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La premier: su di voi campagna denigratoria. Gli agenti: Daspo per i manifestanti violenti
A due settimane dalle manganellate di Pisa e Firenze, che hanno incendiato il clima politico e innescato tensioni tra Palazzo Chigi e il Quirinale, Giorgia Meloni incontra i sindacati delle forze dell’ordine e dà voce ai timori che allarmano la presidenza del Consiglio. «C’è un clima che non mi piace e mi preoccupa», ha confidato la premier nel chiuso della riunione. Un brutto clima, di cui lei si sente «responsabile, perché in parte dipende dal fatto che c’è la necessità di attaccare la sottoscritta e questo governo».
Sia pure indirettamente Meloni evoca complotti, chiama in causa le forze di opposizione e sembra accostare la fase attuale agli anni di piombo e alla strategia della tensione: «Vedo toni che mi ricordano anni molto difficili per la nostra nazione». E se la preoccupazione è così alta è perché «abbiamo la presidenza del G7, che investe la nostra credibilità sul piano internazionale». Ragionamenti svolti davanti ai ministri Tajani, Piantedosi, Giorgetti, al sottosegretario Mantovano e ai vertici sindacali di Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza. Secondo i rappresentanti delle organizzazioni, che hanno avanzato la proposta, il governo sarebbe disponibile a valutare il Daspo per punire gli autori di atti violenti durante le manifestazioni, ma al Viminale nessuna decisione è stata presa.
Su assunzioni,…
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di Monica Guerzoni
www.corriere.it
2024-03-06 21:39:50 ,