e legittima ai problemi”. Nelle dichiarazioni riprese da Ria Novosti, Gatilov ha inoltre affermato che Mosca “sostiene la diplomazia basata sul rispetto per la posizione di tutti i Paesi e sull’uguaglianza ma per ora non ne vede”
22:38
La Turchia esclude nuovi colloqui Mosca-Kiev domani
Il portavoce della presidenza turca, Ibrahim Kalin, ha escluso la possibilità che domani riprendano i colloqui in Bielorussia tra le delegazioni di Mosca e Kiev in quanto le richieste del presidente russo, Vladimir Putin, “sono irrealistiche”.
“È molto probabile che non si incontrino”, ha dichiarato Kalin alla Cnn turca, “molto probabilmente sarà rinviato di uno o due giorni, siamo in contatto con le squadre negoziali”. Il portavoce del presidente turco Erdogan ha quindi espresso la speranza che Putin ponga fine alle ostilita’ rendendosi conto dei danni economici che la guerra sta creando alla Russia
22:26
Di Maio, il popolo russo non è con Putin
“Il popolo russo non sta con Putin. Ci sono già duemila arrestati fra i manifestanti perche’ in Russia e’ vietato manifestare”. Lo dice il ministro Luigi Di Maio a ‘Di martedi”. “Putin sta opprimendo il popolo russo che protesta per la pace”
22:22
Via libera dalla Ue al blocco di Sputnik e Russia Today
Gli Stati membri dell’Unione Europea hanno dato il via libera al divieto di trasmissione nell’Ue dei media statali russi Russia Today e Sputnik e all’esclusione di “alcune banche russe” dal sistema Swift, ingranaggio chiave nella finanza internazionale. Lo ha annunciato la presidenza francese dell’Ue.
I rappresentanti degli Stati membri a Bruxelles hanno anche approvato il divieto per gli europei di partecipare a progetti cofinanziati dal fondo sovrano russo Rdif. Queste misure entreranno in vigore mercoledì dopo la pubblicazione della decisione nella Gazzetta ufficiale dell’Ue.
22:04
Di Maio, per fermare la guerra bisogna fermare Putin
Dobbiamo fermare la guerra e per farlo dobbiamo fermare Putin”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, a ‘Di martedì’ su la7. “Putin contava sulla spaccatura dell’Europa, ma noi siamo uniti”
21:54
Guerini, Putin ha perso, oggi Europa più unita
“Putin ha perso in maniera clamorosa: voleva meno Nato, invece oggi c’è una Nato più forte e un’Europa più unita”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, nella puntata di ‘Porta a Porta’ in onda questa sera su Rai Uno, parlando del conflitto in Ucraina.
21:50
Mosca minaccia di bandire Wikipedia
Il Roskomnadzor, l’autorità russa sui media, ha minacciato di bandire Wikipedia dal Paese dopo l’apparizione di una pagina dedicata all’invasione dell’Ucraina. L’agenzia, in una nota, accusa Wikipedia di “diffondere illegalmente informazioni” sulle forze armate russe, i morti civili ucraine e le corse agli sportelli.
21:49
Da Apple stop alle vendite in Russia
Apple ha deciso di fermare le vendite dei suoi prodotti in Russia. Lo riporta la Cnn. In una nota l’azienda ha dichiarato di aver sospeso tutte le vendite di prodotti in Russia in risposta all’invasione dell’Ucraina. La società ha anche affermato che sta fermando tutte le esportazioni dei suoi prodotti in Russia e sta limitando l’uso di Apple Pay e altri servizi
21:04
Macron convoca nuovamente il Consiglio di Difesa
Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha convocato per domattina un nuovo Consiglio di difesa dedicato all’Ucraina, il terzo dall’inizio dell’invasione russa. Lo ha annunciato l’Eliseo.
Macron, alla guida del Paese che a gennaio ha assunto la presidenza di turno del Consiglio dell’Unione Europea, si sta spendendo molto sul fronte diplomatico per trovare una soluzione negoziale al conflitto. Il presidente francese ha avuto oggi conversazioni telefoniche con i capi di governo di India, Giappone, Azerbaigian, Finlandia e Lituania.
20:49
Kamala Harris ha sentito i premier di Polonia, Romania e Paesi Baltici
La vicepresidente Usa, Kamala Harris, ha avuto oggi conversazioni telefoniche separate sulla crisi in Ucraina con i primi ministri di Estonia, Kaja Kallas; Lettonia, Krisjanis Karins; Lituania, Ingrida Simonyte; Polonia, Mateusz Morawiecki; e Romania, Nicolae Ciuca. Lo riferisce una nota.
“Durante ciascuna delle chiamate, la vicepresidente ha sottolineato la forza e l’unità della nostra Alleanza e ha accolto con favore la leadership e il coordinamento di ciascuna delle sue controparti su solide misure di risposta, comprese sanzioni e altre misure economiche attraverso l’Unione europea”, prosegue la nota. Harris e i leader dell’Est Europa “hanno anche discusso della solida risposta della Nato”.
20:15
Accordo degli ambasciatori Ue su Swift, Gazprombank salva
Gli ambasciatori dell’Unione europea hanno raggiunto l’accordo sulla lista delle banche russe da escludere dal sistema Swift. Nell’elenco figurano sette banche e non è inclusa la Gazprombank, principale vettore per il pagamento del gas russo. Lo apprende l’AGI da una fonte europea.
Nella lista delle banche escluse dal sistema Swift risultano: Vtb bank (il secondo Istituto del Paese), Bank Otkritie, Novikombank, Promsvyazbank, Rossiya Bank, Sovcombank e Veb.
20:12
Camera approva risoluzione bipartisan sul conflitto in Ucraina
La Camera ha approvato la risoluzione bipartisan sulle comunicazioni del presidente del Consiglio, Mario Draghi, sugli sviluppi del conflitto tra Russia e Ucraina. L’aula ha votato per parti separate la risoluzione presentata dalle forze di maggioranza e da FdI, alcune parti sono state approvate all’unanimità mentre sull’invio di armi si sono registrati alcuni voti contrari
20:09
Borrell, ci ricorderemo di chi non sta con noi ora
“Quando un potente aggressore attacca ingiustificatamente un vicino molto più debole, nessuno può invocare la risoluzione pacifica dei conflitti. Nessuno può mettere la vittima e l’aggressore sullo stesso piano. E ricorderemo coloro che non sono al nostro fianco in questo momento solenne”. Lo ha dichiarato l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, nel suo intervento in plenaria sull’Ucraina. “Abbiamo usato la nostra capacità coercitiva, la capacità di imporsi, non necessariamente usando le armi. Quando dico che l’Europa deve essere una potenza forte, la gente pensa solo alla potenza militare. No, il potere duro viene esercitato in molti altri modi. La capacità di condizionare, la capacità coercitiva, la capacità di imporre un comportamento diversoo all’altro non si fa solo con le armi”, ha spiegato Borrell.
20:03
Borrell, ritorno tragedia guerra ci deve galvanizzare
“è davvero il ritorno della tragedia, a cui l’Europa si trova oggi di fronte. Il ritorno della tragedia, lungi dallo spaventarci, dovrebbe galvanizzarci.
In primo luogo, libera l’idea che il progetto europeo abbia perso slancio perché l’orizzonte della guerra e’ sbiadito. Sfortunatamente no. Questo ci ricorda che il male, la tragedia e la guerra non svaniscono mai”. Lo ha dichiarato l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, nel suo intervento in plenaria sull’Ucraina. “E si tratta del rapporto con la guerra, con l’uso della forza, con la violenza, su cui dibattiamo da anni, per scoprire se l’Europa puo’ contrastarlo. Per questo negli ultimi anni abbiamo parlato più di questioni di difesa che in passato e abbiamo iniziato a mettere a punto programmi militari congiunti. Ecco perché lo stesso Parlamento europeo ha votato per istituire questo Fondo europeo per la difesa e gli Stati membri hanno creato questo Fondo europeo per la pace che ora stiamo mobilitando per fornire armi all’Ucraina”, ha aggiunto Borrell.
19:42
Russia esclusa da Coppa Davis, ok a tornei Atp e Wta
La squadra di tennis russaè stata esclusa dalla Coppa Davis e dalla Billie Jean Cup, due competizioni in cui è detentrice del titolo: lo ha reso noto la federazione internazionale di tennis. Un’esclusione, che vale anche per la Bielorussia, che è stata presa “a tempo indeterminato”.
I tennisti russi e bielorussi potranno invece continuare a competere nei tornei Atp e Wta e negli eventi del Grande Slam: potranno cioé continuare “per il momento” a giocare nei tornei professionistici. I tornei Atp e Wta che si dovevano tenere a Mosca in ottobre sono però stati sospesi.
19:40
Le forze russe sono entrate a Kherson
Le forze russe sono entrate nella cità di Kherson, nell’Ucraina meridionale. Lo ha riferito Vadym Denysenko, funzionario del ministero dell’Interno ucraino, in televisione. L’esercito ucraino, ha aggiunto Denysenko, controlla ancora gli edifici dell’amministrazione cittadina. Khersonè una cità dalla grande importanza strategica in quanto si trova nei pressi dell’estuario del fiume Dnepr.
19:29
Soffiata Fsb, sventato tentativo di uccidere Zelensky
Un’unità combattente cecena inviata in Ucraina per assassinare il presidente Volodymyr Zelensky è stata “eliminata”: lo ha reso noto il ministero della Difesa a Kiev, sostenendo che l’operazione è stata resa possibile da una ‘soffiata’ di uomini dell’Fsb, i servizi segreti russi che, se fosse vero quanto racconta Kiev, avrebbero tradito Mosca.
Oleksiy Danilov, segretario del Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale, lo ha raccontato all’emittente Ukraine 2: “Siamo venuti a conoscenza oggi di un’operazione speciale che doveva essere eseguita da un’unità di uomini di Kadyrov. Abbiamo ricevuto le informazioni da uomini del Servizio di sicurezza federale russo (l’Fsb) che non vogliono prendere parte a questa sanguinosa guerra”.
L’unità sarebbe stata inviata in Ucraina da Ramzan Kadyrov, il leader ceceno stretto alleato del presidente russo, Vladimir Putin. Danilov ha riferito che il gruppo, entrato in Ucraina, si e’ diviso in due: “Li abbiamo seguiti. Un gruppo si nascondeva a Hostomel, il secondo ora e’ sotto tiro. Non cederemo il nostro presidente o la nostra nazione ad alcuno. Questa è la nostra terra”.
19:25
Unhcr, quasi 680 mila persone hanno lasciato il Paese
Sono quasi 680 mila le persone che hanno lasciato l’Ucraina dall’inizio dell’invasione russa. Lo riferisce Filippo Grandi, direttore dell’Unhcr, l’Agenzia Onu per i Rifugiati, secondo la quale il numero totale di profughi potrebbe superare i quattro milioni. Oltre la meta’ di coloro che hanno abbandonato il Paese, circa 377.400 richiedenti asilo, sono entrati in Polonia, ha spiegato Grandi, e si tratta per lo piu’ di donne e bambini.
19:12
Visa e Mastercard bloccano le banche russe dai circuiti
Le societa’ di carte di pagamento statunitensi Visa e Mastercard hanno bloccato diversi istituti finanziari russi dai loro circuiti, in ottemperanza alle sanzioni governative imposte per l’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca. Visa lunedì ha dichiarato che stava prendendo provvedimenti tempestivi per garantire il rispetto delle sanzioni, aggiungendo che donerà 2 milioni di dollari per gli aiuti umanitari. Anche Mastercard ha promesso di contribuire con 2 milioni di dollari. “Continueremo a lavorare con le autorità di regolamentazione nei giorni a venire per rispettare pienamente i nostri obblighi man mano che si evolvono”, ha affermato Mastercard.
Le sanzioni prevedono che Visa sospenda l’accesso alla sua rete per le entità elencate come Specially Designated Nationals. Gli Stati Uniti hanno aggiunto all’elenco varie società finanziarie russe, tra cui la banca centrale del paese e il secondo istituto, Vtb. Sabato, Stati Uniti, Gran Bretagna, Europa e Canada hanno annunciato nuove sanzioni alla Russia, incluso il blocco dell’accesso di alcune banche al sistema di pagamento internazionale Swift.
I russi in questi giorni si sono precipitati agli sportelli bancomat e hanno affrontato lunghe code per il timore che le carte bancarie potessero cessare di funzionare o che le banche avrebbero limitato i prelievi di contanti. La Russia definisce l’invasione dell’Ucraina come un'”operazione speciale”. Molte banche occidentali e compagnie aeree hanno interrotto i rapporti con la Russia, definendo inaccettabili le azioni del paese. Le nazioni europee e il Canada hanno chiuso il loro spazio aereo agli aerei russi.
19:00
Mosca prepara la “provocazione” per coinvolgere Minsk
Il ministero della Difesa ucraino ha ventilato la possibilià che la Russia stia preparando una provocazione per giustificare l’ingresso delle truppe bielorusse nel conflitto in Ucraina. Il ministero sostiene di avere dati di intelligence sulla presenza circa 300 carri armati bielorussi schierati vicino al confine con l’Ucraina. “Il convoglio non ha ancora attraversato il confine e attende lungo la rotta Pinsk-Ivanava-Drahichyn” (a circa 30km dal confine ucraino).
