Author: Franco Stefanoni
Data : 2022-11-17 08:45:31
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La maggioranza di centrodestra del governatore Occhiuto intende introdurre la figura del «consigliere supplente», sostituto temporaneo di quello titolare, al quale sarebbe dunque consentito di fare l’assessore. L’altolà dell’opposizione
Un «consigliere supplente» da inserire «temporaneamente» nell’assemblea regionale in modo da salvare il posto al consigliere nel frattempo passato in giunta per fare l’assessore. La proposta di legge del 14 novembre è dei capigruppo del centrodestra della Regione Calabria ed è stata inserita all’ordine del giorno del 21. La normativa attuale vieta infatti che si possa essere contemporaneamente consiglieri e assessori regionali. Nel caso in cui un consigliere accetti di entrare in giunta, è quindi obbligato alle dimissioni dall’assemblea. Ma, così facendo, rinuncia anche a emolumenti e altre voci di entrata per circa 1,4 milioni a legislatura lunga cinque anni. La maggioranza che sostiene il governatore Roberto Occhiuto, di Forza Italia, considerata la fatica nella nomina di assessori interni, specie ora con l’elezione in Parlamento degli assessori Tilde Minasi (Lega) e Fausto Orsomarso (Fratelli d’Italia), ha così lanciato l’idea: il consigliere supplente.
La modifica della normativa supererebbe l’incompatibilità. Infatti, il consigliere votato dai cittadini non lascerebbe per sempre la poltrona, come è stabilito oggi, lasciando il posto al primo dei non eletti, perché sostituito da una persona in via provvisoria, fino al termine della durata del mandato di assessore. Una moltiplicazione di poltrone e di costi, dunque, che le opposizioni di centrosinistra calabresi (furibonde per l’iniziativa considerata «vergognosa») quantificano in circa 400 mila euro all’anno per le indennità e i costi di struttura aggiuntivi. Inoltre, il testo appare a forte rischio di impugnazione, alla luce di un precedente tentativo fatto nel 2014 con Giuseppe Scopelliti governatore, quando la figura del consigliere «supplente» venne cassata dalla Corte costituzionale.
La questione, tuttavia, è spiegata in modo diverso da FI, FdI, Coraggio Italia e Udc, secondo i quali la proposta di legge sarebbe a costo zero, perché nel bilancio della Regione è già previsto il capitolo dei fondi riservato agli assessori esterni, al quale si potrebbe accedere nel caso di specie. Inoltre la maggioranza ricorda che nel 2015 fu l’allora centrosinistra guidato dal governatore Mario Oliverio ad aumentare il numero di poltrone alla Regione, mentre il rischio di impugnazione sarebbe scongiurato dalla formula di approvazione del testo (attraverso legge regionale ordinaria e non di modifica statutaria).
17 novembre 2022 (modifica il 17 novembre 2022 | 09:42)
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