La peculiarità dello Scribe è di impiegare ben 35 led perimetrali nella cornice, contro i 25 dell’Oasis e i 17 del Paperwhite; la differenza è dovuta alla superficie ovviamente. In sintesi la lettura è piacevolissima, la dimensione dello schermo goduriosa, l’orientamento del testo è automatico, ma l’usabilità dei Kindle più piccoli rimane superiore. È proprio grandicello e poi c’è un micro-dettaglio che potrebbe far storcere il naso ai puristi: la risoluzione a 300 ppi è ottima ma la resa sui modelli di diagonale inferiore è migliore. È un po’ come guardare un film in alta risoluzione su un televisore a 32 pollici e poi 42 pollici: il primo è avvantaggiato se la distanza è la medesima. Davvero una sottigliezza, ma si nota. Ovviamente come sempre è possibile regolare la dimensione del carattere, l’interlinea, la larghezza del margine e altri parametri.
Infine è bene ricordare che supporta i formati Kindle 8 (azw3), Kindle (azw), Txt, Pdf, Mobi non protetto, Prc nativamente; Pdf, Docx, Doc, Html, Epub, Txt, Rtf, Jpeg, Gif, Png e Bmp tramite conversione.
Kindle Scribe per scrivere
Il capitolo scrittura è intrigante. Prima di tutto chiudendo gli occhi e scorrendo la penna sul pannello si ha una sensazione di resistenza che ricorda la carta e poi anche il rumore è quello di una matita su un notes. Su iPad invece tutto scorre più liscio, la punta gommata delle Pencil scivola via velocemente ed è silenziosa; anche mettendo una pellicola ad hoc la sensazione è lontana. Meglio dello Scribe fa solo la linea Moleskine Smart ma lì in effetti si scrive davvero su carta.
Il tempo di refresh del Kindle è molto buono, ma aumentando lo spessore del tratto è evidente un leggero rallentamento. In ogni modo scrivere e anche disegnare sono esperienze appaganti. I bambini impazziscono a disegnarci sopra perché sembra proprio di stare su un foglio di carta. E i professionisti? Lasciate perdere lo Scribe; iPad Air e Pro con Pencil 2 viaggiano in un’altra dimensione: non bisogna dimenticare che il sistema Apple legge anche la pressione del tocco.
Leggi tutto su www.wired.it
di Dario d’Elia www.wired.it 2023-05-29 13:22:07 ,