L’acqua minerale ritirata dagli scaffali dei supermercati è venduta marchio Primia sia in bottiglie da mezzo litro sia in bottiglie da un litro e mezzo. Il richiamo di acqua frizzante e naturale a causa di “Analisi Chimiche non Conformi”.
Il Ministero della salute ha annunciato l’immediato richiamo dal mercato di tutti i lotti dell’acqua minerale Primia, sia naturale che frizzante, per un possibile rischio chimico per i consumatori. L’avviso di richiamo, datato 17 aprile ma pubblicato oggi 19 aprile sul sito del Ministero dedicato agli Avvisi di sicurezza e ai Richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori, consiglia ai consumatori di non bere l’acqua indicata a causa di “Analisi Chimiche non Conformi”.
L’acqua minerale ritirata dagli scaffali dei supermercati è venduta marchio Primia sia in bottiglie da mezzo litro, commercializzate singolarmente e in confezioni da 8 pezzi, sia in bottiglie da un litro e mezzo, vendute singolarmente e in confezioni da 6 pezzi.
L’acqua minerale richiamata è stata prodotta per Agorà Network Scarl, azienda di cui fanno parte le catene di supermercati Tigros, Iperal e lo stesso marchio Primia, dall’azienda Pian della Mussa Srl nello stabilimento di Villaggio Albaron, a Balme, nella città metropolitana di Torino.
Il richiamo segue quello già diramato nei giorni scorsi dalle catene di supermercati Tigros, Iperal e Basko riguardante un solo lotto di acqua naturale Primia venduta in bottiglie da 500 ml. In quel caso era interessato solo il lotto numero L066 con Tmc 03/2025. Il motivo era il medesimo e cioè non conformità delle analisi chimiche. Una allerta che però ora ha portato ora al richiamo precauzionale di tutte le confezioni in commercio con qualsiasi lotto e qualsiasi termine minimo di conservazione.
L’avviso del Ministero della salute, in via cautelativa, avverte i consumatori che avessero acquistato il prodotto, di non consumarlo e restituire le confezioni al punto vendita per la sostituzione.
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di Antonio Palma
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2023-04-19 20:52:22 ,