di Kevin Carboni
L’ultima legge di Bilancio ha apportato alcune modifiche al reddito di cittadinanza. Oltre ad averlo rifinanziato con 8,8 miliardi di euro distribuiti fino al 2029, le misure che hanno ottenuto il via libera alla Camera lo scorso 30 dicembre contengono importanti revisioni relative alla concessione, alla riduzione e al decadimento della misura di assistenza. Inoltre, è stato istituito l’obbligo alla partecipazione mensile ad attività e colloqui in presenza presso i centri dell’impiego. In questo modo, l’uso del green pass è stato reso obbligatorio per tutte le persone che voglio ricevere il reddito, in quanto la certificazione è necessaria per accedere a tutti gli uffici e i servizi pubblici.
Le cose da sapere:
- Il rifinanziamento della misura
- Stop al limite temporale
- Diminuzione della distanza massima tra residenza e luogo di lavoro
- Riduzione del reddito di cittadinanza
- Revoca del reddito di cittadinanza
- Cosa si intende per offerta di lavoro congrua
- Obbligo di colloqui in presenza presso i centri per l’impiego
- Avvio di un’attività di impresa o di un lavoro autonomo
- Patto per l’inclusione sociale
- Progetti per la collettività
- Le agenzie per il lavoro
- Verifiche Inps sui beni all’estero
Il rifinanziamento della misura
La legge di Bilancio 2022 prevede un rifinanziamento su più anni del reddito di cittadinanza, con poco più di un miliardo all’anno dedicato alla misura, per un totale di 8,8 miliardi di euro fino al 2029.
Stop al limite temporale per usufruire del reddito di cittadinanza
Il governo ha abrogato il limite di un anno di fruizione del beneficio, che delimitava il periodo di tempo entro il quale ricevere le offerte di lavoro.
Diminuzione della distanza massima tra residenza e luogo di lavoro
Per la prima offerta di lavoro ricevuta, la distanza massima tra la residenza e il luogo di lavoro è stata ridotta da 100 a 80 chilometri, comunque raggiungibile entro il limite di un ora e quaranta minuti di viaggio. La seconda offerta invece può essere collocata ovunque in Italia.
Riduzione del reddito di cittadinanza
Dopo il primo rifiuto dato a un’offerta di lavoro congrua, il reddito di cittadinanza verrà ridotto di cinque euro ogni mese, a partire dal mese successivo a quello in cui si è rifiutata l’offerta.
Revoca del reddito di cittadinanza
Il sussidio sarà revocato al secondo rifiuto di un’offerta di lavoro, mentre fino a oggi la revoca scattava al terzo. Inoltre, il reddito di cittadinanza può essere anche perso in caso di assenza ingiustificata a uno dei colloqui mensili obbligatori presso i centri per l’impiego, oppure in caso di mancata comunicazione dell’avvio di un’attività di impresa o di un lavoro autonomo. Infine, la revoca scatta anche in caso di assenza presso i centri di contrasto alla povertà per le persone che accedono al reddito tramite il Patto per l’inclusione sociale.
Cosa si intende per offerta di lavoro congrua
Nel caso della prima offerta di lavoro, viene considerata come congrua ogni offerta che avvenga entro 80 chilometri dalla residenza della persona beneficiaria del reddito o raggiungibile entro il limite di un ora e quaranta minuti di viaggio. Per quanto riguarda la seconda offerta, sono congrue tutte quelle collocate sul territorio italiano.
Obbligo di colloqui in presenza presso i centri per l’impiego
Almeno una volta al mese, chi beneficia del reddito di cittadinanza dovrà partecipare ad attività formative e colloqui presso i centri per l’impiego. Nel caso di una singola assenza ingiustificata il reddito verrà revocato. Inoltre, per accedere ai centri dell’impiego, chi riceve il reddito dovrà presentare almeno il green pass base, cioè ottenuto tramite un tampone molecolare o antigenico.
Avvio di un’attività di impresa o di un lavoro autonomo
Se il singolo oppure uno o più componenti del nucleo familiare della persona beneficiaria del reddito dovessero avviare un’impresa o un lavoro autonomo, la variazione dell’attività occupazionale andrà comunicata all’Istituto nazionale di previdenza sociale (Inps) il giorno prima dell’inizio della stessa e non più entro un mese. In caso contrario si perde il sussidio.
Patto per l’inclusione sociale
Per le persone che accedono al reddito di cittadinanza all’interno del Patto per l’inclusione sociale, è prevista la frequenza obbligatoria mensile presso i servizi di contrasto alla povertà, per verificare il rispetto degli impegni assunti nell’ambito del proprio progetto personalizzato. In caso di assenza ingiustificata, la persona perde il diritto a ricevere il reddito.
Progetti per la collettività
La manovra ha anche imposto ai Comuni l’obbligo di impiegare almeno un terzo dei riceventi del reddito di cittadinanza in attività e progetti utili alla collettività. Lo svolgimento di queste attività è a titolo gratuito e non assimilabile a una prestazione di lavoro.
I centri di collocamento sono tenuti a comunicare all’Agenzia nazionale politiche attive lavoro (Anpal) la mancata accettazione di un’offerta di lavoro congrua, entro cinque giorni dal rifiuto. In caso contrario l’ente perderà il diritto di partecipare al programma Garanzia occupabilità dei lavoratori per sei mesi.
Verifiche Inps sui beni all’estero
L’Inps è stato incaricato di predisporre un piano di verifiche annuale dei requisiti patrimoniali indicati dai richiedenti nella Dichiarazione sostitutiva unica. I controlli prevedono anche lo scambio di dati con le autorità estere.
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www.wired.it
2022-01-19 17:44:22