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Il leader di Azione Carlo Calenda: «Alla fine il centrosinistra indicherà Conte per Palazzo Chigi. Non si è mai visto nella storia che un partito come il Pd accetti veti da uno che vale la metà del Pd, non sa scegliere tra Biden e Trump, vuole la resa dell’Ucraina»
Carlo Calenda, si aspettava che in Basilicata si andasse al «campo stretto»?
«Non così presto, ma che prima o poi dovesse succedere era evidente. Penso che da molto tempo è in atto un tentativo da parte di Giuseppe Conte di comandare nel campo cosiddetto progressista. Mercoledì ne abbiamo avuto la prova. Io avevo sentito Elly Schlein in mattinata per capire qual era un candidato che loro potessero sostenere, lei mi ha detto che non aveva nomi e che ovviamente lo avrebbe condiviso prima. E poi ci hanno fatto trovare non solo un nome, ma anche una coalizione già fatta che recepiva un veto di Conte su Azione. Ne prendiamo atto».
A questo punto che farete in Basilicata? Appoggerete il candidato del centrodestra Vito Bardi?
«Verificherò qual è la cosa più giusta da fare per Azione con Marcello Pittella, che è stato governatore della Basilicata, una regione in cui abbiamo preso il 12 %. Anche lui è rimasto attonito per le modalità e il Pd lucano è completamente spaccato. Questa di Domenico Lacerenza è una candidatura improbabile, di una persona che non ha mai fatto politica o amministrato e che ha subito dichiarato che per lui non è importante vincere. Mi…
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di Maria Teresa Meli
www.corriere.it
2024-03-15 06:07:06 ,