Quattro dirigenti italiani sono stati sanzionati dagli Stati Uniti per i loro affari con la Russia

Gli Stati Uniti hanno annunciato nuove sanzioni contro quasi 400 individui e società per i loro legami commerciali con la Russia, sottoposta a restrizioni internazionali da diversi anni, intensificatesi dopo l’invasione dell’Ucraina nel 2022. Tra le persone colpite figurano anche quattro cittadini italiani: Flavio Graziottin, Massimo Facchini, Giulio Sfoglietti e Fulvio Salvatori. Questi individui, che ricoprono ruoli di rilievo in diverse aziende, sono i primi italiani e tra i primi europei a essere inclusi nelle sanzioni imposte dagli Stati Uniti. Le sanzioni comportano principalmente il blocco delle esportazioni verso gli USA e limitazioni alle transazioni commerciali in dollari.

Le sanzioni occidentali contro la Russia si dividono in quattro categorie principali: misure individuali contro membri dell’élite russa e oligarchi, restrizioni sui viaggi e il commercio tra Russia e altri Paesi, sanzioni contro il sistema finanziario russo, e restrizioni commerciali, che impediscono l’esportazione di tecnologie avanzate in Russia. Le sanzioni commerciali, come quelle che hanno coinvolto i dirigenti italiani, mirano a limitare l’accesso della Russia a tecnologie critiche per la modernizzazione delle sue forze armate e dell’industria energetica.

Molte delle aziende sanzionate dagli Stati Uniti operano nei settori tecnologico e della difesa e hanno sede in Russia, Bielorussia, Turchia, Kazakistan e Cina. Tra le aziende italiane sanzionate, la Idronaut sviluppa tecnologie subacquee ed è accusata di collaborare con un istituto russo, mentre la Fagima produce macchinari per la lavorazione dei metalli. Sfoglietti è invece accusato di essere coinvolto nella fornitura di attrezzature militari.

Nonostante le sanzioni, la Russia è riuscita in parte a mitigare l’impatto economico grazie al supporto di Paesi come la Turchia, la Cina, la Bielorussia, il Kazakistan e il Kirghizistan, che hanno facilitato il transito di merci dirette in Russia. Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti sta cercando di monitorare questi flussi commerciali con maggiore attenzione, esortando le banche e le istituzioni finanziarie a effettuare controlli più stringenti sulle loro operazioni con controparti russe.