I motori di studio di Google, Microsoft e Perplexity, alimentati dall’intelligenza artificiale, hanno fatto emergere ricerche profondamente razziste – e ampiamente smentite – che promuovono il razzismo scientifico e l’idea che le persone bianche siano geneticamente superiore.
Patrik Hermansson, ricercatore del gruppo antirazzista Hope Not Hate con sede nel Regno Unito, stavo seguendo da circa sei mesi una studio sulla “rinascita“ del razzismo scientifico quando ha avuto bisogno di ritrovare una serie di ricerche che sostenevano che i punteggi del QI potessero essere utilizzati per dimostrare la superiorità dei bianchi.
Stava indagando sulla Human Diversity Foundation, una società di razzismo scientifico finanziata da Andrew Conru, il miliardario statunitense che ha fondato Adult Friend Finder. Il gruppo, fondato nel 2022, è il successore diretto del Pioneer Fund, un’organizzazione fondata da simpatizzanti nazisti statunitensi nel 1937 con l’obiettivo di promuovere il “perfezionamento della razza” e il “realismo razziale”.
E così, Hermansson ha utilizzato Google per cercare i risultati relativi al quoziente intellettivo delle diverse nazioni. Quando ha fatto una studio per il “QI del Pakistan”, però, non ha avuto accesso alla tradizionale pagina dei risultati di studio, ma si è visto presentare uno dei riepiloghi dell’AI che, a suo dire, era attivo per impostazione predefinita. La risposta che gli ha dato, in questo caso, era 80.
Quando ha cercato il “QI della Sierra Leone“, l’AI di Google è stato ancora più precisa: 45,07. E così anche quando ha fatto una studio per il “QI del Kenya”: 75,2.
Hermansson ha riconosciuto subito i numeri che gli erano stati restituiti da Google, perché era stati presi direttamente dallo studio che stava cercando di smentire.
I risultati forniti da Google, infatti, provenivano da un insieme di dati pubblicati da Richard Lynn, un professore dell’Università dell’Ulster deceduto nel 2023, presidente del Pioneer Fund per ben due decenni.
“La sua influenza è stata enorme. È stato la superstar e la luce guida di quel movimento fino alla sua morte. Quasi fino alla fine della sua vita, ne è stato un leader fondamentale“, afferma Hermansson.
Un’indagine di Wired ha confermato le scoperte di Hermansson e ha rilevato che anche altri motori di studio supportati dall’intelligenza artificiale – Copilot e Perplexity di Microsoft, per esempio – fanno riferimento al lavoro di Lynn quando vengono interrogati sui punteggi del QI in vari Paesi. Sebbene la studio sia stata a lungo utilizzata da estremisti di destra, suprematisti bianchi e sostenitori dell’eugenetica come prova della superiorità genetica e intellettuale della razza bianca, gli esperti ora temono che la sua diffusione attraverso l’AI possa contribuire a rendere ancora più estreme le convinzioni di alcune persone.
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di David Gilbert www.wired.it 2024-11-02 14:30:00 ,