La mossa del giudice Dejaiffe, E l’ex pm Claise si candida alle Europee
In Italia probabilmente ci sarebbe stata una levata di scudi, in Belgio nessuno ha avuto niente da ridire sul divieto di parlare con la stampa che un giudice ha imposto agli indagati del Qatargate, tra i quali ben tre europarlamentari, per consentire all’inchiesta di “proseguire in un clima sereno”. Divieto arrivato quando sui giornali e su internet montavano da mesi le polemiche sulla scarsa propensione della magistratura di Bruxelles a rispettare i diritti delle persone coinvolte in un’inchiesta che sta mostrando tutte le sue debolezze a partire dalla consistenza delle prove e dal rispetto dei diritti. Una decisione della Camera di Consiglio ora ha annullato il divieto per “difetto di motivazione”.
La decisone dei giudici è un altro segnale che contribuisce gettare un’ombra sull’intero fascicolo venuto alla ribalta il 9 dicembre 2022 con gli arresti che misero in ginocchio di fronte all’opinione pubblica mondiale l’immagine già traballante del Parlamento europeo. Tra le persone arrestate c’erano Eva Kaili, eurodeputata greca del Pasok ed allora vice presidente dell’assemblea, Marc Tarabella, suo collega belga del gruppo Socialisti & Democratici, ed Antonio Panzeri, l’ex europarlamentare italiano di Articolo uno considerato il fulcro di presunte tangenti provenienti da Marocco, Qatar e Mauritania (che restano per ora solo un teorema…
Author: Giuseppe Guastella
Data : 2024-02-15 19:24:42
Dominio: www.corriere.it
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