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Il vicepremier e ministro: «Per Luca ho un’idea, sarebbe utile un difensore del Veneto in terra d’Europa». Gelo del governatore. Tensioni nel partito dopo il no al terzo mandato (per il quale al Senato non ha votato neppure il segretario)
Alle Regionali in Veneto manca ancora più di un annetto: Luca Zaia fu eletto nel settembre 2020. Eppure, a giudicare da fumi e lapilli, l’eruzione nel centrodestra pare già in corso. Come se fosse questione di giorni. In parte, lo è davvero: Matteo Salvini vuole che Zaia si candidi alle Europee e per quelle i tempi sono limitati. E così, a Padova per una tappa del suo tour «L’Italia dei sì», Salvini chiama il governatore sul palco e la esprime così: «Diciamo che sarebbe utile un difensore del Veneto in terra d’Europa». E pazienza se è impervio immaginare che con FdI che triplica i risultati leghisti e un Salvini che sabato prossimo tornerà a riunire a Roma i sovranisti d’Europa, un commissario Ue possa andare alla Lega.
Ad ogni modo lui, Luca Zaia, per far capire che sta parlando un’altra lingua, ai cronisti risponde in inglese: «I don’t know». Per concludere, però, con un piccolo sfogo rivelatore: «Ciclicamente vengo candidato a qualsiasi carica immaginabile. Tutti dibattono del mio futuro. Ma sapete che c’è? All’ora giusta, deciderò io. Non ho l’ansia del terzo mandato, non perdo il sonno per questo». Certo, può essere solo il fastidio degli strattoni alla…
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di Marco Cremonesi
www.corriere.it
2024-03-15 20:45:36 ,