Ravenna, madre si butta dal nono piano con la figlia: la bimba è morta

Ravenna, madre si butta dal nono piano con la figlia: la bimba è morta



RAVENNA – L’hanno sentita gridare: “No, mamma. No mamma”. Poi il tonfo, tremendo. La tragedia si è consumata alla mattina presto in un palazzo a Ravenna. G. L., 41 anni, insegnante, si è buttata dal ponteggio dell’appartamento dove abitava, al nono piano, portando con lei la figlia di sei anni, che è morta. Nel volo è stato trascinato anche il loro cane, un barboncino nero, deceduto nello schianto. La donna è stata trasportata dal 118 all’ospedale Bufalini di Cesena e, in seguito, è stata posta in stato di fermo per omicidio. Una tragedia che ha scosso Ravenna. Un risveglio drammatico: è successo tutto intorno alle 7 in via Dradi, una strada a ridosso del centro.

Poco prima di buttarsi tenendo in braccio la bambina e il cane, aveva scritto un lungo post per spiegare il suo gesto. “Perché ho dovuto farlo? Padre violento e aggressivo. Nessuno me lo tiene lontano. Mi perseguita”, l’attacco dello scritto che continua in modo molto confuso e delirante (“non lo voglio vedere, non voglio frequentarlo. Non mi sembra di chiedere tanto. Niente ordinanza restrittiva, Perché non ho video delle brutte violenze domestiche”), uno sfogo pieno di incomprensibili accuse ora al vaglio degli inquirenti, ma che al momento non hanno trovato alcun riscontro.

I vicini hanno sentito le urla

I vicini raccontano delle urla della bambina che i soccorritori, giunti sul posto, non hanno potuto salvare. Il tonfo è stato avvertito anche dal palazzo di fronte. E a scoprire i corpi e dare l’allarme sono stati gli operai al lavoro nel cantiere. Sotto shock, qualche condomino è sceso per coprire con un lenzuolo il corpo della bambina.

Arrestata per omicidio

Alla squadra mobile della Questura ravennate il compito di ricostruire quanto accaduto e le cause che hanno scatenato il gesto della donna seguita da una decina d’anni dal centro di salute mentale. Quando è arrivata in ospedale era in stato di coscienza – si ipotizza che la caduta sia stata attutita da una parte dell’impalcatura – poi è stata sedata e operata. La prognosi è di 40 giorni e, vista la situazione e il provvedimento di fermo, sarà piantonata fuori dalla stanza.

Intanto le indagini vanno avanti. E’ stato sentito il marito, in casa al momento del fatto: non si è accorto di niente e pare non avesse sentore di nulla. Il pm Stefano Stargiotti ha aperto un fascicolo per omicidio pluriaggravato e uccisione di animali, dal momento che è deceduto anche il cane, trascinato nel volo. Si attende il referto dell’ospedale sulla donna, con analisi del sangue.

La donna viveva assieme al marito e la la figlia, nonostante i problemi di salute mentale non era stato necessario allontanarle la figlia perché, dicono fonti investigative, “non aveva mai avuto reazioni violente o compiuto atti di autolesionismo”. Inoltre “seguiva scrupolosamente la terapia che le era stata assegnata e faceva le visite di controllo”. Insomma nulla che facesse prevedere un epilogo del genere.

Un post sui social prima di lanciarsi

Saranno vagliati anche i contatti avuti nelle ultime ore dalla donna, che questa mattina, prima di lanciarsi, ha lasciato un messaggio sui social, dove spiega in modo confuso quelle che sarebbero le ragioni del gesto, lancia alcune invettive contro familiari e altre persone e si riferisce anche in alcuni passaggi alle cure del centro di salute mentale. Non risultano denunce da lei presentate, né particolari tensioni domestiche.

Il ricordo dell’ex ministra Josefa Idem

“Sono affranta, in un momento come questo non ci sono parole. L’ho conosciuta tanti anni fa, e in un momento in cui il marito lavorava all’estero le sono stata vicino”. Lo dice Josefa Idem, campionessa olimpica di canoa ed ex ministra.

“Ogni tanto ci sentivamo, sapevo di alcuni problemi familiari, che però non avrei mai pensato potessero portare ad una tragedia di cui non riesco proprio a capacitarmi”, continua Idem.

L’ex allieva: “Una persona estremamente sensibile”

“E’ una persona estremamente sensibile. Avevo bisogno di aiuto e di un docente che andasse al mio passo e seguisse i miei tempi e lei è stata una delle poche persone che ha avuto l’attenzione e la sensibilità di capirlo e starmi dietro”. Lo ha detto Giulia Fabbri, ex allieva di G.L. per la preparazione dell’esame di Scienza delle Costruzioni al politecnico di Milano nel 2020. “Con me ha avuto un’enorme pazienza. Probabilmente le persone molto sensibili sono più fragili in generale – conclude – Spero che non stesse vivendo un brutto periodo”.

Il sindaco: “Siamo sgomenti”

“Apprendo con sgomento e tanta tristezza della terribile tragedia che ha colpito questa mattina la nostra città” il cordoglio di Michele De Pascale, sindaco di Ravenna. “Per circostanze in via di accertamento una donna, al momento ricoverata al Bufalini, si è gettata dal nono piano con sua figlia, la quale è deceduta nell’impatto. Ai familiari della bimba e ai suoi cari vanno le più sentite condoglianze mie e di

tutta la nostra comunità”.

Il precedente in Veneto

Solo qualche giorno fa si era consumata in Veneto una tragedia simile. Un uomo, separato dalla moglie, ha gettato la propria figlia di cinque anni dal terrazzo al primo piano di un’abitazione a Cinto Caomaggiore, poi si è buttato a sua volta cercando di suicidarsi.



LEGGI TUTTO

[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2024-01-08 19:33:12 ,bologna.repubblica.it

Previous Elon Musk risponde all’articolo del Wsj sul suo presunto abuso di droghe: “Mai risultato positivo ai test negli ultimi tre anni”

Leave Your Comment