Tra poco avremo la possibilità di esprimere anche qualche desiderio per questo 2025. Attive dal 26 dicembre al 16 gennaio, infatti, sono arrivate le Quadrantidi, le prime stelle cadenti dell’anno, il cui picco di attività si ripete puntuale nei primi giorni di ogni nuovo anno, ed è previsto per il 3 gennaio. Ecco come osservarle al migliore.
Le Quadrantidi
Chiamate anche Bootidi perché sembrano irradiarsi da una regione situata all’incirca a una decina di gradi a nord della costellazione del Boote, sono uno dei maggiori sciami dell’anno. Queste meteore, ricordiamo brevemente, non derivano da una cometa ma da un asteroide, chiamato 2003 EH1, una ex-cometa ormai estinta. Quest’anno il maggior numero di Quadrantidi è previsto per il pomeriggio del 3 gennaio, quando purtroppo da noi sarà ancora giorno. “Non dovremmo osservare pertanto nulla di eclatante del picco, se non nel dominio radio, anche perché in genere la frequenza oraria degli eventi si mantiene sopra le cento meteore per circa quattro ore solamente”, spiegano gli esperti dell’Unione astrofili italiani (Uai).
Il momento migliore
Sebbene quest’anno la Luna sia assente nel cielo notturno e la sua luce non disturberà quindi le osservazioni, dal tramonto a mezzanotte il radiante viene a trovarsi molto basso, quasi mazzetta all’orizzonte, e il numero delle meteore osservabili risulterà molto ridotto. “Solamente da mezzanotte all’alba, man mano che il radiante sale sempre più in altezza e quindi aumenta la frequenza, diventa conveniente osservarle”, spiegano dall’Uai. “Dall’Italia centro settentrionale il radiante è visibile per tutta la notte, ma come detto dal tramonto a mezzanotte risulta esorbitante basso per ottenere osservazioni soddisfacenti. Per latitudini inferiori (all’incirca di Napoli) l’osservazione diventa ancor meno agevole, giacché il radiante risulta tramontare verso le 20 e quindi poco dopo zampillare nuovamente”.
Come osservarle
Per i fortunati che non avranno sopra di sé un cielo nuvoloso, basterà rivolgere lo sguardo all’insù scegliendo, come al solito, un luogo per osservare il cielo lontano dalle luci delle città. Per chi invece volesse ammirarle confortevolmente da casa, il Virtual Telescope Project ha organizzato una diretta streaming sul proprio sito a partire dalle 18 (ora italiana), più o meno l’orario del picco previsto, sperando di avvistare qualche bella meteora.
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di Marta Musso www.wired.it 2024-12-31 09:57:00 ,