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Per lista (e alleanze) serve l’ok del segretario e del presidente., che incalza: i: dialogo tra +Europa e Azione centrale, affiderei la guida a Cottarelli
“La scelta non pu e non deve essere a simpatia, ma sulla base di elementi oggettivi”: il presidente Federico Pizzarotti vede nubi all’orizzonte sulle alleanze di + Europa. “Divisi rischiamo di farci del male da soli, di far mancare la nostra voce in Europa”. Lui, l’ex sindaco di Parma, ha una posizione pesante, e il suo partito deve tenerne conto se non vuole incappare in un blocco, cos come Matteo Renzi e Carlo Calenda, papabili partner in vista del voto di giugno.
In realt, una crepa profonda divide +Europa: c’ chi spinge per fare asse con Italia viva e chi con Azione. Due aree contrapposte, quella capeggiata dal deputato Benedetto Della Vedova e quella guidata appunto da Pizzarotti, con il segretario Riccardo Magi a fare da ago della bilancia. “O tutti o nessuno”, ha detto su Instagram il segretario. A complicare la questione ci sono le regole interne al partito: in sostanza nessuno pu stringere patti senza il consenso dei delegati che fanno capo all’altra area. Non solo: per l’uso del simbolo, serve una delibera firmata dal segretario e dal presidente. La scadenza si avvicina e le mosse sullo scacchiere iniziano a farsi serie.
“Ho letto la nota del tavolo di lavoro per la lista di scopo sugli Stati Uniti d’Europa. Ci crederete o no, ma per la seconda volta non…
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di Emanuele Buzzi
www.corriere.it
2024-03-20 13:37:37 ,