Quota 100 promossa, Green Pass bocciato | Sondaggi politici

Quota 100 promossa, Green Pass bocciato | Sondaggi politici

Quota 100 promossa, Green Pass bocciato | Sondaggi politici


di Nando Pagnoncelli

Quota 100 incontra il consenso degli elettori del centrodestra, mentre sulla decisione di passare a Quota 102 prevale il disaccordo. Il reddito di cittadinanza bocciato dal 53%

La legge di Bilancio 2022 varata a fine ottobre assume un’importanza particolare in questa fase della vita del Paese: contiene obiettivi che, negli intenti del governo, dovrebbero rafforzare il tessuto economico e sociale, nonch favorire la crescita e la competitivit della nostra economia. Non a caso stata definita una manovra espansiva. Nonostante ci, solo il 30% degli italiani si dichiara molto o abbastanza informato in proposito, ed un dato che non stupisce perch solitamente su questi temi prevale un atteggiamento selettivo, che induce a prestare attenzione solo ad alcuni provvedimenti perdendo di vista l’insieme della manovra.

Opinioni nette

Nel sondaggio odierno abbiamo considerato le modifiche apportate ai due provvedimenti-bandiera del Conte I, ossia Quota 100 e Reddito di cittadinanza. Ebbene, gli italiani sembrano avere opinioni abbastanza nette sui due provvedimenti dell’esecutivo gialloverde: il 55% d un giudizio positivo su Quota 100 (i negativi sono il 26%), viceversa sul Reddito di cittadinanza prevalgono i giudizi negativi (53%) su quelli positivi (32%). Quest’ultimo ha da sempre polarizzato i giudizi, pi positivi tra gli elettori 5 Stelle e tra i potenziali beneficiari, cio le persone di condizione economica bassa, i disoccupati, i precari e i residenti nelle regioni meridionali. La relativa impopolarit del provvedimento si accentuata alla luce delle recenti inchieste che hanno messo in luce le sconcertanti vicende dei beneficiari abusivi dell’assegno.

Il disaccordo prevalente

Quota 100, invece, incontra il consenso degli elettori del centrodestra, leghisti in primis (72%), ma anche dei pentastellati (55%) e degli astensionisti (52%), i dem sono divisi (41% a favore e 39% contro), mentre gli altri elettori del centrosinistra sono nettamente contrari (61%). Valutazioni pi positive sono espresse da chi a ridosso della pensione (50-64 anni), dai ceti impiegatizi e dagli studenti, nella speranza che con Quota 100 si liberino dei posti di lavoro e si favorisca l’occupazione giovanile. Ebbene, la manovra varata dal governo prevede il superamento di Quota 100 con un passaggio nel prossimo anno a Quota 102. Si prevede una proroga con parziale estensione delle facilitazioni per i lavori gravosi, oltre al prolungamento dell’opzione donna. Nel complesso prevale il disaccordo sulle decisioni dell’esecutivo in materia di pensioni: il 44% esprime un giudizio negativo contro il 33% di favorevoli. Il consenso prevale tra gli elettori delle liste minori del centrosinistra (59%) e tra i dem (48%), mentre la contrariet molto forte tra leghisti (64%), elettori di FdI (53%) e astensionisti, sia pure meno nettamente (43%). Pi divisi i 5 Stelle (45% a favore e 41% contro) e gli elettori di FI e degli altri partiti di centrodestra (38% a 36%). I pi contrari sono gli individui tra 50 e 64 anni, i dipendenti pubblici e gli operai che vedono allungarsi il periodo lavorativo.

Sul Reddito di cittadinanza

Quanto al Reddito di cittadinanza, il governo prevede un rifinanziamento della misura con alcune modifiche, dall’inasprimento dei controlli a sanzioni specifiche per le irregolarit. In questo caso prevalgono i favorevoli (54%) sui contrari (28%), con un consenso trasversale tra i diversi elettorati, con l’eccezione dei leghisti (47% contrari e 45% favorevoli) una parte dei quali probabile si aspettasse l’eliminazione della misura. Dunque, le due modifiche fanno registrare reazioni speculari: i provvedimenti sulle pensioni determinano un peggioramento dei giudizi rispetto a Quota 100 per il 45% e un miglioramento per il 17%, allorch i cambiamenti riguardanti il Reddito di cittadinanza determinano un miglioramento delle valutazioni per il 46% e un peggioramento per il 19%. In prevalenza bocciati i primi e promossi i secondi. Le opinioni prevalenti sono in larga misura guidate dall’appartenenza politica (resta il consenso per i provvedimenti da parte degli elettori delle forze politiche che ne hanno fatto un simbolo) e dai possibili vantaggi o svantaggi personali, attuali o futuri. Il che confermerebbe che in un mondo profondamente cambiato l’atteggiamento nei confronti delle riforme rimane sostanzialmente uguale: la maggioranza degli italiani continua a reclamare le riforme, che per sono quelle che riguardano gli altri. Non un buon viatico per quelle che ci attendono, contenute nel Pnrr.

13 novembre 2021 (modifica il 13 novembre 2021 | 10:43)



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Nando Pagnoncelli , 2021-11-13 09:43:57
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