Revlon, il gigante dei cosmetici. ha dichiarato bancarotta ai sensi del “chapter 11”, incapace di gestire il suo pesante carico di debiti in mezzo alla crisi della catena di approvvigionamento e alla forte inflazione.
La società, di proprietà del miliardario Ron Perelman ha cercato protezione giudiziaria nel distretto meridionale di New York dopo aver quotato beni per un totale di 2,3 miliardi di dollari a fine aprile. Ma i debiti totali ammontano a 3,7 miliardi di dollari, che includono prestiti obbligazionari al 6,25% con scadenza nel 2024, secondo documenti del tribunale datati 15 giugno.
Penalizzata da pandemia e concorrenza
Il chapter 11 consente a un’azienda di continuare a operare mentre elabora un piano per rimborsare i creditori. Il fallimento chiude un periodo tumultuoso per l’azienda, che ha sofferto durante la pandemia e ha dovuto affrontare anni di calo delle vendite poiché i gusti dei consumatori sono cambiati e i marchi emergenti nel settore della cosmesi hanno intaccato la sua quota di mercato.
90 anni di storia
L’azienda, nata 90 anni fa, ha iniziato a vendere smalti per unghie durante la Grande Depressione e in seguito ha aggiunto rossetti coordinati alla sua collezione. Nel 1955 il marchio è diventato internazionale. La holding di Perelman, MacAndrews & Forbes Inc., prese il controllo di Revlon nel 1985, finanziando l’accordo con del debito spazzatura. MacAndrews & Forbes a un certo punto citò in giudizio Revlon per aver accettato un’offerta inferiore da parte di Forstmann Little & Co. Questo portò a una decisione storica del tribunale del Delaware sui doveri fiduciari dei membri del consiglio, spesso soprannominata la “Regola Revlon”.
Nel 2016 l’acquisizione di Elizabeth Arden
Oltre all’obbligazione in dollari, Revlon ha in corso 10 prestiti con un importo in sospeso per un totale di circa 2,6 miliardi di dollari e con scadenza nei prossimi tre anni. Il carico di debiti della società è diventato insostenibile soprattutto dopo aver venduto oltre 2 miliardi di dollari di prestiti e obbligazioni per finanziare l’acquisizione di Elizabeth Arden, nel 2016. Revlon possiede anche altri marchi tra cui Cutex e Almay e commercializza in più di 150 Paesi.Negli ultimi anni, la società ha lottato per competere con marchi più recenti che pubblicizzano pesantemente sui social media. La pandemia è stato un duro colpo e, più recentemente, l’azienda ha lottato per affrontare i problemi della catena di approvvigionamento e l’inflazione che ha intaccato i margini.