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L a tentazione di forzare le regole non un buon segnale: soprattutto per lo stesso governo. Tradisce un’insicurezza e una voglia di semplificazione a proprio vantaggio, che oltretutto arriva
dopo la vittoria netta in Abruzzo.
Finisce per mostrare una coalizione ansiosa di prevalere a ogni costo, approfittando delle difficolt di opposizioni sfrangiate.
L’abolizione del ballottaggio nelle elezioni comunali, proposta a sorpresa dalla Lega ieri ad appena tre mesi dal voto, suona come un colpo di mano
che ha messo in imbarazzo perfino il partito della premier.
Infatti, Palazzo Chigi ha chiesto ai leghisti di ritirarlo. Approvare la norma per la quale la coalizione col 40 % al primo turno ha vinto, significherebbe certificare il trionfo di una democrazia minoritaria; e con maggioranze gi risicate per le percentuali crescenti di astensionismo. Il Pd accusa il partito di Matteo Salvini di avere agito per regolare i conti nell’esecutivo. Di certo, il modo in cui spuntata la proposta ha spiazzato tutti, inclusa Giorgia Meloni: bench fosse affiorata gi alcuni mesi fa.
L’aveva avanzata nell’aprile del 2023 sul Corriere il ministro delle Riforme, Roberto Calderoli, dopo la sconfitta al secondo turno a Udine. Ma ora rischia di gettare un’ombra su tutto il processo di modifiche…
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di Massimo Franco
www.corriere.it
2024-03-13 21:38:44 ,