rewrite this title non disperdere i consensi- Corriere.it

«Mi fanno ridere quelli che mi davano già per spacciata e iniziavano a leccarsi i baffi». Ma queste considerazioni la premier le terrà per sé, durante la giornata. Non si soffermerà più di tanto a parlare di Abruzzo al vertice di maggioranza e nemmeno in Consiglio dei ministri, dove non verrà data neppure comunicazione del risultato elettorale. A Meloni interessa che il centrodestra sia un «campo unito» fino alle Europee. Perciò a pranzo si concentra sui temi di governo, senza dilungarsi sulla vittoria di Marsilio.

L’ha fatto prima, togliendosi i sassolini dalle scarpe: non sarebbe opportuno ripetersi davanti a Salvini, che è piuttosto silenzioso durante la colazione di lavoro. E non solo per il raffreddore che lo tormenta da giorni. Per quanto nelle urne sia stata doppiata da Forza Italia, la Lega — come annota un ministro — «almeno non è crollata. E questo risolve un problema al governo». Certo non al Carroccio, dove il dissenso si manifesta ormai quotidianamente. Ma le questioni interne del «capitano» sono ora garanzia di stabilità per l’esecutivo. Che di qui a giugno, secondo l’agenda Meloni, metterà in ghiaccio provvedimenti potenzialmente divisivi.

Impegnata con la presidenza del G7, la premier aspira ad impostare la lunga volata verso le Europee senza intralci. Perciò conviene che sullo spinoso caso del…