18:44
Onu, l’Italia tra i firmatari appello a rispettare Carta Nazioni Unite
“La Russia, sostenuta dalla Bielorussia, ha lanciato una non provocata guerra d’aggressione contro la sovranità, l’integrità territoriale e l’indipendenza politica di un membro delle Nazioni Unite, l’Ucraina, in violazione dei propositi e dei principi della Carta delle Nazioni Unite”. È uno dei passaggi della lettera aperta firmata dall’Italia ai membri del Gruppo Amici in Difesa della Carta Onu. Insieme con vari Paesi, tra cui Canada, Polonia, Spagna, Danimarca, Svezia, Olanda e Estonia, la rappresentanza permanente italiana al Palazzo di Vetro ha ribadito la necessità di difendere i principi della Carta Onu, condannando l'”uso vergognoso” che ne ha fatto il Cremlino, appellandosi proprio alla Carta delle Nazioni Unite per giustificare l’invasione dell’Ucraina. “La guerra illegale della Russia – prosegue il documento – pone una minaccia diretta alla regione e alla pace e sicurezza internazionale, e portera’ terribili conseguenze per la vita umana in Ucraina, in Europa e, più in generale, nel mondo per molti anni a venire”.
18:42
Zelensky dal bunker, “Non è un film, fermare la guerra”
Due giornalisti -uno della Cnn, Matthew Chance, che sta testimoniando dal terreno l’invasione russa in Ucraina, e uno della Reuters- sono riusciti a intervistare il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky nelle ore dell’assedio a Kiev.
Il presidente -che ha parlato un po’ nella sua lingua madre, un po’ in inglese – li ha accolti in mimetica, il volto stanco e provato, nel bunker da dove guida la resistenza ucraina. “È molto grave” quello che sta accadendo e “io non sono in un film”, ha detto Zelensky, l’ex attore comico diventato presidente. “Non sono un’icona, ma l’Ucraina è iconica ed è il cuore dell’Europa. Credo che l’Europa consideri l’Ucraina come qualcosa di speciale per questo mondo, ecco perche’ il mondo non puo’ perdere questo qualcosa di speciale”.
Chance fa parte dell’equipe che il canale all-news statunitense ha spedito in Ucraina a seguire gli eventi: è a Kiev, nei giorni scorsi alla periferia, adesso forse nel centro città. Ed è il giornalista che, nel giorno dell’avvio dell’offensiva, avvistò per primo i parà russi che, atterrati dall’alto, si erano calati all’aeroporto Hostomel e poi rimasero impegnati per due giorni negli scontri per catturare lo scalo.
18:39
Fonti Usa, ‘Problemi logistici, morale truppe russe basso’
L’operazione militare russa in Ucraina sta affrontando notevoli problemi logistici e il morale delle truppe appare basso. È quanto ha riferito alla Reuters un funzionario della Difesa Usa. “Una delle ragioni per cui le cose sembrano essere in una fase di stallo a Nord di Kiev è che i russi stessi si stanno riorganizzando e stanno cercando di risolvere i problemi che hanno avuto”, ha spiegato il funzionario, che ha parlato in condizioni di anonimità.
Un convoglio russo di 64 chilometri si sta dirigendo verso la capitale ucraina e, secondo la fonte, non è chiaro se si sia fermato ma non ci sono segnali che stia facendo molti progressi. “I russi sono stati sorpresi da alcuni dei problemi di morale che stanno affrontando e credo che nessuno sia felice dei problemi di logistica e approvvigionamento che hanno avuto”, ha detto ancora il funzionario, senza fornire prove.
18:36
Colpito memoriale dell’Olocausto a Kiev
Un missile russo ha colpito il memoriale dell’Olocausto a Kiev: lo ha reso noto il capo di gabinetto del presidente Zelensky, Andriy Yermak, secondo quanto riferisca la stampa ucraina. Si tratta di Babyn Yar, un sito che commemora il massacro della cittadinanza ebraica di Kiev nel 1941, da parte della Germania nazista.
18:31
Draghi: “Italia sempre prima per la solidarietà”
“Il governo farà ancora di più” per sostenere il popolo ucraino, “farà tutto quello che è possibile. La solidarietà è una caratteristica dell’Italia, siamo i primi e siamo sempre stati i primi”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante la replica alla Camera dopo le comunicazioni sugli sviluppi della crisi ucraina.
18:28
Zelensky parla con Biden, “Fermare la guerra subito”
“Dobbiamo fermare l’aggressione” russa “il prima possibile”: è l’appello del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, al presidente Usa, Joe Biden, con cui ha parlato al telefono.
Just had a conversation with @POTUS. The American leadership on anti-Russian sanctions and defense assistance to Ukraine was discussed. We must stop the aggressor as soon as possible. Thank you for your support!
— Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) March 1, 2022
18:26
Draghi: “Volontà di ricerca della pace, non siamo rassegnati”
“Non è vero che ci siamo rassegnati a non perseguire la pace, vi ringrazio molto del ruolo che alcuni mi vogliono attribuire, ma non credo che occorra cercare un ruolo: occorre cercare la pace e questo potete contare che lo farò con tutta la mia volontà, senza pausa”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante la replica alla Camera dopo le comunicazioni sugli sviluppi della crisi ucraina.
“La pace si troverà in un ambito multilaterale – ha ribadito il premier – non esiste più la pace fatta di due Stati che si mettono d’accordo, solo in quell’ambito si trova la pace. Così come la risposta all’aggressione è stata multilaterale. Ed è qui che sta la nostra forza”.
18:21
Draghi,: “Mosca non vuole la pace, diplomazia è fatta anche di forza”
“Per avere la pace bisogna volere la pace, e chi ha più di 60 km di carri armati alle porte di Kiev non vuole la pace”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante la replica alla Camera dopo le comunicazioni sugli sviluppi della crisi ucraina.
“In questo momento la diplomazia è fatta di dialogo ma anche di forza”, ha aggiunto.
18:17
Zelensky, con la bombe su Babyn Yar la storia si ripete
Con il bombardamento alla torre televisiva di Kiev “la storia si ripete” dal momento che l’area è quella del memoriale di Babyn Yar, dove decine di migliaia di ebrei, rom, comunisti, nazionalisti e dissidenti furono fucilati dai nazisti nel settembre 1941. Lo ha sottolineato su Twitter il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.
“Al mondo: che senso ha dire ‘mai più’ per 80 anni se il mondo sta in silenzio mentre una bomba cade sulla stessa area di Babyn Yar? Almeno cinque decessi. La storia si ripete”, ha scritto Zelensky su Twitter.
To the world: what is the point of saying «never again» for 80 years, if the world stays silent when a bomb drops on the same site of Babyn Yar? At least 5 killed. History repeating…
— Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) March 1, 2022
18:15
Draghi, lavorerò per la pace con tutta la mia volontà
18:05
Draghi, Ue è una forza di pace, la Russia espansionista
“Questi eventi hanno reso l’Europa più unita, ci vedevamo divisi, indifferenti e ci siamo scoperti uniti, solidali e forti. Non per disegni di espansionismo europeo, quelli li lasciamo a chi ha attaccato l’Ucraina, ma forti nella difesa di valori fondamentali oggi sotto attacco. La forza dell’Ue è una forza di pace”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante la replica alla Camera dopo le comunicazioni sugli sviluppi della crisi ucraina.
18:03
Zelensky a Biden, “Messaggio forte da ‘Stato Unione'”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha esortato il capo della Casa Bianca, Joe Biden, a dare un messaggio forte e “utile” sull’invasione russa dell’Ucraina nel suo discorso sullo Stato dell’Unione che terrà stanotte. Lo ha detto in un’intervista esclusiva a Cnn e Reuters dal bunker in cui è nascosto. “Dobbiamo fermare tutto ciò e tornare al punto in cui eravamo sei giorni fa”, ha aggiunto il presidente ucraino.
18:02
Unicef, metà dei profughi sono bambini
“La situazione dei bambini e delle famiglie coinvolte nell’escalation del conflitto in Ucraina peggiora di minuto in minuto. I combattimenti si stanno avvicinando alle popolazioni civili, più vicino alle case dei bambini e alle scuole, agli ospedali e agli orfanotrofi”. Lo afferma Catherine Russell, direttore generale dell’Unicef ricordando che 7,5 milioni di bambini sono in una condizione di “grande rischio” e che “la metà delle persone in transito sono bambini”.
“I danni alle infrastrutture hanno lasciato centinaia di migliaia di persone senza acqua potabile ed elettricità. Le armi esplosive e i residuati bellici nelle aree popolate sono pericoli reali e presenti. Almeno 13 bambini – dichiara Russell – sono stati uccisi, secondo i dati verificati dall’Ohchr, e ci aspettiamo che questo numero aumenti con l’infuriare dei combattimenti. Molti bambini sono stati feriti. E molti altri sono profondamente traumatizzati dalla violenza che li circonda. In centinaia di migliaia non vanno a scuola. E tutti i 7,5 milioni di bambini in Ucraina sono in una situazione di grande rischio”.
18:00
Metsola, una settimana fa inattesa un’Europa così unita
“Era da tanto tempo che non si sentiva un’emozione così grande in questa istituzione, che è la abitazione della democrazia”. Lo ha dichiarato la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, al termine dell’intervento del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Una settimana fa non mi sarei aspettata un’Europa così unita ma abbiamo mostrato e stiamo dimostrando al mondo che possiamo farcela”, ha aggiunto. “Ora dobbiamo passare dalle parole alle azioni e tocca al Parlamento europeo farlo. Dobbiamo essere sicuro che tutte le decisioni prese in questi giorni siano implementate”, ha assicurato Metsola.
17:49
Confindustria, rischio bolletta dell’industria a 51 miliardi nel 2022
Secondo il Centro Studi di Confindustria, i nuovi picchi di prezzo in relazione alla crisi Ucraina potrebbero far salire la bolletta dell’industria a 51 miliardi nel 2022. È quanto si legge in una nota diffusa al termine del consiglio generale della confederazione.
17:45
Nato, venerdì riunione straordinaria ministri degli Esteri
Venerdì si terrà una riunione straordinaria del Consiglio Atlantico della Nato tra i ministri degli Esteri dell’alleanza. È quanto si apprende da una nota. L’incontro in presenza sarà presieduto dal segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg.
17:42
Cinque decessi nell’attacco alla torre della Tv a Kiev
Il bombardamento della torre della televisione a Kiev ha provocato cinque decessi ed altrettanti feriti: sono i primi dati forniti dal servizio ucraino per le situazioni di emergenza. Inoltre, l’attacco ha interrotto la diffusione dei canali televisivi.
17:31
Da Parlamento europeo ok a candidatura Ue per Kiev
Il Parlamento europeo ha approvato la risoluzione di condanna dell’invasione russa nel territorio dell’Ucraina e che invita le istituzioni dell’Unione europea ad adoperarsi per concedere all’Ucraina lo status di Paese candidato all’adesione all’Ue. Il testo è passato con 637 voti a favore, 13 contrari e 26 astensioni.
17:30
Monsignor Shevchuk, preparano un attacco aereo su Santa Sofia
“Sono giunte informazioni che le truppe russe stanno preparando un attacco aereo sul santuario più importante del popolo ucraino: la Cattedrale di Santa Sofia di Kiev”. È quanto riferisce da Roma il segretariato dell’arcivescovo maggiore della chiesa greco-cattolica ucraina monsignor Sviatoslav Shevchuk.
“Sua Beatitudine Sviatoslav, Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina – si legge nella nota – invita tutti i cristiani a pregare per il santuario spirituale dei popoli slavi ed esorta l’aggressore ad astenersi da questo orribile atto di vandalismo”.
“Possa Santa Sofia – la Sapienza Divina – far rinsavire coloro che hanno deciso di commettere questo crimine”, ha dettomonsignor Shevchuk. “Chiediamo di aiutarci – scrive il segretariato – a salvare Santa Sofia”.
17:09
L’appello dell’Austria, “Russia non dimentichi umanità”
“La Russia non dimentichi l’ultima scintilla di umanità”. È l’appello lanciato dal cancelliere austriaco Karl Nehammer (OeVP) a margine dell’incontro a Vienna con l’ambasciatore ucraino in Austria, Vasyl Khymynets. “L’attacco all’Ucraina non è accettabile, non accetterò queste violazioni del diritto internazionale”, ha aggiunto Nehammer che poi ha aggiunto, “riterremo il presidente russo pienamente responsabile se i cittadini austriaci dovessero essere danneggiati”. Attualmente circa 120 cittadini austriaci si trovano ancora in Ucraina e 42 di essi nell’area di Kiev: 330 austriaci hanno già lasciato l’Ucraina.
17:07
I prezzi del gas balzano del 20,3% a 118,635 euro/Mwh al Ttf
Il prezzo del gas balza di oltre il 20% e sfonda quota 118 euro per megawattora. Al Ttf il contratto sale del 20,326% a 118,635 euro
17:05
Minsk chiede a Mosca altri sistemi anti-aereo S-200
Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha chiesto al leader russo Vladimir Putin di fornire ulteriori sistemi di difesa anti-aereo S-400 da stazionare a ovest di Minsk per proteggere il territorio del Paese.
È quanto si legge nel sito web della presidenza Bielorussa.
17:04
L’ambasciatore Italiano Zazo mette in salvo anche 20 bambini
Nel trasferimento in corso dell’ambasciata italiana da Kiev a Leopoli, l’ambasciatore Pier Francesco Zazo ha portato in salvo oltre 20 minori, tra cui 6 neonati, che erano stati accolti nella sede diplomatica. A quanto si apprende, nei giorni scorsi a Kiev – tra residenza e ambasciata – Zazo è riuscito a sfamare, garantire servizi igienici e offrire un tetto a circa 130 persone, tra cui molte donne e bambini e qualche decina di neonati.
17:02
Maduro sente Putin, “Forte sostegno alla Russia”
Su iniziativa della parte venezuelana, il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin ha avuto un colloquio telefonico con il presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela Nicolas Maduro. “Vladimir Putin ha condiviso le sue valutazioni sugli sviluppi in Ucraina, sottolineando che gli obiettivi dell’operazione militare speciale sono la protezione della cittadinanza civile del Donbass, il riconoscimento da parte di Kiev delle repubbliche del Donbass (Dpr e Lpr), nonché la sovranità russa sulla Crimea, la smilitarizzazione e la denazificazione dello Stato ucraino, garantendone lo status neutrale e non nucleare” del Paese, ha affermato il servizio stampa del Cremlino.
