La leader di FdI non aveva partecipato alla commemorazione al ghetto di Roma, dopo che il partito aveva segnalato l’opposizione di una parte della comunità ebraica
«Il 16 ottobre del 1943, 1.022 tra uomini, donne e bambini vennero deportati dal ghetto ebraico di Roma dalla furia nazifascista. Sopravvissero solo in 16. Ricordare questo orrore, il momento più basso della storia d’Italia, è un dovere di ogni italiano. Mai più questo odio». Lo ha scritto questa mattina su Twitter la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. Ieri, la leader del partito di centrodestra non aveva partecipato alla deposizione della corona di fiori in ricordo deli morti del rastrellamento nazifascista del 16 ottobre 1943 del ghetto di Roma. Infatti, non tutti nella comunità ebraica di Roma sarebbero stati d’accordo. «Abbiamo dunque deciso», aveva così fatto sapere il FdI, «nel rispetto di tutti e per evitare qualsiasi incomprensione in occasione della celebrazione di un anniversario così importante per la storia d’Italia e di Roma, di posticipare la visita a dopo le elezioni. Il virus dell’antisemitismo non è stato ancora debellato e ribadiamo il nostro impegno per combatterlo senza reticenze e in ogni forma, vecchia e nuova, nella quale si manifesta». Da parte della comunità ebraica di Roma, la spiegazione era invece stata: «La visita è stata rinviata per questioni di opportunità nell’imminenza del voto. La ragione dello spostamento è solo questa, non ci sono altri temi. Sarà riprogrammata. I rapporti tra la presidente Ruth Dureghello e Giorgia Meloni sono buoni». Nei giorni precedenti, intervenendo al Jerusalem prayer Breakfast, Meloni aveva anche detto: «Sono contenta di partecipare a questo evento come romana e cattolica, qui risiede la più antica comunità ebraica dell’occidente», ricordando la «terribile deportazione dei 1259 ebrei del ghetto ad opera della follia nazi-fascista».
16 ottobre 2021 (modifica il 16 ottobre 2021 | 11:26)
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Franco Stefanoni , 2021-10-16 09:26:44
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