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In vista delle imminenti elezioni regionali in Basilicata il caos della scelta del candidato da parte del centrosinistra a trazione PD-M5S si contrappone alla serafica imperturbabilità di Vito Bardi. L’ex vicecomandante generale della Guardia di Finanza, 73 anni a settembre, si presenta ai nastri di partenza per il voto del 21-22 aprile alla guida di un campo largo…di centrodestra! Al quartetto Lega-Fratelli d’Italia-Noi Moderati-Forza Italia (partito di Bardi) si aggiungeranno Italia Viva e Azione.
Bardi, il profilo moderato di un ex militare
“Un liberale con quattro lauree, che ha governato 4 anni e che non vuole chiudere i pozzi di petrolio che ci servono”. Così Carlo Calenda quando ha ufficializzato l’endorsement liberaldemocratico al presidente di Regione uscente di Potenza. Un appoggio a un uomo più al centro che a destra, tra i primi vincitori dell’ondata di trionfi alle Regionali che dal 2019 in avanti ha colorato del blu del centrodestra la mappa delle amministrazioni locali italiane.
Bardi è stato il primo a vincere in Basilicata col campo del centrodestra dopo decenni di amministrazione democristiana prima e dopo 24 anni di governo consecutivi del centro-sinistra dal 1995 al 2019. Nel 2024 vuole confermarsi in scia a Marco Marsilio nel completare il consolidamento del centrodestra alle Regionali dopo la scoppola di Paolo Truzzu in Sardegna.
E per farlo vuole puntare innanzitutto sul profilo di moderazione che gli ha permesso di consolidare il…
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di Andrea Muratore
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2024-03-22 12:00:00 ,