Secondo la nota diffusa dalla presidenza russa, “Maduro ha espresso un forte sostegno alle azioni decisive della Russia, ha condannato l’attivita’ destabilizzante degli Stati Uniti e della Nato e ha sottolineato l’importanza di contrastare la campagna di menzogne e disinformazione lanciata dai paesi occidentali”.
16:59
Rada, “problemi alle trasmissioni tv” dopo attacco alla torre
A Kiev, la Verkhovna Rada, il Parlamento ucraino, ha reso noto che dopo, che un proiettile ha colpito la torre della TV a Kiev, ci sono problemi con le trasmissioni televisive e ha informato che sono stati attivati i canali di riserva.
16:57
Petrolio: Brent supera 105 dollari, Wti sopra 103
Petrolio in rally sui mercati europei sulla scia delle notizie che indicano una recrudescenza del conflitto tra Russia e Ucraina. Il Brent sfonda i 105 dollari e guadagna il 7,66% a 105,53 dollari al barile, nuovo massimo dal 2014. Vola anche il Wti, in rialzo delll’8% a 104,19 dollari al barile.
16:52
Avviata alla Farnesina la revoca delle onorificenze ai russi
È stata avviata la procedura per la revoca delle onorificenze concesse a cittadini russi, così come annunciato nei giorni scorsi dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio. È quanto si apprende da fonti della Farnesina.
16:50
Ue lavora al coordinamento compensazioni Stati
La Commissione europea è al lavoro “per un coordinamento delle misure di sostegno che gli Stati forniranno alle imprese che saranno danneggiate dalle sanzioni contro la Russia”. Lo ha annunciato una fonte europea. “Il coordinamento servirà a non distorcere il funzionamento del mercato unico”, spiega la fonte. Il tema verrà trattato dai ministri dell’Economia dell’Ue che si riuniranno in videoconferenza domani.
16:49
Johnson, “No-fly zone non nei piani della Nato”
Una no-fly zone sora i cieli ucraini “non e’ in agenda’: lo ha sottolineato il premier britannico Boris Johnson. “Una no-fly zone non è nell’agenda della Nato in quanto potrebbe comportare l’abbattimento di aerei russi”, ha detto il premier. “È molto, molto importante capire che la Nato è un’alleanza difensiva: questo è un momento in cui errori di calcolo e incomprensioni sono fin troppo possibili”.
Johnson, che parlava da Varsavia è stato sollecitato sul tema da una giornalista ucraina, che ponendo la domanda, si è commossa: “Sono i neonati e i bambini ucraini che ora garantiscono la sicurezza per l’Occidente, perché l’Occidente ha paura. Voi venite a Varsavia, ma non a Kiev, perché avete paura”. E Johnson ha spiegato: “Quando si tratta di una no-fly zone nei cieli sopra l’Ucraina, dobbiamo accettare la realtà che implica l’abbattimento di aerei russi, di combattimenti. Questo è un passo molto, molto grande che semplicemente non è nell’agenda di nessun Paese Nato”.
16:48
L’atletica leggera mondiale esclude russi e bielorussi
World Athletics, la federazione mondiale di atletica leggera, ha deciso di escludere con effetto immediato tutti gli atleti ed il personale di supporto di Russia e Bielorussia da tutti gli eventi delle World Athletics Series a seguito dell’invasione militare russa in Ucraina. La Federazione russa di atletica leggera (RusAF) è stata sospesa dalla World Athletics nel novembre del 2015 a causa di violazioni al codice antidoping e pertanto non e’ attualmente idonea ad ospitare eventi di carattere internazionale. Tale provvedimento nei prossimi giorni potrebbe essere preso anche nei confronti della federazione bielorussa.
Il processo di atleta neutrale autorizzato (Ana) rimane in vigore ma gli atleti russi che hanno ricevuto lo status ‘Ana’ per il 2022 sono esclusi dagli eventi. Tali eventi sono i Campionati mondiali di atletica leggera ad Eugene (Usa), i Campionati mondiali indoor di Belgrado (18-20 marzo) ed i Campionati mondiali a squadre di marcia del 4 marzo a Muscat (Oman).
16:43
Attaccata la torre della Tv a Kiev
La torre della televisione di Kiev è stata attaccata. Lo ha reso noto una fonte del ministero dell’Interoo a Kiev. Nell’area ci sono una serie di altre infrastrutture. Poche ore fa, la Russia aveva avvertito i residenti della capitale ucraina di evacuare le infrastrutture militari e di intelligence.
Looks like a telecommunications building might have been struck – it is right next to Kyiv’s TV tower. pic.twitter.com/NaBGh3lTG4
— Global: MilitaryInfo (@Global_Mil_Info) March 1, 2022
16:35
Sito e canali Russia Today oscurati in Ue
Il sito e i canali social di Russia Today (RT) non risultano più accessibili in Ue. Il canale russo è stato sanzionato dall’Unione europea. Il sito Rt.com riporta un messaggio di errore mentre il canale di YouTube fornisce il seguente messaggio: “Questo canale non è disponibile nel tuo Paese”.
16:15
Corte Strasburgo, stop agli attacchi su civili da Mosca
La Russia deve “astenersi dagli attacchi militari contro i civili e gli oggetti civili, compresi gli edifici residenziali, i veicoli di emergenza e altri obiettivi civili specialmente protetti come scuole e ospedali”. Lo ha deciso con un provvedimento di urgenza la Corte europea per i diritti dell’uomo di Strasburgo, organismo di cui anche la Russia fa parte. L’Ucraina ha chiesto nelle scorse ore che ne venga esclusa.
16:13
Scholz vede Lagarde, sanzioni dure sono giuste
“Ho avuto adesso uno scambio c con Christine Lagarde. Vediamo che le nostre due sanzioni come risposta alla guerra d’aggressione di Putin sono giuste”. È quanto ha scritto il cancelliere Olaf Scholz sul suo profilo Twitter dopo aver ricevuto a Berlino con la presidente della Banca centrale europea.
16:11
Erdogan a Olanda e Austria, necessario cessate il fuoco
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha avuto un colloquio telefonico on il premier olandese Mark Rutte e con i presidente austriano Aleksander Van Der Bellen. I colloqui, rende noto la presidenza della Repubblica turca, sono serviti per fare un punto sull’attacco della Russia all’Ucraina e per ribadire la necessità di porre in essere tutti gli sforzi possibili per un cessate il fuoco. Erdogan ha ripetuto che la Turchia continuera’ a sostenere l’integrità territoriale e la sovranità dell’Ucraina. Negli stessi minuti il ministro della Difesa turco, Hulusi Akar, ha chiesto al collega russo Sergey Shoygu, di dichiarare un cessate il fuoco per permettere l’evacuazione dei cittadini turchi e di altre nazionalita’ rimasti bloccati a Kharkiv, città ucraina da giorni sotto attacco da parte dei russi.
16:08
Kiev preannuncia disinformazione di Mosca, “Non credete alla resa”
I russi si stanno preparando a sferrare, a breve, un’operazione su larga scala di disinformazione e di pressing psicologico per interrompere le comunicazioni in Ucraina e annunciare la presunta resa delle autorità di Kiev: ne è convinto il ministro della Difesa ucraino, Oleksiy Reznikov, che ha esortato i cittadini a non credere a informazioni sulla resa. “L’obiettivo è spezzare la resistenza del popolo ucraino e dell’esercito ucraino con il ricorso alle menzogne”, ha detto Reznikov secondo i media ucraini.
“In primo luogo, interromperanno le comunicazioni”. Dopodiché, secondo lui, appariranno notizie false secondo cui la leadership politico-militare ucraina avrebbe accettato di arrendersi. E saranno fatti circolare anche video falsi, per “confermare queste falsità”. “È una menzogna. Non ci sarà resa”.
16:03
Mosca, “Da sempre per dialogo, vale anche ora”
A Mosca, il ministero degli Esteri ha fatto presente che la Russia è sempre stata a favore dei colloqui e questo vale anche per i negoziati con Kiev.
16:01
Monsignor Shevchuk, colpito un centro maternità vicino a Kiev
“Abbiamo visto nuovi orrori di questa guerra”, nella notte sono stati distrutti “scuole, asili nido, cinema, musei” e stamani “un razzo ha colpito l’ospedale di maternità. Ci chiediamo: perché? Sono donne e neonati. Perché sono vittime di questa guerra?”. Lo denuncia il capo della Chiesa greco-cattolica monsignor Sviatoslav Shevchuk in un videomessaggio registrato in un bunker a Kiev, in cui descrive il “sesto giorno di una guerra sanguinaria e ingiusta”.
L’ospedale colpito, si tratterebbe del Centro di Assistenza per la Gravidanza Adonis di Buzova, un villaggio vicino Kiev. Il Ceo dell’ospedale, Vitaliy Girin, su Facebook ha reso noto che “tutte le persoine sono state evacuate” e che l’edificio e’ stato gravemente danneggiato.
15:56
Borrell, non barattiamo i diritti umani per il gas
“Non abbandoneremo la difesa dei nostri diritti umani e libertà perché siamo piu’ o meno dipendenti dalla Russia” per il gas. Lo ha dichiarato l’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, nel suo intervento in Plenaria sull’Ucraina. Borrell ha ricordato che, quando era presidente del Parlamento europeo nel 2007, ha avuto l’opportunità di dire al presidente russo, Vladimir Putin, dopo l’omicidio della giornalista Anna Politkovskaya, “che non avremmo scambiato i diritti umani con il suo gas”. “E questo è il momento di ripeterlo e agire. E dobbiamo iniziare a lavorare in fretta, come ha proposto la Commissione europea, per annullare questa dipendenza”, ha aggiunto.
15:56
Lagarde, faremo il necessario per garantire stabilità
“Buon incontro con Sholz. La Banca centrale europea sta attuando le sanzioni decise dall’Ue. Faremo quanto necessario nell’ambito del nostro mandato per garantire la stabilità finanziaria e dei prezzi. Ciò limiterà le implicazioni dell’orribile guerra russa contro l’Ucraina per l’economia europea”. Così Christine Lagarde su Twiter.
.@Bundeskanzler Scholz and I had a good meeting. The @ECB is implementing sanctions decided by the EU.
We will do what is needed within our mandate to ensure price and financial stability. This will limit the implications of Russia’s horrific war on Ukraine for Europe’s economy. pic.twitter.com/TOnk2iklvC
— Christine Lagarde (@Lagarde) March 1, 2022
15:54
Blinken, si escluda Mosca da Diritti Umani dell’Onu
Il Segretario di Stato Antony Blinken ha detto, nel suo intervento alla sessione del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, che la Russia dovrebbe esserne esclusa. “Se il presidente Putin riesce nel suo obiettivo dichiarato di rovesciare il governo democraticamente eletto dell’Ucraina – ha aggiunto – i diritti umani e le crisi umanitarie potranno solo peggiorare”.
15:51
Esplosione e sirene di allarme a Kiev
Suonano le sirene d’allarme a Kiev, dove è stata udita un’esplosione, secondo quanto riporta il sito del Kyiv Independent sottolineando che le sirene ricordano ai cittadini di dirigersi al rifugio più vicino.
Il sindaco della capitale poco fa aveva detto che “i nemici sono alle porte della citta’”
15:43
Kuleba, non andremo ai colloqui “se ultimatum”
Il governo di Kiev e’ pronto a un nuovo incontro con i russi, se necessario, ma non andrà ai negoziati se Mosca “annuncera’ ultimatum”. Lo ha puntualizzato in un briefing il ministro degli Esteri ucraino, Dmitry Kuleba.
“Stiamo analizzando quanto accaduto ieri, le posizioni dichiarate. Il presidente (Volodymyr Zelensky;ndr) e’ pienamente informato sui piu’ piccoli dettagli della conversazione. Decideremo la nostra posizione e poi, se necessario, ci prepareremo per un nuovo incontro” ha detto, senza parlare di una possibile data per un nuovo incontro. Ma ha sottolineato che l’Ucraina non andrà “ai negoziati se la Federazione Russa prevede di annunciare i suoi ultimatum”.
15:41
Johansson, l’Onu stima l’arrivo di 5 milioni di profughi
“Penso sia estremamente difficile fare pronostici” su quante persone fuggiranno dall’Ucraina per raggiungere i Paesi Ue. “L’Onu parla di prepararsi a 5 milioni di persone e penso sia” la quantità “a cui dovremmo prepararci”, ma “sono solita parlare di milioni” perché “credo sia difficile predirlo ora”. Così la commissaria europea agli Affari interni, Ylva Johansson, al punto stampa in Slovacchia, rispondendo a una domanda sulle stime di persone che, in fuga dall’Ucraina, potrebbero arrivare ai Paesi Ue.
15:41
L’appello di Depardieu, “Guerra fratricida, fermare le armi”
“Fermate le armi e negoziate”: a lanciare l’appello è il mostro sacro del cinema francese, Ge’rard Depardieu, noto per essere molto vicino al presidente Vladimir Putin. Con una telefonata all’agenzia France Presse, Depardieu, detentore della nazionalita’ francese e russa, ha sottolineato che “la Russia e l’Ucraina sono da sempre Paesi fratelli. Sono contro questa guerra fratricida”.
L’appello del celebre attore francese giunge nel sesto giorno di operazioni militari russe in Ucraina, con un’avanzata su più fronti che punta a prendere il controllo della capitale Kiev e di Kharkiv, seconda citta’ ucraina. Oltre 9 anni fa Depardieu si era avvicinato alla Russia, di cui ha ottenuto la cittadinanza nel gennaio 2013, in pieno disaccordo con la politica fiscale dell’allora presidente socialista Francois Hollande. “Trovo normale pagare, ma non a dei coglioni che pensano di fare il bene” aveva dichiarato l’attore a Le Point. Da allora vanta spesso i meriti della sua nuova patria, definisce la Russia una “grande democrazia” oltre ad elogiare il presidente Putin che ha paragonato a Papa Giovanni Paolo II.
