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Perché leggere questo articolo? L’utilizzo degli smartphone da parte dei giovani porta con sé una serie di grossi problemi, dall’ansia alla solitudine fino ad arrivare al suicidio. Lo psicologo statunitense Jonathan Haidt spiega quattro regole per risolvere questo problema.
Giovani e smartphone. Un connubio che ormai pare indissolubile. L’utilizzo dei cellulari e in particolar modo dei social media porta però un grande aumento di ansia, solitudine, depressione e in alcuni casi di suicidio. E purtroppo ci sono diversi studi a riguardo. Il problema è esposto dal professore e psicologo statunitense Jonathan Haidt che offre anche delle soluzioni pratiche per poter aiutare i giovani d’oggi a condurre una vita “normale” senza l’uso di cellulari. Il problema? Può essere risolto partendo dai genitori e dalle strutture educative.
Utilizzo degli smartphone e salute mentale
I dati parlano chiaro. L’utilizzo dei cellulari e dei social media da parte dei giovanissimi non è sempre un connubio di successo. Haidt cita diversi sondaggi. La generazione X (quella dei nati tra il 1965 e il 1980) ha avuto il tasso di suicidio più alto della storia. I tassi di suicidio stanno diminuendo. “I Millennial stanno effettivamente andando meglio della Gen X, e questo è molto chiaro se si guarda agli anni ’90 e 2000. E se interrompi la raccolta dei dati dopo il 2010, nessun problema”.
Il problema si pone invece se prendiamo i dati dal 2010 in poi. Proprio nel momento in…
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di Roberto Sudoso
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2024-03-25 17:15:00 ,