questa Nazione va rivoltata come un calzino- Corriere.it

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di Fabrizio Caccia

Il comizio in Umbria della leader di Fratelli d’Italia: «L’Italia oggi non è meritocratica, non conta il tuo valore ma la tessera che hai in tasca. Ci dipingono come mostri perchè non siamo ricattabili. Io a Palazzo Chigi? Mi tremano già i polsi all’idea»

ROMA – «Questa Nazione va rivoltata come un pedalino
», dice a un certo punto Giorgia Meloni in romanesco, ma poiché si trova a Perugia traduce immediatamente a beneficio della piazza: «Volevo dire come un calzino…», sorride. Quel che è sicuro è che lei è già pronta a farlo: «I politici non sono tutti uguali — scandisce dal palco di piazza IV novembre —. Fratelli d’Italia è pronta a governare questa Nazione, io sono pronta».

Il giro d’Italia prosegue: oggi a Cagliari

Mercoledì a Pescara, ieri a Perugia, oggi a Cagliari. È un giro d’Italia molto impegnativo ma la presidente di FdI non si spaventa: «Io non ho paura, ho fatto nuoto da ragazza e ho le spalle abbastanza larghe». «Io a Palazzo Chigi? Mi tremano già i polsi all’idea», confessa.

Si capisce subito però che vuole togliersi dei sassolini dalle scarpe. Gli attacchi da sinistra, i riferimenti al fascismo, perfino al Festival di Venezia la sua faccia è finita dentro a un documentario intitolato Marcia su Roma
. Così, contrattacca: «Noi siamo dipinti come mostri perché non siamo comprabili, ricattabili e non abbiamo lobby di potere alle spalle».

La critica alla Dad: «Si poteva evitare»

Il potere della sinistra è la sua ossessione: «Questa Nazione oggi non è meritocratica — dice — perché oggi qui non fai carriera per il tuo valore ma per la tessera che hai in tasca». Nel mondo dello spettacolo così come nella magistratura. Poi cita la scuola: «La scuola progressista è stata una macchina di disuguaglianza. Bisogna garantire a tutti le stesse opportunità in partenza. La Dad si poteva evitare ed è stata disastrosa».

«Noi patrioti, la sinistra all’estero parla male dell’Italia»

In serata, a Tg2Post, rincara la dose: «Noi siamo dei patrioti mentre è palese come molti articoli della stampa internazionale siano stati imbeccati da circuiti italiani. Mi vergogno di una classe politica che fa interviste all’estero dichiarando che se FdI e il centrodestra vincessero le elezioni, per l’Italia sarebbe una delle dieci piaghe d’Egitto. Ho visto una scioccante intervista di Letta alla Cnn. Ancor di più ho visto il ministro degli Esteri, Di Maio, pagato dagli italiani, dire che se vincesse il centrodestra, in Italia si scatenerebbe una guerra economica…».

La morra cinese sui clandestini

A Perugia, Meloni affronta molti temi. L’immigrazione: «La sinistra è solidale con le donne che subiscono violenza purché non sia stato un clandestino, perché nella loro morra cinese clandestino batte donna violentata». Poi il reddito di cittadinanza, che lei dice «è da abolire» perché «culturalmente sbagliato», mentre l’alleato Silvio Berlusconi vuole solo «rimodulare, non eliminare» («deve restare per i poveri, va modificata la situazione con i giovani», ha detto ieri l’ex premier). Quindi l’energia: «Ci davano degli antieuropeisti quando criticavamo l’Europa che invece di preoccuparsi di fare scelte strategiche sul gas, stava lì a fare norme su come si cucinano gli insetti…».

La scelta d’amore contro il non voto

Poi la chiusa che scalda i cuori: «Io non vi racconto balle. Non è un momento facile, ma con coraggio e buona volontà possiamo tirare fuori il Paese da questa situazione. Il declino non è un destino, ma una scelta». Eccola, la parola: scelta. «Non voltarsi dall’altra parte — conclude, rivolgendosi a chi ancora è indeciso o pensa di non andare a votare —. Assumersi la responsabilità di una scelta d’amore per questo Paese attraversato dalla rabbia».

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1 settembre 2022 (modifica il 1 settembre 2022 | 23:07)



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Fabrizio Caccia , 2022-09-01 21:07:38 ,

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