15:38
Disney, Sony e Warner sospendono le uscite dei film in Russia
I giganti dell’intrattenimento Disney, WarnerMedia e Sony Pictures hanno sospeso l’uscita nelle sale dei loro film in Russia, compreso l’ultimo film di Batman, dopo l’invasione dell’Ucraina, emulando altre aziende che hanno scelto di disimpegnarsi, temporaneamente o meno, dal paese.
15:35
Russia, Armi a Kiev? Ue non più progetto pacifista
“La maschera è caduta. La decisione dell’Ue del 27 febbraio d’iniziare a fornire armi letali all’esercito ucraino è un’autodenuncia. Segna la fine dell’integrazione europea come progetto ‘pacifista’ per riconciliare i popoli europei dopo la Seconda guerra mondiale”. Cosi’ il ministero degli Esteri russo in una nota.
“L’Ue si e’ definitivamente schierata con il regime di Kiev, che ha scatenato una politica di genocidio contro parte della sua stessa cittadinanza”, si legge nella nota. “Nelle sue azioni antirusse Bruxelles e’ arrivata, senza nemmeno accorgersene, a usare la ‘neolingua’ orwelliana”, continua l’affondo di Mosca, “ha annunciato che ‘investiranno’ nella guerra scatenata in Ucraina nel 2014 attraverso un meccanismo chiamato Fondo Europeo per la Pace”. “La leadership dell’Ue”, conclude, “non ha esitato a includere missili e armi leggere, munizioni e persino aerei da combattimento tra i mezzi ‘difensivi'”.
15:32
Kuleba a Wang, pronti a continuare i negoziati
“Sebbene i negoziati in corso non procedano senza intoppi, l’Ucraina rimane calma e disposta a continuare i negoziati”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in riferimento ai negoziati con i russi – alla vigilia del secondo round, atteso per domani – citato dall’emittente televisiva statale cinese, Cctv, in un colloquio telefonico con il suo omologo di Pechino, Wang Yi, durante il quale Kuleba ha elogiato il “ruolo costruttivo” della Cina nella questione ucraina.
15:25
La Federazione mondiale nuoto ritira ordine Fina a Putin
La Federazione internazionale di nuoto (Fina) ha ritirato l’ordine Fina assegnato nel 2014 al presidente russo Vladimir Putin e ha deciso che nessun atleta o squadra dalla Russia e della Bielorussia potranno competere in eventi Fina sotto il nome o la bandiera del proprio Paese. Una partecipazione sarà possibile solo se in forma neutrale. “La Fina rimane profondamente preoccupata per l’impatto della guerra sulla comunità acquatica e sulla più ampia cittadinanza dell’Ucraina – ha scritto in una nota la Fina -. La Fina continuerà a monitorare attentamente la grave situazione e, se il caso, prenderà ulteriori decisioni”.
15:20
Non si ferma la corsa del gas, balza a 15,5% e sfiora 114 euro/Mwh
Non si ferma la corsa del gas. Al Ttf il contratto balza del 15,533% a 113,91 euro per megawattora. A spingere il rialzo la recrudescenza del conflitto in Ucraina e la notizia secondo cui Nord Stream 2, con sede in Svizzera controllata da Gazprom che ha costruito l’omonimo gasdotto tra Russia e Germania, starebbe valutando la procedura di insolvenza dopo aver licenziato tutto il proprio personale.
15:20
Wang a Kuleba, priorità alleviare la situazione sul campo
La “massima priorita’” e’ alleviare la situazione sul campo in Ucraina “per evitare che il conflitto si intensifichi o addirittura sfugga al controllo”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, nel corso di un colloquio telefonico con il suo omologo ucraino, Dmytro Kuleba, citato in una nota diffusa dalla Cctv. La Cina, ha ribadito Wang, “crede sempre che la sicurezza di un Paese non possa essere a scapito di altri Paesi e che la sicurezza regionale non puo’ essere raggiunta espandendo i blocchi militari”.
15:15
Johansson, oltre 400 mila rifugiati entrati in Ue
“Finora oltre 400 mila persone hanno lasciato l’Ucraina per entrare in Unione europea. La maggior parte in Polonia, Ungheria, Slovacchia e Romania”. Lo ha dichiarato la commissaria europea agli Affari interni, Ylva Johansson, in una conferenza stampa da Bratislava. “Purtroppo dobbiamo prepararci per l’arrivo di milioni di persone. Allo stesso tempo ci sono enormi necessità umanitarie in Ucraina, con un grande numero di sfollati interni”, ha aggiunto.
15:13
Oligarchi russi hanno già perso 126 miliardi di dollari
Tra il 16 e il 24 febbraio, prima che scoppiasse la guerra, le crescenti tensioni tra Russia e Ucraina hanno fatto perdere circa 126 miliardi di dollari a 116 magnati russi. A riferirlo è la rivista Forbes, sottolineando che la perdita record per gli oligarchi si è verificata giovedi’ scorso, nel primo giorno dell’offensiva russa in Ucraina: con il crollo dell’indice Moex del 33%, circa 71 miliardi di dollari si sono volatilizzati in 24 ore. Per registrare un dato della stessa entita’ bisogna tornare indietro al lunedi’ nero del 1987, 35 anni fa.
Nella lista dei perdenti dell’invasione lanciata dal presidente Vladimir Putin, il primo posto va a Leonid Mikhelson, il cui patrimonio è già diminuito del 16,5%, pari a circa 4,5 miliardi di dollari. È lui il presidente direttore generale e azionista di maggioranza di Novatek, il più grande fornitore privato di gas in Russia. Grazie al rimbalzo della borsa russa venerdi’, Mikhelson ha recuperato 2 miliardi e oggi la sua fortuna stimata è di circa 24,8 miliardi.
Durante il giovedì nero dello scoppio del conflitto armato, quattro oligarchi hanno perso più di 4 miliardi a testa. Tra questi c’e’ Vagit Alekperov, presidente del gigante petrolifero Lukoil, nonché ex vice ministro dell’Industria petrolifera, il cui patrimonio si è ridotto di 4,2 miliardi per il crollo delle azioni della compagnia del 30%. L’altro patron dei grandi gruppi energetici colpito da ingenti perdite economiche – 4,2 miliardi – è stato Alexey Mordashov, azionista di maggioranza del gigante russo della siderurgia, Severstal.
15:07
Domani videoconferenza dei ministri dell’Economia Ue
Domani i ministri dell’Economia dell’Ue si riuniranno in videoconferenza per discutere delle ripercussioni della guerra in Ucraina.
15:03
Mosca verso attacco cyber hub Kiev, “vicini scappino”
Il ministero della Difesa russo avvisa chi abita nelle zone in cui si trovano i cosiddetti “cyber hub”, ovvero i siti militari da cui vengono effettuati cyberattacchi, che sta per lanciare un attacco mirato per distruggerli, raccomandando loro di lasciare le abitazioni. “Allo scopo di sventare gli attacchi informatici contro la Russia, colpi con armi di alta precisione saranno effettuati contro le strutture tecnologiche del Servizio di Sicurezza dell’Ucraina e il 72 centro principale di operazioni psicologiche e informative a Kiev”, ha dichiarato il ministero. “Esortiamo i cittadini ucraini che sono arruolati dai nazionalisti ucraini per mettere in scena provocazioni contro la Russia, e anche i residenti di Kiev che vivono vicino ai centri di ritrasmissione, a lasciare le loro case”, si legge nel comunicato.
15:00
Stoltenberg, Nato non aumenta allerta forze nucleari
La Nato, in questo momento, “non vede motivo di aumentare il livello di allerta delle sue forze nucleari”. Lo ha dichiarato il segretario generale dell’Alleanza, Jens Stoltenberg, in un’intervista all’agenzia AP, dopo che il presidente russo Vladimir Putin ha messo in stato di allerta le sue forze di deterrenza, nel fine settimana.
“Faremo sempre quello che è necessario per proteggere e difendere i nostri alleati, ma non pensiamo che sia alcun motivo ora di cambiare i livelli di allerta delle forze nucleari della Nato”, ha dichiarato Stoltenberg dopo i colloqui con il presidente polacco, Andrzej Dudasaid, incentrati sulla sicurezza europea.
14:58
Wang Yi a Kuleba, Cina deplora lo scoppio del conflitto
“La Cina deplora lo scoppio del conflitto tra Ucraina e Russia ed è estremamente preoccupata per i danni ai civili”. Così, il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, nel suo colloquio telefonico con il suo omologo ucraino, Dmytro Kuleba, nel quale il capo della diplomazia cinese ribadisce il sostegno di Pechino per la sovranità e l’integrità territoriale di tutti i Paesi. In risposta all’attuale crisi, ha proseguito Wang, citato in una nota emessa dalla Cctv, “la Cina invita l’ucraina e la Russia a trovare una soluzione al problema attraverso i negoziati e sostiene tutti gli sforzi internazionali costruttivi che portano a una soluzione politica”.
14:51
Kiev chiede aiuto a Pechino, “Utilizzi le sue relazioni”
Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, durante un colloquio telefonico con il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, ha chiesto alla Cina di utilizzare le sue relazioni con la Federazione russa perché Mosca “fermi l’aggressione” e, secondo il ministro ucraino, il governo di Pechino si è dichiarato pronto a intervenire con la diplomazia per risolvere la situazione. Lo ha annunciato il ministero degli Esteri ucraino su Facebook.
Secondo il governo ucraino, il ministro cinese “ha confermato il fermo sostegno della Cina alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina, ha rilevato la natura strategica delle relazioni bilaterali” e ha anche “assicurato a Dmitry Kouleba della disponibilità della Cina a compiere ogni sforzo” per stabilizzare l’Ucraina “con mezzi diplomatici, anche come membro permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite”.
14:49
Dadone, il nostro è supporto a legittima difesa di un paese sotto attacco
Se stiamo spedendo armi all’esercito ucraino? “Stiamo supportando quello che secondo alcuni è un atto di legittima difesa: nel momento in cui si viene attaccati, come fatto da Putin con l’Ucraina, è difficile non supportare un paese che viene aggredito così”. Lo dice a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, Fabiana Dadone, ministra per le politiche Giovanili e deputata M5S.
14:48
Le Maire, faremo collassare l’economia russa
“Faremo una guerra economica e finanziaria totale alla Russia, la loro economia crollera’”. Lo ha affermato il ministro delle Finanze francese, Bruno Le Maire in un’intervista a France Info.
Il ministro ha spiegato che, con le sanzioni, l’Europa “punta al cuore del sistema russo”. L’obiettivo, ha aggiunto “sono gli oligarchi, Vladimir Putin ma anche tutto il sistema, e il popolo russo pagherà le conseguenze”. Secondo Le Maire le misure prese dall’Occidente stanno già dando i loro frutti: “Gli effetti – ha detto – già si vedono”. “Il rublo è crollato del 30% e le riserve valutarie si stanno fondendo come neve al sole”. “Il famoso tesoro di guerra di Putin – ha aggiunto – è gà ridotto a quasi niente”.
14:46
Zelensky sente Scholz, “Serve una no-fly zone”
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha parlato con il cancelliere tedesco, Olfa Scholz, a cui ha ribadito la richiesta d’istituire una noi-fly zone sull’Ucraina. “Ho parlato dei bombardamenti russi su zone residenziali di città ucraine durante i colloqui di pace”, ha scritto su Twitter il presidente riferendo della telefonata. “Ho sottolineato la necessità di chiudere i cieli sopra l’Ucraina”, si legge nel tweet, “il lavoro per l’adesione dell’Ucraina alla Ue deve essere accelerato”.
Had a phone conversation with Chancellor @OlafScholz. Spoke about Russia’s shelling of residential neighborhoods in Ukrainian cities during peace talks. Emphasized the need to close the sky over . The work on Ukraine’s accession to the #EU needs to be accelerated.
— Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) March 1, 2022
14:41
Kuleba, in atto “deputinizzazione del mondo”
Quella che vediamo in atto, con sanzioni e boicottaggi contro Mosca, è “la deputinizzazione del mondo”. Lo ha detto alla Cnn il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba.
14:39
Studio, attacchi a siti del governo e esercito ucraino +196% nei primi 3 giorni del conflitto
Gli attacchi verso il governo e il settore militare ucraino sono aumentati del 196%, nei primi tre giorni di combattimento. Mentre quelli alle organizzazioni russe sono aumentati del 4%. E’ il risultato di un monitoraggio di Check Point Research, la divisione Threat Intelligence di Check Point Software Technologies, tra i principali fornitori di soluzioni di cybersecurity a livello globale. Le e-mail di phishing in lingua slavo-orientale sono aumentate di 7 volte, di cui un terzo dirette a persone di nazionalita’ russa, inviate da indirizzi e-mail ucraini, spiega Cpr.
14:31
Da Adidas stop partnership con la Federazione di calcio russa
Il gigante mondiale delle attrezzature sportive Adidas ha sospeso la sua partnership con la federazione calcistica russa a causa dell’invasione dell’Ucraina.
“Adidas sospende la sua partnership con la federazione calcistica russa con effetto immediato”, ha detto un portavoce della società, che nel 2020 ha generato il 2,9% del suo fatturato nella regione Russia, Ucraina e Csi.
14:28
Farnesina, trasferimento ambasciata a Leopoli
In ragione del deterioramento della situazione di sicurezza a Kiev e della conseguente impossibilità di garantire una piena funzionalità, è in corso il trasferimento a Leopoli dell’Ambasciata d’Italia a Kiev per continuare a svolgere le proprie funzioni, così come altre ambasciate già trasferitesi, che erano presenti a Kiev. Lo rende noto la Farnesina.
