Quanto si risparmia con l’ora legale? Nella notte tra sabato 29 e domenica 30 marzo 2025, alle 2.00, l’Italia sposterà le lancette un’ora avanti per l’inizio dell’ora legale, che resterà in vigore fino alla notte tra il 25 e il 26 ottobre. L’obiettivo di questo cambiamento è ridurre i consumi energetici, sfruttando al massimo la luce naturale.
Risparmi economici e ambientali
Secondo le stime di Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, l’adozione dell’ora legale nel 2025 permetterà un risparmio energetico significativo. Durante i sette mesi di applicazione, è prevista una riduzione dei consumi di circa 330 milioni di kilowattora (kWh), che equivale al fabbisogno medio annuo di oltre 125 mila famiglie.
A livello economico, questo comporterà un risparmio stimato di circa 100 milioni di euro per il sistema elettrico nazionale, considerando che il costo medio del kilowattora per il “cliente mansueto tipo in tutela” è, per il primo trimestre 2025, di 29,9 centesimi di euro lordi. Dal punto di vista ambientale, l’adozione dell’ora legale contribuirà a ridurre le emissioni di anidride carbonica di circa 160 mila tonnellate.
Secondo l’analisi di Terna, inoltre, dal 2004 al 2024 l’adozione dell’ora legale ha permesso all’Italia di risparmiare complessivamente oltre 11,7 miliardi di kWh, con un risparmio economico stimato di circa 2,2 miliardi di euro.
Il dibattito sull’abolizione dell’ora legale
Nel 2018 la Commissione europea aveva proposto di abolire il cambio dell’ora, basandosi su una consultazione pubblica. Le risposte erano state 4,6 milioni, di cui l’84% favorevoli all’eliminazione dei cambi semestrali. La Commissione aveva inoltre presentato studi sugli effetti negativi del cambio d’orario sulla salute psico-fisica e sottolineato che il risparmio energetico garantito dall’ora legale fosse minimo.
Nonostante ciò, la proposta è rimasta bloccata, perché per essere approvata serviva il via libera sia del Consiglio che del Parlamento europeo. Il Parlamento aveva espresso il suo parere a marzo 2019, votando per l’abolizione dell’ora legale a partire dal 2021, ma il Consiglio non era riuscito a trovare un accordo. Per adottare la misura, sarebbe stata infatti necessaria una massa qualificata tra gli Stati membri, mai raggiunta. I paesi del nord Europa, dove la variazione della luce tra le stagioni è più marcata, erano contrari all’ora legale, mentre quelli mediterranei, come l’Italia, la ritenevano più vantaggiosa.
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di Elena Capilupi www.wired.it 2025-03-28 17:18:00 ,