La fluidità è assicurata anche dall’ottimo lavoro svolto da Nothing dal punto di vista software, un impegno importante che sottolinea l’attenzione che l’azienda ha nei confronti del design e dell’esperienza d’uso, plus ben noti agli utenti Apple. In effetti il sistema operativo Nothing OS 2 si è evoluto non poco e ora risulta più intuitivo e con maggiori possibilità di personalizzazione ad iniziare proprio dai Glyph.
Basta giocarci un po’ per scoprire le chicche nascoste come il timer luminoso che si attiva semplicemente quando appoggiamo il telefono su un piano capovolto. Analogamente, girando lo smartphone diventa silenzioso e fornisce le informazioni di servizio sfruttando proprio i led della scocca posteriore. Stessa logica per la visualizzazione del livello di ricarica.
Per il resto il kit di tecnologico del telefono assicura buona ricezione, audio potente e ben bilanciato, gestione dual sim ma manche purtroppo il supporto alle e-sim. Ninte jack audio ed espansione di memoria.
Fotocamere
Terzo aggiornamento di sostanza. Le fotocamere sono ora quelle di un prodotto di fascia medio/alta, con la principale da 50 MP con sensore Sony IMX890 f/1.88, affiancato da una ultra wide sempre da 50 MP ma con un sensore Samsung JN1. Frontalmente è montata una valida 32 megapixel. All’atto pratico è un kit imaging capace di soddisfare le esigenze degli scatti quotidiani e di gestire bene anche qualche situazione di luce complessa.
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di Mark Perna www.wired.it 2023-07-14 09:47:15 ,