AGI – La risposta del governo della Nuova Zelanda è stata la migliore nella gestione all’epidemia di coronavirus, ultimo in classifica quello del Brasile. Il governo italiano si pone nel mezzo, 59esimo e vicino a quello tedesco (55esimo), ben prima di quelli di Francia (73) e Spagna (78). A stilare la graduatoria è stato il Lowy Institute di Sydney, che ha preso in considerazione un centinaio di Paesi in tutto il mondo, analizzandoli alla luce di sei criteri tra cui il numero totale di casi e di morti per coronavirus, ma anche i tamponi eseguiti e la percentuale di positività.
Covid-19 response.
Countries’ Covid-19 response rankings, evaluated by the Lowy Institute and based on the availability of data across six indicators#AFPGraphics pic.twitter.com/izgX9wpaZ2
— AFP News Agency (@AFP)
January 28, 2021
In testa alla classifica, oltre alla Nuova Zelanda, ci sono Vietnam, Taiwan, Thailandia, Cipro, Rwanda, Islanda, Australia, Lettonia e Sri Lanka. All’altro capo della lista, i peggiori, come il Brasile, seguito da Messico, Colombia, Iran e Stati Uniti. Il think tank australiano non ha preso in considerazione la Cina perché mancano dati pubblici sui tamponi.
“Insieme, gli indicatori mostrano quanto bene o male i Paesi hanno gestito la pandemia”, ha riferito il Lowy Institute, sottolineando che “la maggior parte delle nazioni si sono superate a vicenda per prestazioni deludenti“. “In generale, i Paesi con popolazioni più contenute, società coese e istituzioni capaci hanno un vantaggio comparativo nell’affrontare una crisi globale come una pandemia”, ha riconosciuto il think tank. Finora, si sono registrati in tutto il mondo oltre 100 milioni di casi e circa 2,2 milioni di morti.