14:27
Sindaco di Kiev: “Situazione difficile, non ci arrendiamo”
Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, ha ammesso che la situazione nella capitale ucraina è “difficile”, coi i russi alle porte della citta’. “Ci stiamo preparando a difendere Kiev. Sono state costruite fortificazioni agli ingressi della città e istituiti posti di blocco”, ha riferito il sindaco in un messaggio video diffuso dal suo ufficio.
“Il nemico vuole prendere il cuore del nostro Paese. Ma noi combatteremo e non ci arrenderemo! Le forze armate e i cittadini sono pronti e difenderanno la capitale”, ha aggiunto Klitschko citato dai media ucraini. Il sindaco ha anche annunciato la proroga del coprifuoco dalle 20:00 alle 7:00.
14:24
Intelligence Usa concentrata sullo ‘stato mentale di Putin’
La valutazione dello stato mentale del presidente russo Vladimir Putin è da alcuni giorni la priorità dell’intelligence statunitense: lo hanno riferito due fonti informate alla Cnn.
Quello che insospettisce chi studia da sempre i comportamenti del capo del Cremlino è che le sue modalita’ stiano diventando “erratiche e prive di razionalita’”. Ecco perché, da quando mercoledi’ ha sferrato l’invasione ucraina, l’amministrazione Usa ha chiesto alle agenzie di intelligence di raccogliere quante più informazioni possibili su come stia il presidente russo e come sia influenzato dalla compatta, durissima risposta degli alleati occidentali alle sue mosse. Uno di questi rapporti definisce il comportamento di Putin “molto inquietante e imprevedibile” proprio negli ultimi due giorni.
Il Cremlino è da sempre considerato dall’intelligence Usa un obiettivo complicato, straordinariamente difficile da penetrare allo spionaggio tradizionale. In questa ottica gli Usa valutano anche la possibilità che Putin voglia mostrarsi instabile in modo da spingere Stati Uniti e alleati a dargli quello che vuole nel timore che possa fare anche qualcosa di peggio. L’intensificarsi dell’interesse tra le agenzie di intelligence riflette anche il sospetto che il processo decisionale del capo del Cremlino sia stato molto influenzato dal suo prolungato isolamento durante la pandemia. “Tutto ciò che gli Usa hanno è nel regno delle congetture perché le decisioni e affermazioni di Putin non sembrano avere senso”, è l’amara considerazione.
14:19
La Jaguar Land Rover sospende laeconsegne di auto in Russia
La abitazione automobilistica britannica Jaguar Land Rover (Jlr) ha annunciato la sospensione delle consegne di veicoli in Russia, adducendo difficoltà commerciali mentre il Paese è sottoposto a crescenti sanzioni economiche. “Stiamo sospendendo la consegna di veicoli al mercato russo”, ha annunciato JLR, che appartiene al gruppo indiano Tata, in un comunicato inviato ad Afp, sottolineando “le sfide commerciali” poste dall’attuale contesto globale.
14:18
Mosca, chiuso il Mar di Azov all’esercito ucraino
L’accesso al Mare di Azov è completamente bloccato alle truppe ucraine a partire da oggi. Lo ha reso noto il ministero della Difesa a Mosca.
14:17
Il Senato ha approvato la risoluzione bipartisan sull’Ucraina, 244 sì
Il Senato, con 244 voti favorevoli, 13 contrari e 3 astenuti, ha approvato la risoluzione bipartisan sulle comunicazioni del presidente del Consiglio, Mario Draghi, sugli sviluppi del conflitto tra Russia e Ucraina. Respinte le altre risoluzioni presentate dai senatori del gruppo Misto.
14:16
Tavares, Stellantis applicherà tutte le sanzioni
“Condanniamo qualsiasi tipo di violenza e aggressione. Stellantis applichera’ le sanzioni, qualsiasi siano le conseguenze sul business”. Lo ha affermato l’a.d. di Stellantis, Carlos Tavares, aprendo l’incontro per la presentazione del piano strategico, riguardo alle sanzioni applicate contro la Russia per l’invasione in Ucraina.
13:58
Scholz, seguiranno altre sanzioni alla Russia
“Al pacchetto di sanzioni già decise contro la Russia ne seguiranno altre”. Lo ha detto il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, durante una conferenza stampa a Berlino. Al suo fianco il premier lussemburghese, Xavier Bettel, che si è rivolto direttamente agli ucraini: “Non siete dimenticati e non siete soli. Ci impegneremo al massimo affinché il conflitto termini al più presto e l’Ucraina possa tornare alla pace e alla stabilità”.
13:56
Scholz: il bagno di sangue deve finire, Putin si ritiri
“Il bagno di sangue in Ucraina deve avere immediatamente fine”. Lo ha detto Olaf Scholz a Berlino dopo un colloquio con il premier lussemburghese, Xavier Bettel.
Il cancelliere tedesco ha rivolto un nuovo appello a Vladimir Putin, chiedendogli di “mettere fine immediatamente agli attacchi, di ritirare le truppe e di tornare al dialogo”. A detta di Scholz, il presidente russo “sta commettendo un reato contro il popolo ucraino”.
13:55
Il Cremlino, le sanzioni non ci fanno cambiare rotta
Le sanzioni personali non cambieranno la rotta di coloro che sono stati inseriti nella ‘lista nera’ dall’Occidente: lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, nel consueto appuntamento con la stampa.
“Forse pensano che le loro sanzioni possano farci cambiare la nostra posizione. Ma è evidente che questo è impossibile. Nessuno può farci cambiare la nostra posizione. Magari possono cercare di punirci per qualcosa. Non possiamo farci nulla: andate avanti con le punizioni. Non abbiamo beni in Occidente, non abbiamo conti in Occidente. Andate avanti, non abbiamo paura”.
13:53
von der Leyen, aiutare Russia che non sta con Putin
“Alle proteste in Russia” contro la guerra il Cremlino “sta rispondendo con gli arresti di massa” e ciò prova che “c’è un’altra Russia dietro ai carri armati di Putin e noi dobbiamo tendere la mano verso questa Russia per garantirle che avrà il nostro supporto”. Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento alla plenaria straordinaria del Parlamento europeo sulla guerra in Ucraina.
13:50
Scholz, situazione drammatica siamo solo all’inizio
“L’Ucraina sta letteralmente combattendo per la sua sopravvivenza. Non dobbiamo illuderci: la situazione continuerà ad essere molto, molto drammatica”. Lo ha detto a Berlino Olaf Scholz, dopo un colloquio con il premier lussemburghese, Xavier Bettel. “Le immagini di vittime e di distruzioni, saranno solo l’inizio di quanto potrà ancora accadere”, ha aggiunto il cancelliere tedesco.
13:50
Di Maio, durante i negoziati Putin bombarda i civili inermi
“Guardate queste terribili immagini, sono di poche ore fa. Nella città ucraina di Kharkiv l’esercito russo sta bombardando senza fare distinzione tra obiettivi militari e civili, distruggendo edifici residenziali e causando la morte di donne e bambini innocenti. Violando brutalmente il diritto internazionale”. Lo scrive su Facebook il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, postando un video di un bombardamento sulla seconda città ucraina.
“Stanno morendo tanti cittadini europei, strappati alla vita da una guerra che non può farci girare dall’altro lato.
Il responsabile di tutto ciò – aggiunge il ministro – è Vladimir Putin. E mentre si tengono negoziati, il governo russo continua a bombardare civili inermi e senza colpe. Continuiamo a lavorare a una soluzione pacifica e allo stesso tempo, di fronte a tutto questo, dobbiamo raggiungere l’obiettivo di isolare la Russia con sanzioni sempre più severe. Nelle scorse ore – conclude Di Maio – ho sentito il mio omologo ucraino Dmytro Kuleba per fare il punto sullo stato dei tavoli di negoziazione con i russi e per esprimere la solidarietà dell’Italia all’eroico popolo ucraino, che continueremo a sostenere concretamente”.
13:48
von der Leyen, le sanzioni costano ma gli europei capiranno
“Alla velocità della luce, l’Ue ha adottato il più grande pacchetto di sanzioni della sua storia. Sono consapevole che questo avrà un costo anche per la nostra economia. Ma credo che gli europei capiscano che dobbiamo opporci a questa aggressione. E investire ora per la nostra libertà e indipendenza”. Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, al Parlamento europeo. “La libertà è inestimabile”, ha aggiunto.
13:44
von der Leyen, attivare protezione temporanea
“Accogliamo gli ucraini che devono fuggire dalle bombe di Putin”,”proponiamo di attivare il meccanismo di protezione temporanea per fornire a questi rifugiati uno status sicuro e l’accesso alle scuole, alle cure mediche e al lavoro”. Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento al Parlamento europeo.
13:34
Michel, sulla richiesta di adesione l’Ue sia all’ altezza del momento
“Zelensky ha avanzato la richiesta di riconoscimento da parte dell’Unione europea di status di candidato per l’Ucraina. Vuole fare parte dell’Europa. E spetta a noi europei essere all’altezza del momento. Sappiamo che la tematica è difficile perché riguarda l’allargamento e ci sono punti di vista diversi tra gli Stati”. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, nel suo intervento al Parlamento europeo. “Spetta alla Commissione europea esprimere un parere sulla quale il consiglio si assumerà la propria responsabilità. Dovrà analizzare in maniera acritica la richiesta simbolica politica forte e credo anche legittima che è stata espressa. E dovrà fornire gli orientamenti e adottare la scelta giusta. Con fede e determinazione”, ha aggiunto.
13:25
Michel, da Russia terrorismo geopolitico
Quello della Russia “è terrorismo geopolitico puro e semplice”. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, nel suo intervento al Parlamento europeo.
13:23
Londra, esclusione Russia da Consiglio sicurezza Onu? “Tutte opzioni” sono sul tavolo
Escludere la Russia dal Consiglio di Sicurezza Onu è “tra tutte le opzioni” sul tavolo. Lo ha detto un portavoce di Donwning Street dopo che ieri il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha ventilato la possibilità di togliere a Mosca il seggio permanente al Consiglio di Sicurezza. “Il premier Boris Johnson ha detto più volte che la Russia deve essere isolata da un punto di vista diplomatico e stiamo considerando tutte le opzioni”, ha detto il portavoce come riporta la stampa britannica.
13:19
Primo bilancio dei servizi d’emergenza: 10 decessi oggi a Kharkiv
I bombardamenti russi di oggi Kharkiv, seconda città dell’Ucraina, hanno causato almeno 10 persone e più di 20 feriti. Lo hanno riferito i servizi di emergenza, dopo un attacco che ha preso di mira la piazza centrale e l’edificio principale del governo. “Almeno 10 persone sono state uccise e più di 20 ferite”, si legge in una nota. Dieci persone sono state trovate vive sotto le macerie.
13:17
Il presidente della Verkhovna Rada; senza Kiev non c’è pace né Europa
“Non può esserci pace in Europa senza l’Ucraina, non può esserci Europa integrale senza Ucraina”. Lo ha dichiarato il presidente della Verkhovna Rada dell’Ucraina, Ruslan Stefanchuk, intervenendo nella plenaria straordinaria del Parlamento europeo. “L’Ucraina non deve cadere, altrimenti nessuno saprà dove si fermerà l’aggressore russo”, ha detto. “Vorrei chiedervi di ragionare strategicamente, di sostenere l’Ucraina”, ha continuato riconoscendo che l’Ue sta dando prova “di una unità senza precedenti perché la minaccia è più attuale che mai”. Secondo Stefanchuk, “in queste ore buie il sostegno migliore all’Ucraina è il riconoscimento dell’aspirazione europea” del Paese, “l’adesione all’Ue”. Già “prima” che l’aggressione iniziasse, questo tema “era qualcosa che la maggioranza del popolo ucraino sosteneva” perché “il popolo ucraino la sua scelta l’ha fatta”. Per questo, “faccio un appello a tutti i leader” dei Paesi Ue “di sostenere l’aspirazione europeista dell’Ucraina. Tutti gli ucraini sono a favore” e “Zelensky ha già firmato la lettera”, ha sottolineato.
13:16
Nord Stream 2 licenzia tutti i 140 dipendenti in Svizzera
Nord Stream 2 Ag, la società con sede in svizzera controllata da Gazprom che ha costruito l’omonimo gasdotto che collega la Russia alla Germania, ha licenziato i suoi oltre 140 dipendenti a seguito delle sanzioni Usa e della decisione della Germania di sospenderne la certificazione come operatore indipendente di trasmissione del gas.
“A seguito dei recenti sviluppi geopolitici che hanno portato all’imposizione delle sanzioni statunitensi su Nord Stream 2 Ag, la società ha dovuto porre termine ai contratti con i dipendenti. Siamo molto dispiaciuti per questo sviluppo”, si legge in una mail della società.
13:14
Appello di Michel: Russia poni fine alla guerra, torniamo al tavolo
“Il messaggio del mondo è uno: Russia poni fine alla guerra, torniamo al tavolo negoziale, parliamo”. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, nel suo intervento al Parlamento europeo.
13:13
Zelensky: provateci che siete con noi, la vita vincerà
“Senza di voi l’Ucraina sarà abbandonata. Abbiamo provato la nostra forza, che valiamo almeno quanto voi. Quindi, dimostrateci che siete con noi, provateci che non ci lascerete soli e che siete davvero europei. Solo così la vita vincerà sulla morte, la luce batterà l’oscurità. Gloria all’Ucraina”. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in videocollegamento alla plenaria straordinaria del Parlamento europeo sulla guerra in Ucraina.
