In attesa che la Corte Suprema degli Stati Uniti si pronunci sul futuro di TikTok, sull’App Store americano sta realmente spopolando RedNote, una nuova applicazione che gli appassionati del settore amano definire “la versione cinese di Instagram”. Eppure, nonostante l’incredibile successo riscosso tra gli utenti americani in pochissimo tempo, pare proprio che iscriversi al nuovo social comporti importanti rischi per la privacy e la sicurezza online. A segnalarlo è Adrianus Warmenhoven, esperto di cybersicurezza di NordVPN, che sottolinea che “RedNote è soggetto alle leggi cinesi sulla gestione dei dati, che potrebbero consentire alle autorità governative di accedere alle informazioni personali degli utenti senza garantire le tutele previste in paesi come gli Stati Uniti o in Europa” – quello di cui è accusato TikTok, per intenderci.
Al pari del suo gemello a rischio ban, infatti, anche RedNote raccoglie dagli utenti una grande quantità di dati – informazioni sulla posizione, attività di navigazione e indirizzo IP dei dispositivi – che potrebbe poi condividere con il governo cinese o con società di terze parti. A rendere la questione ancora più inquietante per gli esperti di settore, poi, c’è la mancanza di trasparenza nelle comunicazioni dell’app. “I termini e le condizioni di RedNote sono prevalentemente redatti in cinese-mandarino – precisa Warmenhoven -, rendendo difficile per gli utenti non cinesi comprendere quali dati vengono raccolti e come vengono utilizzati”. A questo, poi, si aggiungono anche le preoccupazioni relative alla censura dei contenuti: le politiche di moderazione del social, infatti, potrebbero riflettere gli standard del governo cinese, mettendo a rischio la libertà di espressione degli utenti o esponendoli a informazioni distorte.
Insomma, RedNote non sembra essere il paradiso che le persone in cerca di un’alternativa a TikTok credono che sia. E questo dovrebbe mettere in allerta anche gli utenti italiani, che in questi giorni stanno scaricando l’applicazione in massa, curiosi di conoscere il social di cui tanto si parla negli Usa. “Per proteggere la privacy degli italiani durante l’utilizzo di RedNote, è consigliabile limitare le informazioni personali condivise e controllare le impostazioni sulla privacy dell’app per ridurre la raccolta dei dati – suggerisce Adrianus Warmenhoven – Per limitare il tracciamento dell’indirizzo IP, si dovrebbe considerare l’uso di una VPN”. Prima di scaricare l’app, quindi, sarebbe bene riflettere sul fatto che le stesse preoccupazioni che si hanno sulla privacy e sulla sicurezza di TikTok sono valide anche per RedNote, e che l’app potrebbe fare la stessa fine del celebre social cinese in un futuro non eccesso lontano.
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di Chiara Crescenzi www.wired.it 2025-01-15 15:09:00 ,