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Il deputato: «Tra alleati ci sia una linea comune». «Ognuno si assume le proprie responsabilità, siamo tre partiti in maggioranza con posizioni a volte diverse»
La posizione dell’Italia su Putin, le elezioni in Russia e il conflitto in Ucraina è molto chiara. Perché secondo Paolo Barelli, capogruppo di Forza Italia, è «il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a indirizzare la politica estera del Paese, visto il ruolo che riveste. E ha espresso quelli che sono a dir poco i dubbi di tutta la comunità internazionale su un voto che non risponde ai nostri canoni di democraticità. Nessuna esaltazione quindi, tanto più per un leader che ha invaso l’Ucraina».
Quindi Salvini dovrebbe correggersi?
«Ognuno si assume le proprie responsabilità, siamo tre partiti in maggioranza con posizioni a volte diverse».
Sì, ma la posizione di Salvini fa apparire il governo italiano come diviso tra anti-putinisti e filo-putinisti. Non è un problema?
«Il mio auspicio è che si trovi una linea comune che permetta all’Italia di occupare il posto che merita in Europa, che è potenzialmente sempre più ampio visto che oggi la Gran Bretagna è fuori dalla Ue, la Germania è indebolita dopo l’addio della Merkel e Macron ha i suoi problemi in Francia. Per questo serve responsabilità, di tutti».
«Non devono prendere il sopravvento sul bene del Paese le esigenze elettoralistiche dei vari partiti, in vista delle Europee. È più importante…
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di Paola Di Caro
www.corriere.it
2024-03-19 20:55:01 ,