Reggia Carditello: direttore dimissionario non arretra – Campania

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Roberto Formato, ‘impossibile proseguire’


(ANSA) – CASERTA, 09 GEN – “Me ne sono andato perché non sono
stato messo nelle condizioni di proseguire nella gestione di
tipo manageriale che avevo impresso alla Reggia di Carditello.
   
Il presidente della Fondazione Nicolais ha un modo
paternalistico di gestire le cose”. A due giorni dalle
dimissioni dal ruolo di direttore della Fondazione della Reggia
di Carditello, sito borbonico a San Tammaro (Caserta) che pochi
anni fa era stato acquistato all’asta giudiziaria dal Ministero
dei Beni Culturali, Roberto Formato non arretra: le dimissioni
restano irrevocabili, anche perché con il presidente della
Fondazione, Luigi Nicolais, si è consumato uno strappo che
sembra ormai non recuperabile. In un lungo post pubblicato su
facebook Formato aveva spiegato che la scelta di dimettersi era
dovuta alla “valutazione negativa espressa dal presidente
Nicolais sui risultati ottenuti in questi tre anni dalla
Fondazione”.
   
“Mi sono sentito sfiduciato – aggiunge oggi all’ANSA Formato
– ben prima che scadesse il mio mandato di 4 anni, ovvero giugno
2022”. “Nella riunione del Cda in cui ho rassegnato le
dimissioni avevo posto due criticità, in particolare quella del
disavanzo strutturale legato alla gestione dei 50 cavalli di
Persano, che costano 300mila euro l’anno – il 75% delle spese
totale della Fondazione – e la cui spesa non viene coperta
interamente dai soci (Ministero, Regione e Comune di San
Tammaro). La seconda criticità riguarda il personale: al Cda ho
detto che servono un responsabile tecnico e uno amministrativo,
perché le persone che ricoprono tale ruolo non hanno le
competenze necessarie. Non ho nulla contro tali dipendenti, ma è
necessario dotarsi di personale che possa garantire una gestione
manageriale. Mi è stato detto che la mia gestione era negativa;
a mio avviso abbiamo però raggiunto risultati importanti, e oggi
la Reggia di Carditello è un sito all’attenzione di tutti”.
   
(ANSA).
   

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