13:12
Zelensky, per qualcuno oggi ultimo giorno
“Non se dire buongiorno, buon pomeriggio o buona sera. Non ci riesco perché ogni giorno per qualcuno potrebbe essere l’ultimo giorno. Parlo per i miei cittadini che difendono la libertà a caro prezzo”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo intervento in videocollegamento con il Parlamento europeo.
13:11
Zelensky: con noi l’Ue sarà molto più forte
“La nostra gente è molto motivata, stiamo combattendo per nostri diritti e libertà e ora per la nostra sopravvivenza, ma anche per essere membri alla pari dell’Europa e credo che oggi stiamo mostrando a tutti quello che siamo, l’Ue sarà molto più forte con noi”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo intervento in videocollegamento alla plenaria straordinaria del Parlamento europeo sulla guerra in Ucraina.
13:09
Zelensky: diamo vita per essere liberi, ce la faremo
“Oggi diamo la nostra vita per i valori, la libertà, il desiderio di essere liberi. Stiamo rinunciando a persone migliori, quelle più coraggiose” ma “gli ucraini sono incredibili” e “sono convinto che supereremo tutto”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo intervento in videocollegamento alla plenaria straordinaria del Parlamento europeo sulla guerra in Ucraina.
13:08
Metsola, stop vendita passaporti Ue ad amici Putin
“Non possiamo più vendere passaporti agli amici di Putin permettendo loro di aggirare la nostra sicurezza”. Lo ha dichiarato la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, nel suo intervento alla plenaria straordinaria del Parlamento europeo sulla guerra in Ucraina.
13:07
Zelensky, oggi mattinata tragica per noi
“Questa mattina è stata tragica per noi. Due missili hanno colpito la città di Kharkiv che si trova alla frontiera con la federazione russa”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, intervenendo al Parlamento europeo.
13:06
Media, Nord Stream 2 valuta procedura insolvenza
Nord Stream 2 Ag, la società con sede in Svizzera controllata da Gazprom che ha costruito l’omonimo gasdotto che collega la Russia alla Germania, sta considerando di presentare una domanda di insolvenza. Lo riferisce Reuters, citando due fonti a conoscenza della situazione. La società è finita nella lista delle sanzioni annunciate dagli Stati Uniti e la Germania ha sospeso la certificazione dell’azienda come operatore indipendente di trasmissione del gas.
13:04
Draghi, Putin pensava a Europa divisa. Si è sbagliato
“C’è più Europa. La risposta dell’Europa è stata forte, ferma, rapida e unita”. Lo dice il premier Mario Draghi. “Forse Putin ci vedeva impotenti e divisi. Si è sbagliato. Siamo stati e saremo pronti a reagire, a ribattere. Non lo facciamo per difendere un espansionismo aggressivo. Quello lo fa lui, lo facciamo per difendere i nostri valori”, afferma il premier.
13:02
Anonymous, messo offline il sito dell’agenzia russa Ria
Anonymous ha rivendicato un attacco al sito dell’agenzia di stampa ufficiale russa Ria. “Messo offline il sito Ria.ru, la più grande fonte di propaganda della Russia”, scrive il gruppo It Army of Ukraine su Twitter. Il sito dell’agenzia al momento non risulta raggiungibile.
13:01
Metsola, porti Ue chiusi agli yacht degli oligarchi di Putin
“L’Europa non può più accogliere il denaro del Cremlino e fingere che non ci siano vincoli. Gli oligarchi di Putin e coloro che lo finanziano non dovrebbero più essere in grado di usare il loro potere d’acquisto per nascondersi dietro una patina di rispettabilità – nelle nostre città, comunità o nei nostri club sportivi”. Lo ha dichiarato la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, nel suo intervento alla plenaria straordinaria del Parlamento europeo sulla guerra in Ucraina. “I loro super yacht non dovrebbero trovare porto nella nostra Europa”, ha sottolineato Metsola. “E non possiamo più vendere passaporti agli amici di Putin permettendo loro di aggirare la nostra sicurezza. Mai più”, ha evidenziato la presidente.
13:00
Metsola, prospettiva Ue per Kiev; bene candidatura
“Riconosciamo la prospettiva europea dell’Ucraina. Come afferma chiaramente la nostra risoluzione, accogliamo con favore la richiesta dell’Ucraina per lo status di candidato e lavoreremo per raggiungere tale obiettivo. Dobbiamo affrontare il futuro insieme”. Lo ha dichiarato la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, nel suo intervento alla plenaria straordinaria del Parlamento europeo sulla guerra in Ucraina. “Signor presidente” ha aggiunto rivolgendosi al presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, presente alla seduta in videocollegamento “siamo al suo fianco nella sua lotta per la sopravvivenza, in questo momento buio della nostra storia”. “Quando guarda al Parlamento europeo trova un alleato, uno spazio per rivolgersi all’Europa e al mondo, e sempre, sempre un amico”, ha aggiunto Metsola.
12:58
Ovazione al Pe per l’ambasciatore ucraino presso Ue
Gli eurodeputati hanno dedicato una lunga ovazione per l’ambasciatore ucraino presso l’Ue presente oggi in aula al Parlamento europeo.
12:57
Metsola, è il momento “Whatever it takes” per Kiev
“La nostra risposta europea è stata in evidenza negli ultimi giorni dolorosi. Questo deve essere il nostro momento “Whatever it takes”. Lo ha dichiarato la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, nel suo intervento in aula. “Gli Stati vicini hanno accolto centinaia di migliaia di ucraini in fuga, gli europei hanno ospitato gli ucraini nelle loro case; abbiamo implementato una serie di sanzioni senza precedenti, massicce. Siamo andati oltre e forniremo le armi tanto necessarie all’Ucraina”, ha aggiunto.
“Abbiamo dichiarato che gli aerei russi e i jet privati degli oligarchi non sono più i benvenuti nei nostri cieli aperti.
Ci siamo trasferiti affinché la Russia venisse disconnessa dal sistema Swift”, ha evidenziato.
“Abbiamo bandito gli strumenti di propaganda del Cremlino. I cittadini europei, le organizzazioni, le imprese e gli sport hanno preso una posizione chiara e decisa, sottolineando che non affronteranno né accoglieranno un aggressore. L’Europa è pronta ad andare ancora oltre”, ha sottolineato Metsola.
12:56
Metsola: sostegno all’indagine della Corte penale. Putin paghi
“Il messaggio dall’Europa è chiaro: ci alzeremo in piedi. Non distoglieremo lo sguardo quando coloro che combattono nelle strade per i nostri valori affronteranno la massiccia macchina da guerra di Putin. Sosterremo la giurisdizione della Corte penale internazionale e le indagini sui crimini di guerra in Ucraina. Lo riterremo responsabile proprio come riterremo Lukashenko”. Lo ha dichiarato la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, aprendo il suo intervento nella plenaria straordinaria sulla guerra in Ucraina.
12:47
Il bilancio dell’Onu: uccisi almeno 136 civili tra cui 13 bambini
Dall’inizio della guerra in Ucraina sono rimasti uccisi almeno 136 civili, tra cui 13 bambini. Lo riferisce l’Alto commissariato dell’Onu per i diritti umani, aggiungendo che altri 400 civili sono rimasti feriti. Lo riporta il Guardian.
12:39
Metsola: condanna unanime, standing ovation al Pe
“Siamo qui oggi nell’ombra oscura proiettata dalla guerra di Putin. Una guerra che non abbiamo provocato. Una guerra che non abbiamo iniziato. Una oltraggiosa invasione di uno Stato sovrano e indipendente. A nome del Parlamento europeo, condanno con la massima fermezza l’aggressione militare russa contro l’Ucraina ed esprimo la mia solidarietà a tutti coloro che soffrono e a tutte i morti”. Lo ha dichiarato la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, aprendo il suo intervento nella plenaria straordinaria sulla guerra in Ucraina. L’intervento è stato accolto da un lungo applauso degli eurodeputati.
12:32
Domani Borrell e Varhelyi in Moldavia
L’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, e il commissario per il Vicinato e l’allargamento, Oliver Várhelyi, si recheranno nella Repubblica di Moldavia il 2 e 3 marzo per sottolineare il pieno sostegno dell’Unione europea al Paese nel contesto dell’invasione russa del Ucraina. Borrell e Varhelyi incontreranno la presidente Maia Sandu, la premier Natalia Gavrilita e il vice primo ministro/ministro degli Affari esteri e dell’integrazione europea, Nicu Popescu. Visiteranno anche un centro profughi che ospita rifugiati ucraini. L’incontro con la presidente Sandu sarà seguito da una conferenza stampa congiunta.
12:30
Mosca, il boicottaggio dell’intervento di Lavrov è “ipocrita”
I diplomatici di numerosi Paesi e l’ambasciatore ucraino che hanno boicottato l’intervento virtuale del ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, alla Conferenza sul disarmo a Ginevra, sono “ipocriti”. Lo ha denunciato la portavoce della diplomazia russa Maria Zakharova, sottolineando che gli stessi diplomatici avrebbero dovuto lasciare la sala anche durante l’intervento della delegazione ucraina, “il cui regime ha ucciso civili nel Donbass”.
“Ipocriti e ipocriti il cui silenzio criminale ha provocato il conflitto”, ha aggiunto, citata da Ria Novosti.
12:28
L’Onu stima un milione di sfollati interni
L’Onu stima che sia di un milione il numero degli sfollati all’interno dell’Ucraina a causa dell’invasione russa, oltre alle centinaia di migliaia che sono fuggite dal Paese. Lo ha riferito una funzionaria dell’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati (Unhcr), Karolina Lindholm Billing.
“C’è stata molta attenzione su coloro che fuggono nei Paesi vicini, ma è importante ricordare che la maggior parte delle persone colpite si trova in Ucraina. Non abbiamo ancora una cifra precisa sul numero di sfollati. all’interno dell’Ucraina, ma stimiamo che si tratti di circa un milione di persone”, ha affermato.
12:27
Mosca, le sanzioni dell’Occidente colpiscono la gente comune
Gli Stati Uniti e Ue sono passate dal sanzionare singoli politici e società a restrizioni che ledono gli interessi dei russi comuni. Lo ha denunciato il premier russo Mikhail Mishustin.
“Gli Stati Uniti e l’Unione europea continuano a imporre sanzioni. Sono passati dalla persecuzione di politici e imprese specifiche a restrizioni più ampie che colpiscono direttamente gli interessi dei cittadini russi”, ha affermato il premier in una riunione sulla situazione economica del Paese.
12:11
Cremlino, prima o poi nell’Ue ci saranno leader disposti al dialogo
Il Cremlino si aspetta che in futuro ci saranno leader in Europa pronti a collaborare con la Russia. “Col tempo, nell’Unione europea appariranno leader con una visione ampia, con la consapevolezza della necessità di sviluppare relazioni con il nostro Paese, quindi lavoreremo anche per questa prospettiva”, ha detto Peskov ai giornalisti. Lo riporta Ria Novosti.
12:02
Zelensky, la difesa di Kiev è la priorità chiave
La difesa della capitale Kiev “è la priorità chiave per l’Ucraina”: lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky, che ha anche annunciato la nomina di Mykola Zhyrnov come capo dell’amministrazione militare della città. Inoltre, il presidente ha comunicato il ritiro degli ambasciatori ucraini da Kyrgyzistan e Georgia.
11:57
Johnson, pronti a nuove sanzioni finché serve
Il primo ministro britannico Boris Johnson a assicurato che i Paesi occidentali sono pronti a “intensificare” le sanzioni contro la Russia, in risposta all’invasione dell’Ucraina, “per tutto il tempo necessario”.
“Vladimir Putin ha sottovalutato l’unità e la determinazione dell’Occidente e del resto del mondo. Manterremo la pressione economica. E’ chiaro che ha già un effetto spettacolare. Siamo pronti a intensificare e a continuare per tutto il tempo che sarà necessario”, ha dichiarato il capo del governo del Regno Unito mentre si trova in Polonia.
11:56
Il Cremlino esclude “per ora” colloqui Putin-Zelensky
Il Cremlino ha ribadito di ritenere Volodymyr Zelensky il presidente legittimo dell’Ucraina e ha escluso “per ora” che ci saranno contatti diretti con il capo di Stato russo, Vladimir Putin. Lo ha detto il portavoce Dmitri Peskov.
11:55
Nato e Polonia, non inviamo jet perché sarebbe un’interferenza
Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, e il presidente polacco, Andrzej Duda, hanno dichiarato che i jet caccia non saranno inviati in Ucraina. “La Nato non invierà truppe né sposterà aerei nello spazio aereo ucraino”, ha detto Stoltenberg. “Non inviamo jet in Ucraina perché ciò aprirebbe un’interferenza militare”, ha speigato Duda.
11:47
Stoltenberg, truppe francesi arrivate oggi in Romania
“Nelle ultime settimane abbiamo rafforzato la nostra presenza sul fianco Est della Nato e ora stiamo dispiegando per la prima volta la Forza di reazione rapida, con le prime truppe francesi arrivate oggi in Romania”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in conferenza stampa col presidente polacco Andrzej Duda, dopo la loro visita alla base aerea di Lask.
11:43
L’Unione africana, cittadini bloccati al confine
L’Unione africana ha espresso preoccupazione per le notizie secondo ad alcuni cittadini di Paesi africani è stato impedito di lasciare l’Ucraina dilaniata dalla guerra. Alla stazione ferroviaria di Leopoli, nell’Ovest dell’Ucraina, France 24 ha incontrato diversi studenti africani che affermano di essere stati respinti al confine di Medyka con la Polonia. Le notizie sono state smentite sia da funzionari polacchi che ucraini, mentre sono già più di 660 mila i profughi che hanno lasciato l’Ucraina.
11:41
Lavrov, no strutture militari dell’Occidente nell’ex Urss
L’Occidente non deve costruire infrastrutture militari in nessun Paese dell’ex Unione Sovietica. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, come riportano le agenzie russe.
