Speranza: no allo scontro politico e linguaggio odio
«Nessuno dovrebbe mai dimenticare che il nemico è il virus e che dovremmo essere più uniti che mai nel combatterlo, evitando di cadere nella tentazione di utilizzare la lotta alla pandemia per ragioni strumentali» ha detto il ministro della Salute nella sua replica. Per poi aggiungere: «È con amarezza che vedo prevalere invece lo scontro politico, spesso anche alimentando un linguaggio di odio che non può mai essere accettato. Si afferma il tentativo di sfruttare l’angoscia degli italiani per miopi interessi di parte: è sbagliato, perché produce danni enormi, non a me o al governo, ma al Paese che deve restare unito in un passaggio delicato».
Richiamo all’unità
«Il Paese deve restare unito in un passaggio così delicato – ha scandito Speranza -. Questo ci ha chiesto il Presidente Mattarella quando ha proposto a tutti noi di sostenere il nuovo governo Draghi. Questo ho sempre ribadito in ogni mio intervento in Parlamento e questa rimarrà sempre la mia linea: unità, unità, unità!».
Piano pandemico aggiornato
Entrando nel dettaglio delle critiche che gli vengono mosse dall’opposizione Speranza ha spiegato: «Le mozioni indicano che il piano pandemico non è stato aggiornato: fanno riferimento a un lungo periodo in cui ci sono stati 7 governi, tutti i gruppi hanno sostenuto alcuni di questi governo, ed è troppo facile oggi far finta di non vedere. Ho fiducia nel lavoro della magistratura e credo che chiunque abbia avuto responsabilità debba essere pronto a rendere conto delle proprie azioni. Adesso il piano pandemico antifluenzale c’è , quello che non è stato fatto in anno è stato realizzato nel mio mandato».
Italia continuerà a acquistare vaccini insieme a Ue
Il ministro ha poi riconosciuto che «si poteva negoziare meglio a livello europeo sui vaccini» ma, ha aggiunto, «resto dell’idea che sia stato meglio muoversi insieme e ribadisco che anche per le prossime annualità l’Italia continuerà ad acquistare insieme agli altri Paesi europei».
«Ritiro documento Venezia decisione interna all’Oms»
Speranza ha affrontato il caso del documento dell’ufficio Oms Europa di Venezia finanziato dal Kuwait, richiamato nelle mozioni presentate. «Il ritiro del documento di Venezia» in relazione al piano pandemico italiano, ha detto, «è esclusivamente una decisione interna Oms». «Le scelte relative al dossier sono autonome dell’Oms. L’OMS, di cui è parte la sede di Venezia che propone lo studio in discussione, ha chiarito che il report è stato ritirato per inesattezze fattuali. Tra gli errori, quello relativo alla timeline dell’epidemia in Cina. La stessa Oms Europa ha dichiarato che in nessun momento il governo italiano ha chiesto all’Oms di rimuovere il documento. Una posizione chiara – ha concluso – che pone fine a qualsiasi speculazione».