Il nuovo Poco F4 GT si rivolge chiaramente a un utente attendo che dal telefono cellulare vuole soprattutto potenza e prestazioni elevate a un prezzo accessibile, senza dare troppa importanza al reparto fotografico. Un prodotto molto valido per giocare anche se non è l’unico target di riferimento di questo telefono.
Il design
Esteticamente è un dispositivo piacevole anche se con elementi di design piuttosto “pop” soprattutto nella scocca posteriore in metallo. Si impugna bene, perché lo spessore è di 8,5 millimetri e le dimensioni dello schermo da 6,67 non sono esagerate, però il peso di 210 grammi si sente sia in mano che in tasca.
Piuttosto peculiare è la presenza di due trigger magnetici pop-up laterali, due pulsanti che si aggiungono al tasto fisico di accensione che svolge anche la funzione di lettore d’impronte digitali. Sul lato opposto è presente il carrellino per le sim e i tasti del volume. La memoria non è espandibile e manca il jack audio.
Prestazioni
Abbiamo già detto che il Poco F4 GT punta ad offrire delle ottime prestazioni, di conseguenza non sorprende che il processore utilizzato sia il Qualcomm Snapdragon 8 Gen 1 con GPU Adreno 730 e 8 o 12 GB di ram LPDDR5. I tagli della memoria di archiviazione sono invece 128 e 256 GB.
Dal punto di vista della connettività c’è tutto quello che serve: wi-fi 6E, bluetooth 5.2, Nfc, porta a infrarossi e ovviamente il 5G. Messo alla prova esprime una galvanizzante velocità e fluidità, merito anche della collaudata MIUI 13 di Xiaomi basata su Android 12, che gira come un orologio e che consente numerose personalizzazioni. Come personalizzabili sono i grilletti magnetici che possono servire sia durante le sessioni di videogioco, sia per attivare alcune funzioni del telefono come la torcia, programmando fino a quattro azioni rapide.
Proprio le sessioni di gioco sono supportante dall’apposita modalità Game Turbo che spinge il telefono al massimo senza incidere eccessivamente sulla temperatura del dispositivo che rimane sotto controllo grazie al contributo dell’efficace sistema di dissipazione LiquidCool Technology 3.0. Bene anche la risposta del display Amoled da 6,67 pollici e 10-bit TrueColor, con refresh rate a 120 Hz che soffre solo un po’ di scarsa luminosità sotto la luce diretta del sole visto che il picco si ferma a 900 nit. Soddisfacente il feedback aptico, robusto e tangibile.
Foto e video
Il reparto imaging è quello sul quale l’utente deve accettare qualche compromesso. Stiamo infatti parlando di un set composto da una camera principale da 64MP f/1.9, camera ultra-grandangolare da 8MP f/2.2 con angolo di 120°, camera macro da 2MP. Numeri che già dicono molto.
Non è chiaramente uno smartphone dalle spiccate vocazioni fotografiche, tuttavia la camera principale assicura una qualità di foto e video più che accettabile in linea con gli altri prodotti di fascia media. La stabilizzazione è solo elettronica ma si possono registrare clip in 4K a 60 fps, cosa invece non possibile con la camera frontale da 20 MP che si ferma a un modesto Full HD.
Autonomia
Il Poco F4 GT ha privilegiato la ricarica rapida invece della dimensione della batteria che è di 4700 mAh, una capienza che consente di arrivare abbondantemente a fine giornata ma che mostra qualche limite dopo intense partite ai videogame.
Problema però egregiamente risolto dal caricabatterie in dotazione da 120W, potenza che consente di ricaricare la batteria completamente in appena 17 minuti. Interessante la funzione AdaptiveCharge, studiata per preservare l’accumulatore evitando sovraccarichi di tensione quando si lascia il telefono collegato alla rete elettrica durante la notte.
In conclusione
Il telefono di Poco è un prodotto dalle ottime prestazioni pensato per utenti giovani che amano giocare ma in grado anche di soddisfare un pubblico meno verticale. Il punto di forza risiede anche nel prezzo che nella configurazione 8+128 GB è di 599 euro, 100 euro in più per la versione 12+256 GB. Un cartellino interessante se lo si mette in confronto con i prodotti dalle analoghe caratteristiche tecniche.
Voto: 8,5
Wired: molto veloce e reattivo, ricarica da 120 W, ottimizzazione per i videogame
Tired: mancanza del jack audio, reparto fotografico solo discreto, un po’ pesante
Leggi tutto su www.wired.it
di Mark Perna www.wired.it 2022-05-19 11:32:53 ,