11:40
Lavrov: Kiev vuole le armi nucleari e minaccia la sicurezza globale
Le autorità di Kiev, che hanno avviato piani per acquisire proprie armi nucleari, minacciano la sicurezza internazionale. Lo ha denunciato il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, intervenendo alla Conferenza sul disarmo. “Non possiamo non rispondere a questo pericolo reale”, ha sottolineato Lavrov, avvertendo che la Russia sta adottando tutte le misure per prevenire la comparsa di armi nucleari nell’ex repubblica sovietica.
11:39
Lavrov, è ora che gli Usa riportino le armi nucleari a abitazione
“È giunto il momento di portare a abitazione le armi nucleari statunitensi e smantellare completamente le infrastrutture ad esse collegate in Europa”. Lo ha ribadito il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov.
“Per noi è inaccettabile che, contrariamente alle disposizioni fondamentali del Trattato di non proliferazione, le armi nucleari statunitensi siano ancora dislocate sul territorio di alcuni Paesi europei”, ha dichiarato Lavrov intervenendo a una conferenza sul disarmo. “È giunto il momento di portare a abitazione le armi nucleari statunitensi e smantellare completamente le infrastrutture ad esse collegate in Europa”, ha affermato il capo della diplomazia.
11:39
Stoltenberg: la Russia cessi la guerra, si ritiri e negozi
“La Russia deve cessare le ostilità, ritirare le sue truppe dall’Ucraina e impegnarsi con buona volontà nei negoziati”. Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in conferenza stampa col presidente polacco Andrzej Duda, dopo la loro visita alla base aerea di Lask.
11:37
Lavrov agli Usa, pronti ad accordi su stabilità strategica
La Russia resta “pronta a lavorare con gli Stati Uniti a nuovi accordi sulla stabilità strategica”. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, parlando in una conferenza sul disarmo.
11:16
Lavrov, il regime di Zelensky è un pericolo per i Paesi vicini
“Oggi i pericoli rappresentati dal regime di Zelensky per i Paesi vicini all’Ucraina sono significativamente aumentati”. Lo ha denunciato il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov.
11:13
Anche Monaco licenzia il direttore d’orchestra russo Gergiev
Come previsto, la città di Monaco ha licenziato il direttore d’orchestra russo Valery Gergiev a causa del suo rifiuto di prendere le distanze dal presidente russo Vladimir Putin. Come riferisce la Sueddeutsche Zeitung sul suo sito, l’annuncio è stato fatto dallo stesso sindaco della capitale bavarese, il socialdemocratico Dieter Reiter, secondo il quale il maestro Gergiev ha rifiutato di esprimersi “con nettezza e in modo incontrovertibile” contro la guerra in Ucraina.
“Mi sarei aspettato che avrebbe avuto un ripensamento e una revisione circa la sua valutazione positiva” del capo del Cremlino”, afferma Reiter in una dichiarazione, “ma non l’ha fatto”. Secondo il sindaco, una presa di distanza da parte di Gergiev – che è direttore titolare dei Muenchner Philarmoniker – “sarebbe stato un chiaro segnale per l’orchestra, per il pubblico, per l’opinione pubblica e per la città per poter continuare a collaborare. Dato che questo non è accaduto, rimane solo una separazione immediata”.
Due giorni fa era il Teatro alla Scala ad annunciare la fine della collaborazione con il direttore d’orchestra russo.
11:11
Draghi, questa crisi rafforza la necessità di riscrivere le regole Ue
“Nel lungo periodo, questa crisi ci ricorda l’importanza di avere una visione davvero strategica e di lungo periodo nella discussione sulle nuove regole di bilancio in Europa. A dicembre, insieme al presidente francese Macron, abbiamo proposto di favorire con le nuove regole gli investimenti nelle aree di maggiore importanza per il futuro dell’Europa, come la sicurezza, o la difesa dell’ambiente.
Il disegno esatto di queste regole deve essere discusso con tutti gli Stati membri”. Lo ha detto il premier Mario Draghi nelle comunicazioni al Senato sulla crisi ucraina. “Tuttavia, questa crisi rafforza la necessità di scrivere regole compatibili con le ambizioni che abbiamo per l’Europa”, aggiunge.
11:10
Draghi, rispetto sovranità democratica condizione pace
“L’invasione da parte della Russia non riguarda soltanto l’Ucraina. È un attacco alla nostra concezione dei rapporti tra Stati basata sulle regole e sui diritti
Non possiamo lasciare che in Europa si torni a un sistema dove i confini sono disegnati con la forza”. Lo afferma il premier Mario Draghi nelle comunicazioni al Senato sulla crisi ucraina.
“E dove la guerra è un modo accettabile per espandere la propria area di influenza. Il rispetto della sovranità democratica è una condizione alla base di una pace duratura”, aggiunge Draghi.
11:07
Mosca accusa Kiev: “Usano i civili come scudi umani”
Gli ucraini “stanno usando i civili come scudi umani”. Lo ha denunciato il ministro della Difesa russo, Serghei Shoigu, secondo il quale le forze di Kiev “hanno dispiegato lanciarazzi e mortai di grosso calibro nei cortili degli edifici residenziali, vicino a scuole e asili”.
Shoiugu ha poi ribadito che le forze russe, nel corso della loro operazione speciale, “stanno prendendo tutte le misure per preservare la vita e la sicurezza dei civili”. “Vorrei sottolineare che gli attacchi vengono effettuati solo su obiettivi militari ed esclusivamente con armi di alta precisione”, ha affermato il ministro della Difesa.
11:06
Mosca, andremo avanti fino a raggiungere gli obiettivi
L’esercito russo continuerà l’operazione militare speciale in Ucraina “fino al raggiungimento degli obiettivi prefissati”, il compito principale è proteggere la Russia da una “minaccia militare esterna proveniente dai Paesi occidentali”i. Lo ha affermato il ministro della Difesa russo Serghei Shoigu.
Aprendo un incontro in videoconferenza, il ministro ha ricordato che “secondo la decisione del comandante supremo delle Forze armate (il presidente Vladimir Putin), dal 24 febbraio è in corso un’operazione militare speciale al fine di proteggere la cittadinanza del Donbass, smilitarizzare e denazificare l’Ucraina”.
“La cosa principale per noi è proteggere la Federazione russa dalla minaccia militare rappresentata dai Paesi occidentali che stanno cercando di usare il popolo ucraino nella lotta contro il nostro paese”, ha detto Shoigu.
11:05
Il colosso del trasporto navale Maersk annuncia lo stop a consegne in Russia
Il colosso navale danese Maersk ha annunciato che non prenderà più nuovi ordini non essenziali da e verso la Russia, a causa delle sanzioni imposte per l’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca.
Citando l’impatto delle sanzioni, “le prenotazioni da e verso la Russia saranno temporaneamente sospese, ad eccezione di generi alimentari, forniture mediche e umanitarie”, ha affermato Maersk in una nota, aggiungendo che tenterà di onorare le prenotazioni effettuate prima delle sanzioni.
11:03
Draghi, l’Ue agevoli le misure di sostegno per imprese e famiglie
“La guerra avrà conseguenze sul prezzo dell’energia, che dovremo affrontare con nuove misure a sostegno delle imprese e delle famiglie”. Così il premier Mario Draghi nelle comunicazioni al Senato sulla crisi ucraina. “È opportuno che l’Unione Europea le agevoli, per evitare contraccolpi eccessivi sulla ripresa”, aggiunge.
11:02
Draghi, al lavoro per ridurre la dipendenza di gas da Russia
“L’Italia ha ancora 2,5 miliardi di metri cubi di gas negli stoccaggi e l’arrivo di temperature più miti dovrebbe comportare una significativa riduzione dei consumi da parte delle famiglie. La nostra previsione è che saremo in grado di assorbire eventuali picchi di domanda attraverso i volumi in stoccaggio e altra capacità di importazione. Tuttavia, in assenza di forniture dalla Russia, la situazione per i prossimi inverni rischia di essere più complicata”. Così il premier Mario Draghi nelle comunicazioni al Senato sulla crisi ucraina.
“Il governo ha allo studio una serie di misure per ridurre la dipendenza italiana dalla Russia. Voglio ringraziare il ministro Cingolani per il grande lavoro che sta svolgendo su questo tema”, dice il premier.
11:00
Kiev, la Russia bombarda i civili per scatenare il panico di massa
La Russia bombarda deliberatamente le città ucraine, comprese le aree residenziali e le infrastrutture civili, per diffondere il “panico di massa” tra la cittadinanza. Lo ha denunciato il consigliere presidenziale ucraino, Mykhailo Podolyak, citato dal Guardian.
“Il velo è caduto. La Russia sta attivamente bombardando i centri cittadini, lanciando attacchi diretti di missili e artiglieria su aree residenziali e siti amministrativi con un obiettivo chiaro: scatenare il panico di massa, uccidere i civili e danneggiare infrastrutture. L’Ucraina sta combattendo onorevolmente”, ha affermato.
10:51
Draghi, chiedo il sostegno del Parlamento per difendere il futuro
La lotta che appoggiamo oggi, i sacrifici che compiremo domani sono una difesa dei nostri principi e del nostro futuro. Ed è per questo che chiedo al Parlamento il suo sostegno”. Lo ha detto il premier Mario Draghi nelle comunicazioni al Senato sulla crisi ucraina.
10:40
Draghi, i piani di Mosca per un’invasione rapida sembrano fallire
“Sinora, i piani di Mosca per un’invasione rapida e una conquista di ampie fasce del territorio ucraino in pochi giorni sembrano fallire, anche grazie all’opposizione coraggiosa dell’esercito e del popolo ucraino e all’unità dimostrata dall’Unione Europea e dai suoi alleati. Le truppe russe proseguono la loro avanzata per prendere possesso delle principali città”. Il premier Mario Draghi ripercorre le tappe dell’aggressione russa in Ucraina.
“Una lunga colonna di mezzi militari è alle porte di Kiev, dove nella notte si sono registrati raid missilistici, anche a danno di quartieri residenziali, ed esplosioni. Aumentano i morti civili di questo conflitto ora che l’attacco, dopo aver preso di mira le installazioni militari, si è spostato nei centri urbani”, aggiunge nelle comunicazioni al Senato.
10:40
Draghi, non si può rispondere solo con deterrenza
“L’Italia ha risposto all’appello del Presidente Zelensky che aveva chiesto equipaggiamenti, armamenti e veicoli militari per proteggersi dall’aggressione russa.
È necessario che il Governo democraticamente eletto sia in grado di resistere all’invasione e difendere l’indipendenza del Paese.
A un popolo che si difende da un attacco militare e chiede aiuto alle nostre democrazie, non è possibile rispondere soltanto con incoraggiamenti e atti di deterrenza. Questa è la posizione italiana, dell’Unione Europea, dei nostri alleati”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante le comunicazioni in Senato sugli sviluppi della crisi ucraina.
10:36
Draghi: grave crisi rifugiati, Italia aiuterà Polonia e Romania
L’Italia è impegnata in prima linea per sostenere l’Ucraina dal punto di vista umanitario e migratorio, in stretto coordinamento con i partner europei e internazionali.
La situazione umanitaria nel Paese è sempre più grave”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante le comunicazioni in Senato sugli sviluppi della crisi ucraina.
“L’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari ha stimato in 18 milioni il numero di persone che potrebbe necessitare di aiuti umanitari nei prossimi mesi.
L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) stima che gli sfollati interni potrebbero raggiungere cifre tra i 6 e i 7,5 milioni e i rifugiati fra i 3 e i 4 milioni.
Sono stimate in circa 400.000 le persone che hanno lasciato l’Ucraina, in direzione principalmente dei Paesi vicini”, ha ricordato il premier. “L’Italia farà di tutto per aiutare i Paesi vicini” all’Ucraina “nel dramma dell’impatto che questa gigantesca migrazione sta avendo su di loro. La Polonia e la Romania possono contare sull’Italia”. Lo ha detto nell’Aula del Senato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante le comunicazioni sul conflitto tra Russia e Ucraina.
10:31
Lukashenko, non partecipiamo alle operazioni militari
L’esercito bielorusso non partecipa alle operazioni militari speciali in Ucraina e non lo farà. Lo ha assicurato il presidente bielorusso, Alexander Lukashenko. “L’esercito bielorusso non ha preso parte alle ostilità e non lo sta facendo ora. Possiamo dimostrarlo a chiunque”, ha detto Lukashenko in una riunione del Consiglio di sicurezza a Minsk.
10:30
Il sindaco di Mariupol, i civili muoiono sotto razzi e bombe
La città portuale ucraina di Mariupol è sotto continui bombardamenti russi, che uccidono i civili e causano danni alle infrastrutture. Lo ha riferito il sindaco, Vadym Boichenko, alla tv ucraina. “Da cinque giorni i quartieri residenziali vengono bombardati con artiglieria, razzi e forze aeree. Abbiamo infrastrutture civili danneggiate: scuole, case. Ci sono molti feriti. Ci sono donne e bambini uccisi”.
10:18
YouTube blocca i canali russi RT e Sputnik in Europa
YouTube ha bloccato i canali russi RT e Sputnik in Europa. “Stiamo bloccando i canali YouTube di RT e Sputnik in tutta Europa con effetto immediato. I nostri sistemi hanno bisogno di un po’ di tempo prima di essere pienamente operativi”, ha reso noto la piattaforma.
10:15
Londra: Putin sarà ritenuto responsabile per possibili crimini guerra
Vladimir Putin sarà “ritenuto responsabile” per possibili crimini di guerra commessi in Ucraina. Lo ha affermato il vice primo ministro e ministro della Giustizia britannico, Dominic Raab. “E’ chiaro sia per Putin ma anche per i comandanti a Mosca sul campo in Ucraina, che saranno ritenuti responsabili di qualsiasi violazione delle leggi di guerra”, ha detto Raabb a Sky News, dopo che il procuratore della Corte penale internazionale (Cpi), Karim Khan, ha annunciato l’apertura “al più presto” di un’indagine sulla situazione in Ucraina.
