rewrite this content and keep HTML tags
Ogni partito del «Terzo polo» aspira a allearsi con un frammento che gli garantisca la speranza di raggiungere la soglia necessaria per entrare al Parlamento europeo: ecco quanto è forzata e segnata dal trasformismo la cosiddetta «area centrale»
Più che un arcipelago centrista deciso a coalizzarsi in nome del Terzo Polo e dell’Ue, ha l’aria di un grumo di nomenklature politiche che cercano un seggio. Ognuno aspira a allearsi con un frammento che gli garantisca la speranza di raggiungere la soglia necessaria per entrare al Parlamento europeo. E già questo dice quanto sia forzata e segnata dal trasformismo la cosiddetta «area centrale». In una gara di furbizia, partiti che ristagnano sotto il 4 % si comportano come cuculi: uccelli che usano i nidi altrui per stare al sicuro. I nidi sono le liste elettorali. Ci si aggrega a quella di un altro, usandola per ottenere i consensi che permettano la sopravvivenza. L’aspetto più sconcertante è che alle Europee si vota con il sistema proporzionale. Non c’é bisogno di aderire a uno schieramento per evitare di essere schiacciati. Eppure, proprio in questa occasione si sta rivelando tutto il fiato corto di chi teorizza spazi sterminati per i «moderati» ma ne riempie solo una frazione; e non per responsabilità altrui.
Source link
di Massimo Franco
www.corriere.it
2024-03-28 19:40:27 ,