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Alle Regionali il voto a sinistra della vincitrice del Campiello. Melozzi, uno dei direttori d’orchestra di Sanremo: «Spero vinca Marsilio». E Rocco Siffredi invita a votare
«Una ribalta così non l’avevamo mai vista». Da destra a sinistra, seppur divisi dalle idee politiche,
i volti noti dell’Abruzzo una cosa in comune ce l’hanno di sicuro: la loro regione non era mai stata così centrale.
E così tanto da diventare una sorta di «Ohio d’Italia», come lo swing state che in Usa fa da ago della bilancia per le presidenziali.
Donatella Di Pietrantonio, vincitrice del Premio Campiello, è nata nella minuscola Arsita (nel teramano) e ha le idee più chiare di tutti: «Domenica sarò fuori dall’Abruzzo, ma farò di tutto per rientrare in tempo per votare — spiega al Corriere —, perché questo sarà un voto molto importante per il futuro di questa regione». E poi: «Non si erano mai visti i leader politici nazionali venire così in forze sul territorio — aggiunge la scrittrice —. Oltre all’esito, sarà interessante capire se le tante promesse verranno poi mantenute. Gli abruzzesi hanno la memoria lunga e sono certa vigileranno. Io voterò per Luigi D’Amico: il centrosinistra è da sempre la mia appartenenza politica, ma lui è la persona giusta per competenza e radicamento sul territorio».
Controcorrente è invece
la posizione di Enrico Melozzi, pure lui teramano, tra i direttori d’orchestra a Sanremo:
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di Claudio Bozza
www.corriere.it
2024-03-06 20:59:11 ,