10:14
L’ambasciata a Kiev: “Gli italiani lascino città, massima cautela”
L’ambasciata italiana raccomanda ai connazionali ancora presenti a Kiev e dintorni di utilizzare i mezzi tuttora disponibili, inclusi i treni, per lasciare la capitale ucraina, negli orari in cui non c’è il coprifuoco. Si raccomanda la massima cautela.
09:27
Il governatore di Kharkiv: “I russi bombardano il centro della città”
Il centro di Kharkiv, la seconda città dell’Ucraina, è stato bombardato dall’esercito russo. Lo ha su Telegram il governatore regionale, Oleg Sinegoubov. “L’occupante russo continua a usare armi pesanti contro la cittadinanza civile”, ha scritto, postando le immagini di un’enorme esplosione nella piazza centrale della città, dove ha sede l’amministrazione locale.
09:24
Zelensky interverrà in video alla plenaria del Parlamento europeo
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, interverrà in videocollegamento alla plenaria straordinaria del Parlamento europeo sulla guerra in Ucraina che si terrà a partire da mezzogiorno.
09:04
Baerbock, l’unità europea è diventata questione di sopravvivenza
“La nostra unità è diventata oggi per l’Europa una questione di sopravvivenza”. Lo ha detto la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, prima di un colloquio con i suoi omologhi di Francia e Polonia, con i quali la Germania forma il cosiddetto “triangolo di Weimar”.
“Se si uniscono i nostri tre Paesi, come stanno facendo ora per sostenere l’Ucraina”, ha aggiunto la numero uno della diplomazia tedesca, “si unisce l’Europa”
09:02
Le Maire, provocheremo il collasso dell’economia russa
“Provocheremo il collasso dell’economia russa”. Lo ha detto il ministro francese delle Finanze Bruno Le Maire, in un’intervista a France Info Radio parlando delle sanzioni a Mosca. Sanzioni, ha aggiunto, che “porteranno sofferenza anche ai comuni cittadini russi”.
09:02
Khamenei, l’Ucraina è vittima di una crisi creata dagli Usa
L’Ucraina è “vittima di una crisi creata dagli Usa”. Lo ha detto la Guida suprema iraniana, Ayatollah Ali Khamenei, condannando la guerra in Ucraina e assicurando di sostenere gli sforzi per porre fine al conflitto, di cui però invita a “riconoscere le radici”.
Il monito arriva mentre il governo iraniano, impegnato a Vienna nei colloqui per salvare l’accordo sul programma nucleare dopo il ritiro deciso dall’ex presidente Usa Trump, ha avvertito che non aspetterà “per sempre” per chiudere l’intesa e ha esortato gli Stati Uniti a prendere una decisione. “Un accordo è possibile, se la Casa Bianca decide. L’Iran è disposto, ma non aspetteremo per sempre”, ha twittato il portavoce del ministero degli Esteri, Said Khatibzade.
08:52
Cina, ok dialogo Mosca-Kiev per soluzione politica
La Cina auspica che Russia e Ucraina mantengano il dialogo per una soluzione politica “che tenga conto delle legittime preoccupazioni di sicurezza di entrambe le parti, raggiunga la sicurezza in Europa e favorisca la stabilità a lungo termine in Europa”. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin, in risposta a una richiesta di commento sui colloqui di ieri tra Russia e Ucraina, esprimendo soddisfazione per la decisione di tenere un secondo round di negoziati in futuro. La Cina, ha aggiunto Wang, “ha sempre sostenuto a incoraggiato tutti gli sforzi diplomatici per la soluzione pacifica della crisi ucraina”.
08:49
Mastercard blocca istituti finanziari dopo sanzioni
La multinazionale americana di servizi finanziari Mastercard ha bloccato diversi istituti dalla sua rete di pagamento per conformarsi alle sanzioni internazionali imposte alla Russia dopo l’invasione dell’Ucraina.
La società con sede a New York ha dichiarato che continuerà a “lavorare con le autorità di regolamentazione nei prossimi giorni per adempiere pienamente ai nostri obblighi” in relazione alle sanzioni. “Data l’emergenza in corso, stiamo anche lavorando con i nostri partner per dirigere i finanziamenti e gli aiuti umanitari dove possono avere il maggiore impatto”, ha affermato il Ceo Michael Miebach in una nota. Mastercard destinerà 2 milioni di dollari a Ong come la Croce Rossa o Save the Children e a un fondo di assistenza ai dipendenti per gli aiuti umanitari. “L’invasione delle forze militari russe (in Ucraina) durante l’ultima settimana è stata devastante per il popolo ucraino. I nostri pensieri continuano a essere rivolti alle persone colpite”, ha sottolineato Miebach.
La società ha infine assicurato che si adopererà per garantire la sicurezza del sistema dei pagamenti globali e della propria rete: “I nostri team di Cybernetics and Intelligence e Corporate Security stanno lavorando con governi e partner di tutto il mondo per garantire la stabilità, l’integrità e la resistenza dei nostri sistemi, che funzionano normalmente.
08:48
S&P taglia rating 4 banche Russia, tra cui quella controllata da Unicredit
S&P Global Ratings ha abbassato i rating di credito a lungo e a breve termine di quattro banche russe, tra cui le controllate di Raiffeisenbank e di UniCredit. Le altre due banche sono Gazprombank JSC e Alfa-Bank JSC, oltre alla holding ABH Financial Ltd. la mossa, spiega una nota, a seguito del declassamento della Russia dello scorso 25 febbraio. L’agenzia ha inoltre posizionato i rating sotto osservazione con implicazioni negative, “poiché – si afferma – riteniamo che queste entità debbano affrontare maggiori rischi geopolitici ed economici. A nostro avviso, l’escalation delle tensioni Russia-Ucraina, le operazioni russe in Ucraina e l’ampliamento delle sanzioni contro la Russia potrebbero portare a condizioni che alla fine destabilizzano l’economia e il sistema finanziario russi”.
“Il posizionamento di CreditWatch sul nostro rating sulle società controllate – si spiega inoltre – riflette la probabilità che un potenziale calo del merito creditizio delle società madri possa avere un effetto a catena negativo su tali entità. Il downgrade delle quattro banche e di una holding collegata segue l’abbassamento dei nostri rating di credito sovrano in valuta estera sulla Russia a “BB+/B” da “BBB-/A-3” e i rating in valuta locale a “BBB-/A- 3′ da ‘BBB/A-2′”.
08:21
La Cecenia ammette le prime perdite: 2 combattenti decessi e 6 feriti
Il leader ceceno, Ramzán Kadírov, che sabato ha riferito della morte di due combattenti della repubblica russa in Ucraina. “Riguardo ali morti, ci sono purtroppo già perdite tra i nativi della Repubblica cecena. Due sono decessi, altri sei sono rimasti feriti”, ha scritto su Telegram, assicurando che “i nostri ragazzi eseguiranno qualsiasi ordine del Cremlino”.
08:11
Sono più di 377 mila i profughi arrivati in Polonia, 100 mila ieri
Sono più di 377.000 le persone scappate in Polonia dall’Ucraina dall’inizio della guerra. Lo ha riferito in un tweet la Guardia di frontiera. “Dal 24 febbraio, gli agenti delle Guardie di frontiera hanno lasciato passare oltre 377.400 persone in fuga ai valichi di frontiera con l’Ucraina”. Solo ieri 100.000 persone hanno attraversato il confine. “Oggi 24 mila in sole due ore, dalle 7 alle 9.
07:32
Petrolio: prezzi in rialzo, Brent sopra i 100 dollari
Prezzi del petrolio in rialzo sui mercati asiatici a causa del conflitto in Ucraina che alimenta i timori sull’offerta.
I futures sul Brent con consegna maggio hanno superato la soglia di 100 dollari, a 100,99, segnando un aumento del 3,12%. La scorsa settimana il Brent ha raggiunto una quotazione di 105,79, il massimo dagli ultimi sette anni.
I futures sul greggio West Texas Intermediate con consegna aprile aumentano dell’1,01% a 96,69 dollari, dopo aver raggiunto ieri un massimo di 99,10 dollari al barile.
Le preoccupazioni sulle forniture di greggio sono salite dopo che i colloqui tra Russia e Ucraina non hanno portato soluzioni. Le principali compagnie petrolifere e del gas, tra cui BP e Shell, hanno annunciato piani per uscire dalle operazioni russe e dalle joint venture.
07:29
Kiev, avviata procedura formale per ingresso in Ue
La candidatura dell’Ucraina all’adesione all’Ue è stata registrata. Lo ha annunciato il rappresentante ucraino presso l’Unione europea, Vsevolod Chentsov. “La domanda di adesione dell’Ucraina all’Ue firmata dal presidente Zelensky è stata consegnata al rappresentante permanente della Francia (attuale presidente di turno) presso l’Ue, Philippe Leglise-Costa. La domanda è registrata. Il processo è stato avviato”, ha twittato Chentsov.
07:26
Johnson atteso in Polonia ed Estonia
Il primo ministro britannico, Boris Johnson, è atteso oggi in Polonia ed Estonia per incontri istituzionali sulla crisi ucraina e una visita alle truppe britanniche. Alla vigilia del viaggio, ha esortato gli alleati a “parlare con una sola voce”. Il Regno Unito, insiame ai suoi partner, ha assicurato, continuerà ad esercitare la massima pressione su Mosca.
07:05
Mosca avverte Pechino, 600 studenti cinesi evacuati da Kiev e Odessa
La Cina, alleata della Russia, ha cominciato a portare via i suoi cittadini dall’Ucraina: circa 600 studenti cinesi, infatti, sono stati evacuati ieri da Kiev e dalla città portuale meridionale di Odessa, come ha riferito il quotidiano statale Global Times, che ha citato l’ambasciata cinese a Kiev. Gli studenti hanno viaggiato in autobus verso la vicina Moldavia sotto la scorta dell’ambasciata e con la protezione della polizia locale. Altri 1.000 cinesi, invece, andranno via oggi per raggiungere Polonia e Slovacchia. Sono circa 6.000 i cittadini cinesi che hanno fatto base in Ucraina per lavoro e studio.
07:00
Kherson (nel sud) circondata dalle truppe russe
Kherson, nell’Ucraina meridionale, è quasi completamente circondata dalle truppe russe. “La città è effettivamente circondata, ci sono molti soldati russi e attrezzature militari su tutti i lati, hanno istituito posti di blocco alle uscite”, fa sapere Kyiv Independent citando la testimonianza di una giornalista. “L’esercito russo sta allestendo posti di blocco alle entrate di Kherson”, ha detto il sindaco Igor Kolykhayev con un post su Facebook. “Kherson è stata e rimarrà ucraina”, ha aggiunto.
06:57
World Rugby, fuori Russia e Bielorussia da gare
Russia e Bielorussia sono state escluse da ogni competizione internazionale di rugby “fino a nuovo ordine”. Lo ha deciso l’organo di governo mondiale World Rugby, come sanzione “completa e immediata” a seguito dell’invasione dell’Ucraina. Sospesa senza limiti di tempo anche l’appartenenza della Russia allo stesso World Rugby, il che pregiudica definitivamente ogni possibilità di qualificazione per la Coppa del Mondo che il prossimo anno si disputerà in Francia.
06:43
Giappone congelerà beni di Putin e della Banca centrale
Il Giappone congelerà i beni dei leader russi, tra cui il dittatore del Cremlino Vladimir Putin e il ministro degli Esteri Sergey Lavrov, per la situazione in Ucraina. Lo riferisce Interfax.
L’elenco delle sanzioni, come reazione all’invasione dell’Ucraina, comprende anche il ministro della Difesa Sergei Shoigu, il capo di stato maggiore delle forze armate Valery Gerasimov, il segretario del Consiglio di sicurezza Nikolai Patrushev e il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev.
Queste sanzioni si applicano anche a 49 agenzie, istituzioni finanziarie e società russe, tra cui, tra gli altri, il Servizio di sicurezza federale della Federazione Russa (FSB), il Dipartimento di intelligence principale, la società JSC Sukhoi e la JSC Russian Aircraft Corporation MiG, la società statale Rostec, la Banca centrale russa, la VEB e la Promsvyazbank.
06:41
L’Ue fornirà 70 caccia
“L’Ucraina riceverà 70 caccia dall’Unione europea”. Lo ha reso noto l’aviazione ucraina. La Bulgaria fornirà 16 MiG-29 e 14 Su-25, la Polonia fornirà 28 unità MiG-29 e la Slovacchia – 12 MiG-29.
06:40
Cnn, colonna lunga 60 chilometri di mezzi russi verso Kiev
Un convoglio militare russo, esteso per 40 miglia (più di 60 km), è diretto a Kiev. Lo riferisce la Cnn sulla base delle nuove immagini satellitari di Maxar Technologies che mostrano come il convoglio, tra blindati, carri armati, artiglieria trainata e altri veicoli logistici, abbia raggiunto la periferia della capitale ucraina. La colonna militare si estende dalla base aerea Antonov – circa 17 miglia dal centro di Kyiv – a nord di Pribyrsk, Ucraina.
06:38
70 soldati decessi nei bombardamenti russi a Okhtyrka
“Almeno 70 soldati ucraini hanno perso la vita nei bombardamenti russi di un’unità militare a Okhtyrka”. Lo ha detto il capo dell’amministrazione statale regionale di Sumy Dmytro Zhyvytskyi, secondo Kyiv Independent.
06:38
Sirene antiaeree a Rivne e Vinnytsia
Sirene antiaeree a Rivne e poco fa anche a Vinnytsia. Lo riferisce Kyiv Independent. I residenti devono recarsi al rifugio più vicino.