Secondo quanto riportato dal New York Times, il rover Curiosity della NASA ha rilevato alti livelli di metano durante la sua esplorazione del Pianeta Rosso. Questa scoperta è stata effettuata mercoledì, e potrebbe indicare la presenza di forme di vita microbiche all’interno del sottosuolo di Marte.
Il metano è un gas creato anche dagli essere viventi e sulla Terra se ne trova in abbondanza. I ricercatori stanno andando a dare un’occhiata più da vicino (questa missione è infatti diventata la priorità), per cercare prove più forti a sostegno della teoria che il gas sia stato creato dai microbi marziani sotterranei.
Se tutto andrà secondo i piani, dovremmo saperne di più su queste osservazioni già da lunedì, quando i ricercatori si aspettano che Curiosity restituisca i risultati della sua nuova procedura investigativa.
Quello che i ricercatori sanno con certezza è che il gas è stato creato “sul momento”, dato che le condizioni del pianeta distruggerebbe le molecole del metano in un intervallo di tempo relativamente breve.
Tuttavia, potrebbe anche esserci la possibilità che il metano trovato non sia stato prodotto da forme di vita, e potrebbe essere un gas a lungo sepolto nel sottosuolo del pianeta che è fuoriuscito in superficie attraverso delle minuscole fessure dai serbatoi sotterranei.
Non è la prima volta che si trova il metano su Marte, ma questa sembra essere la più alta concentrazione finora rilevata (21 parti di metano per miliardo), e le letture del rover sono state confermante, almeno provvisoriamente, dal Mars Reconnaissance Orbiter della NASA.
FONTE:TECHCRUNCH