Il verdetto dell’Aula è impietoso. Almeno 70 franchi tiratori affossano la candidatura di Maria Elisabetta Alberti Casellati, proposta in mattinata dal centrodestra: la presidente del Senato si ferma a 382 preferenze, molto sotto i 452 Grandi elettori attribuibili al centrodestra, ma anche sotto l’asticella di 400, considerato informalmente il numero minimo per riproporre il suo nome.
«Una vera batosta», commenta prima di tutti il dem Emanuele Fiano, che esce dall’Aula sventolando il suo personale conteggio dei voti, prima della proclamazione ufficiale.
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di Susanna Turco
espresso.repubblica.it
2022-01-28 15:35:00 ,