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Il segretario con Cirio, Fedriga e Zaia per la volata all’Autonomia. «Il centrodestra qui non vincerà, stravincerà, prenderemo il doppio della sinistra»
Ieri a Torino, oggi a Bari, Matteo Salvini arriva nelle città finite sotto i riflettori per le inchieste sui presunti maneggi attorno alle elezioni amministrative che coinvolgono figure del Pd e, con studiato understatement, fa sfoggio della serenità di chi si dice convinto di non aver bisogno delle disavventure altrui: «Conto che il centrodestra in Piemonte stravinca non perché il Pd ha problemi, ma perché abbiamo ben governato. Mi auguro poi che dopo anni di sinistra con Decaro ed Emiliano, il centrodestra, spero a guida Lega, vinca anche a Bari, ma non per le inchieste, non per le sparatorie, non per le famiglie mafiose, non per il voto di scambio». Il segretario sfrutta un convegno sull’Autonomia, apparecchiato dal capogruppo alla Camera Riccardo Molinari con l’intento di rinserrare i ranghi leghisti attorno a un tema che vede coinvolti i governatori Luca Zaia e Massimiliano Fedriga (potenziali interessati alla successione), per lanciare messaggi di grande ottimismo: «È quasi finita la campagna elettorale, mancano 65 giorni, e sono convinto che il centrodestra in Piemonte non vincerà, stravincerà, prenderemo il doppio della sinistra. E sono convinto che la Lega farà un ottimo risultato, sia in Regione sia a livello nazionale alle Europee».
Salvini agita la bandiera…
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di Cesare Zapperi
www.corriere.it
2024-04-06 19:14:56 ,