Un piano per le riaperture e per l’allentamento del green pass è allo studio del governo, a partire da ristoranti, cinema e palestre. Tutto sarà però in funzione dell’andamento della campagna vaccinale e delle dosi booster.
Il premier Mario Draghi ha definito questa nuova fase della pandemia per il nostro paese come un ritorno alla vita normale “prudente e graduale”. Nel piano del governo per allentare le restrizioni le prime misure riguardano l’obbligo di mascherina, tolto nei luoghi all’aperto a partire da ieri, venerdì 11 febbraio, e nei luoghi al chiuso a partire presumibilmente dall’1 aprile 2022. Ma l’allentamento delle restrizioni passa innanzitutto dalla campagna vaccinale che influirà sull’utilizzo del green pass, lo strumento che ha guidato le riaperture delle attività in questi mesi. Stando a quanto riportato dal Corriere della Sera infatti solo quando tutti avranno ricevuto la dose booster si potrà valutare un allentamento del green pass a partire dai luoghi all’aperto mentre il certificato verde per i lavoratori sarà una delle ultime cose ad essere allentata.
Dunque secondo il piano del governo, in caso di un buon andamento della campagna vaccinale con la somministrazione delle terze dosi e qualora lo stato di emergenza, al cui scadenza è fissata al 31 marzo, non dovesse essere prorogato, è quello di allentare il green pass a partire dai luoghi all’aperto. Dunque per mangiare ai tavolini esterni dei bar e dei ristoranti non sarà più necessario il certificato verde, mentre una via più cauta è stata scelta per i negozi per i quali la discussione è ancora aperta e si valuta l’opzione degli ingressi contingentati in caso di abolizione del certificato verde. Tra le categorie che dovranno attendere ci sono invece i circoli sportivi e le palestre, così come i cinema e i teatri al chiuso per i quali si preferisce la via della prudenza. Per quanto riguarda invece i mezzi di trasporto a lunga percorrenza così come quelli pubblici locali, la certificazione continuerà ad essere obbligatoria.
Infine ci sono i lavoratori per i quali il green pass rimarrà obbligatorio anche in virtù della data del 15 giugno, giorno in cui scade l’obbligo di vaccino per gli over 50. Prima di quella data infatti è improbabile che il governo decida di allentare il certificato verde sui luoghi di lavoro, ma anche dopo visto che il lavoro in presenza riprenderà il posto dello smart working. Ad oggi, l’andamento della campagna vaccinale procede spedito ma c’è ancora un’alta percentuale (circa l’80%) che non ha ancora completato il ciclo, però bisogna tenere conto di almeno due milioni di persone che si sono ammalate nell’ultimo mese e quindi non si esclude che già entro la metà di aprile la maggior parte della cittadinanza sarà “coperta”. E a quel punto comincerà la valutazione per la riapertura.
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di Chiara Ammendola
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2022-02-12 08:22:52 ,