editoriale
Mezzogiorno, 19 agosto 2021 – 15:20
Emiliano e Di Maio, la politica da spiaggia sotto gli occhi dei turisti
di Michele Cozzi
Da Porto Cesareo, l’asse nascente tra M5S e sinistra allargata, lancia la sfida al Papeete beach in salsa leghista. A Salvini non port bene il mojito al ritmo di samba: da l, infatti, con la richiesta di pieni poteri, inizi la fase calante del leghismo che, comunque, si contende il primato nazionale con Fratelli d’Italia.
Nella splendida localit salentina, andato in scena l’intreccio di “amorosi sensi” tra il ministro Di Maio, il parlamentare pd Francesco Boccia e il governatore pugliese Michele Emiliano. Il tutto sotto lo sguardo di attoniti turisti, sorpresi dalla presenza di un parterre di classe dirigente meridionale che, tra un panino al polpo e un pasticciotto, non ha voluto rinunciare ad una giornata al mare come fanno tanti comuni mortali.
Nulla di proibito n di immorale, ma forse una maggiore attenzione avrebbe evitato il Papeete pugliese, che ha lambito lo stesso presidente regionale. Per altro sulla graticola per l’endorsement nei confronti del candidato sindaco di Nard, vicino alle posizioni di Casapound. Non improbabile che l’incontro, promosso da Francesco Boccia, sia servito per un chiarimento sulla “bizzarra” strategia delle alleanze di Emiliano, gi criticata dal ministro Patuanelli, dirigente di punta del nuovo corso “contiano”. Ma il pasticciotto potrebbe essere andato di traverso a “Giggino” Di Maio quando ha scoperto di essere stato abbandonato dal suo vicino di ombrellone.
Il mutismo selettivo
Perch mentre l’esponente di governo finiva nel tritacarne, il presidente pugliese ha preferito defilarsi. Della serie: passavo da quelle parti e, per cortesia istituzionale, ho salutato il ministro. Una visita all’insegna del bon ton, quindi, e nulla pi.
Emiliano non ha speso una parola a difesa di Di Maio, ha preferito trincerarsi in una sorta di “mutismo selettivo”, per citare Checco Zalone. E anzi, dal suo entourage, trapela un mal celato nervosismo per avere visto accostare il nome di Emiliano a quello di Di Maio, che si sarebbe messo nei guai da solo, scegliendo il palcoscenico “populista” di una delle pi belle localit salentine. Una presa di distanza che potrebbe avere lasciato sbigottito Luigi Di Maio. Che, forse, si sarebbe aspettato qualche parola di solidariet dal presidente pugliese.
Peccato, poich i pugliesi sono storicamente votati all’accoglienza e all’ospitalit. E i baresi, nella devozione di San Nicola, sono per definizione, “amanti dei forestieri”. Emiliano ha dimenticato questa massima della baresit, abbandonando Di Maio al suo “ferragosto di passione”. Una triste conferma sui meridionali che non riescono a fare squadra, perch, gratta-gratta restano di trib diverse. Ognuno alla ricerca del suo posto al sole.
19 agosto 2021 | 15:20
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